Separazione e bimbo 4 anni
Buongiorno,
sono una mamma di un bambino di 4 anni e mezzo, separata da 1 anno e 3 mesi.
Il bambino ha reagito bene alla separazione (tra me e il padre c’è un’interazione educata in presenza del bambino e cerchiamo di collaborare quanto possibile nella gestione del piccolo), e si è adattato abbastanza facilmente alla nuova gestione.
2 settimane fa sono partita con lui ed i miei genitori per 1 settimana di mare; dovendo io rientrare a lavoro sono tornata ma loro si sono fermati ancora 1 settimana, con il piccolo. Apparentemente convinto, le prime notti in realtà non ne voleva sapere, come mi aspettavo, ma dopo aver capito che non poteva ottenere nulla di diverso ha iniziato a dormire regolarmente e serenamente, senza risvegli notturni e felice la mattina di andare al mare.
Questa situazione si era già presentata l’estate scorsa quando, dopo pochi mesi dalla separazione, non voleva dormire se non con me, e quando è rimasto con il padre per il loro periodo di ferie, si presentò lo stesso quadro, crisi 3 notti e poi adattamento perfetto; adattamento che si è poi prolungato senza problemi da allora, nel senso che non ha mai più avuto crisi di “ricerca mamma”, consapevole del nostro incontro non troppo lontano.
In tutto questo mia mamma era molto, per quanto possibile, serena. E’ tendenzialmente più severa di mio padre, quindi mi agevola di più nell’educazione del piccolino che, si sa, se può prendere qualche vizietto lo fa volentieri.
Mi padre invece sarebbe partito immediatamente per portarmelo a casa, a parere mio sbagliando e molto, in quanto avrebbe solo rafforzato il “potere decisionale” del bimbo (la “fortuna” è stata che ci fossero 4 ore di auto da fare…).
Ora tutto sembra regolarizzato, ma non vorrei fare passi indietro riprendendo la vita di tutti i giorni.
Il mio errore CERTO è fare dormire il bambino con me nel lettone (ma sono umana anche io e qs ultimo anno è stato un po’ travagliato, avevo bisogno anche io di contatto), creando un’intensificazione del legame naturale madre/figlio.
Parlando con mia madre supponevo approfittare del caldo per fare dormire il bimbo in camera sua, creandogli una certa autonomia notturna, e mamma aggiungeva di fare dormire il bambino da loro ogni tanto in modo che non perda l’abitudine.
A tutto questo aggiungo che a settembre dovrò andare via per 15 giorni ed il bimbo non potrà venire con me.
Ditemi che non sono un mostro ma una madre che pensa con obbiettività alle cose, perché qui tanti mi guardano con gli occhi sgranati.
N.B. non sottolineo nemmeno l’affetto che mi lega a mio figlio, non credo sia necessario.
Grazie per l’aiuto
Saluti
sono una mamma di un bambino di 4 anni e mezzo, separata da 1 anno e 3 mesi.
Il bambino ha reagito bene alla separazione (tra me e il padre c’è un’interazione educata in presenza del bambino e cerchiamo di collaborare quanto possibile nella gestione del piccolo), e si è adattato abbastanza facilmente alla nuova gestione.
2 settimane fa sono partita con lui ed i miei genitori per 1 settimana di mare; dovendo io rientrare a lavoro sono tornata ma loro si sono fermati ancora 1 settimana, con il piccolo. Apparentemente convinto, le prime notti in realtà non ne voleva sapere, come mi aspettavo, ma dopo aver capito che non poteva ottenere nulla di diverso ha iniziato a dormire regolarmente e serenamente, senza risvegli notturni e felice la mattina di andare al mare.
Questa situazione si era già presentata l’estate scorsa quando, dopo pochi mesi dalla separazione, non voleva dormire se non con me, e quando è rimasto con il padre per il loro periodo di ferie, si presentò lo stesso quadro, crisi 3 notti e poi adattamento perfetto; adattamento che si è poi prolungato senza problemi da allora, nel senso che non ha mai più avuto crisi di “ricerca mamma”, consapevole del nostro incontro non troppo lontano.
In tutto questo mia mamma era molto, per quanto possibile, serena. E’ tendenzialmente più severa di mio padre, quindi mi agevola di più nell’educazione del piccolino che, si sa, se può prendere qualche vizietto lo fa volentieri.
Mi padre invece sarebbe partito immediatamente per portarmelo a casa, a parere mio sbagliando e molto, in quanto avrebbe solo rafforzato il “potere decisionale” del bimbo (la “fortuna” è stata che ci fossero 4 ore di auto da fare…).
Ora tutto sembra regolarizzato, ma non vorrei fare passi indietro riprendendo la vita di tutti i giorni.
Il mio errore CERTO è fare dormire il bambino con me nel lettone (ma sono umana anche io e qs ultimo anno è stato un po’ travagliato, avevo bisogno anche io di contatto), creando un’intensificazione del legame naturale madre/figlio.
Parlando con mia madre supponevo approfittare del caldo per fare dormire il bimbo in camera sua, creandogli una certa autonomia notturna, e mamma aggiungeva di fare dormire il bambino da loro ogni tanto in modo che non perda l’abitudine.
A tutto questo aggiungo che a settembre dovrò andare via per 15 giorni ed il bimbo non potrà venire con me.
Ditemi che non sono un mostro ma una madre che pensa con obbiettività alle cose, perché qui tanti mi guardano con gli occhi sgranati.
N.B. non sottolineo nemmeno l’affetto che mi lega a mio figlio, non credo sia necessario.
Grazie per l’aiuto
Saluti
[#1]
Gentile signora,
non dobbiamo certo essere noi che non La conosciamo neppure a dire se è o meno una brava mamma, sono certo lo sappia da sola.
Quanto al fatto di dormire nel lettone, tutti i bimbi lo desiderano, perché siamo mammiferi e quindi abbiamo bisogno di contatto e protezione e il lettone dei genitori per i bimbi è visto proprio così.
Direi che quella che ha avuto è una buona idea per cambiare le abitudini del bambino, approfittando della vacanza, ma a casa che cosa La trattiene dal farlo?
non dobbiamo certo essere noi che non La conosciamo neppure a dire se è o meno una brava mamma, sono certo lo sappia da sola.
Quanto al fatto di dormire nel lettone, tutti i bimbi lo desiderano, perché siamo mammiferi e quindi abbiamo bisogno di contatto e protezione e il lettone dei genitori per i bimbi è visto proprio così.
Direi che quella che ha avuto è una buona idea per cambiare le abitudini del bambino, approfittando della vacanza, ma a casa che cosa La trattiene dal farlo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie Dottoressa,
a casa il senso di colpa di lavorare tutto il giorno e, causa separazione, il non vederlo con la stessa costanza di prima (un paio di sere a settimana e a we alterni è con il papà) mi portano forse a "facilitarci" la vita e coccolarci insieme.
Più che tutto, sinceramente, non essendo il piccolo molto propenso nei tentativi precedenti, non mi sentivo pronta ad affrontare eventuali notti agitate; insomma, mi sono un po' accomodata...
La sua affermazione "...in quanto mammiferi abbiamo bisogno di contatto e protezione..." mi conferma quanto penso, ma dall'altra temo di privare mio figlio di un po' di indipendenza.
Penso anche ad un eventuale futuro mio personale, sentimentale intendo, valutando che ho solo 31 anni ed una relazione "nuova", potrebbe esserci la possibilità non resti sola a vita, di conseguenza non vorrei che mio figlio si ritrovasse di punto in bianco "sfrattato" dal letto di mamma se mai un giorno io ed il mio partner decidessimo di provare a vivere insieme (possibilità al momento remota, ma tendo a giocare d'anticipo nella vita).
Grazie
a casa il senso di colpa di lavorare tutto il giorno e, causa separazione, il non vederlo con la stessa costanza di prima (un paio di sere a settimana e a we alterni è con il papà) mi portano forse a "facilitarci" la vita e coccolarci insieme.
Più che tutto, sinceramente, non essendo il piccolo molto propenso nei tentativi precedenti, non mi sentivo pronta ad affrontare eventuali notti agitate; insomma, mi sono un po' accomodata...
La sua affermazione "...in quanto mammiferi abbiamo bisogno di contatto e protezione..." mi conferma quanto penso, ma dall'altra temo di privare mio figlio di un po' di indipendenza.
Penso anche ad un eventuale futuro mio personale, sentimentale intendo, valutando che ho solo 31 anni ed una relazione "nuova", potrebbe esserci la possibilità non resti sola a vita, di conseguenza non vorrei che mio figlio si ritrovasse di punto in bianco "sfrattato" dal letto di mamma se mai un giorno io ed il mio partner decidessimo di provare a vivere insieme (possibilità al momento remota, ma tendo a giocare d'anticipo nella vita).
Grazie
[#3]
Ha perfettamente ragione sul fatto di dover essere ferma con il bimbo e lasciare che abbia la sua cameretta e il suo letto, sia per l'indipendenza del bimbo sia perché anche Lei ha diritto ad avere la Sua vita e non credo voglia ritrovarsi ancora Suo figlio nel lettone quando egli sarà un ragazzo! :-)
In ogni caso, deve essere ferma in questa scelta, perché come Lei ha ben sottolineato ("non mi sentivo pronta ad affrontare eventuali notti agitate") la fatica più spesso è del genitore che magari è stremato e non ha voglia nè energie per passare una notte insonne a consolare il figlio e quindi cede. Questo accade per molti dei passaggi evolutivi: il ciuccio, il seno, il pannolino, il lettino, il buio, ecc...
Quindi decida una linea e sia coerente, magari la condivida col papà e con i nonni, in modo che il piccolo non sia confuso. E soprattutto non ceda. Non per cattiveria, ma perché ogni volta che Lei fa un passo indietro per stanchezza, debolezza, compassione, senso di colpa, ecc... fa un danno al bimbo rinforzando in maniera intermittente ciò che sta cercando di costruire e quindi il bimbo ne esce confuso e non sa più che fare.
Cordiali saluti,
In ogni caso, deve essere ferma in questa scelta, perché come Lei ha ben sottolineato ("non mi sentivo pronta ad affrontare eventuali notti agitate") la fatica più spesso è del genitore che magari è stremato e non ha voglia nè energie per passare una notte insonne a consolare il figlio e quindi cede. Questo accade per molti dei passaggi evolutivi: il ciuccio, il seno, il pannolino, il lettino, il buio, ecc...
Quindi decida una linea e sia coerente, magari la condivida col papà e con i nonni, in modo che il piccolo non sia confuso. E soprattutto non ceda. Non per cattiveria, ma perché ogni volta che Lei fa un passo indietro per stanchezza, debolezza, compassione, senso di colpa, ecc... fa un danno al bimbo rinforzando in maniera intermittente ciò che sta cercando di costruire e quindi il bimbo ne esce confuso e non sa più che fare.
Cordiali saluti,
[#4]
Utente
E' stata gentilissima Dottoressa!
La notte passata Riccardo è andato a nanna nel suo lettino, risveglio alle 2 del mattino, ma non mi ha chiesto di venire nel lettone, bensì di stare un po' con lui.
Mi sono addormentata lì anche io quindi diciamo che abbiamo solo cambiato stanza ma il co-sleeping è rimasto ;)
Ma non addormentarmi con lui è compito mio, quindi da questa notte proverò ad essere più attenta.
Buon lavoro e complimenti per il servizio che offrite!
La notte passata Riccardo è andato a nanna nel suo lettino, risveglio alle 2 del mattino, ma non mi ha chiesto di venire nel lettone, bensì di stare un po' con lui.
Mi sono addormentata lì anche io quindi diciamo che abbiamo solo cambiato stanza ma il co-sleeping è rimasto ;)
Ma non addormentarmi con lui è compito mio, quindi da questa notte proverò ad essere più attenta.
Buon lavoro e complimenti per il servizio che offrite!
[#5]
Gentile Cinzia,
I sensi di colpa appartengono al ruolo di noi mamme
Consulti queste letture, tra fatiche, acrobazie e sensi di colpa... Potrebbero servirle
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3364-donne-mamme-acrobate.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4262-mamme-o-carriera-o-mamme-in-carriera.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/444-essere-madri-stili-e-copioni-di-maternita.html-
I sensi di colpa appartengono al ruolo di noi mamme
Consulti queste letture, tra fatiche, acrobazie e sensi di colpa... Potrebbero servirle
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3364-donne-mamme-acrobate.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4262-mamme-o-carriera-o-mamme-in-carriera.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/444-essere-madri-stili-e-copioni-di-maternita.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Utente
Grazie mille Dott.ssa Randone,
leggerò molto volentieri!
Dott.ssa Pileci, ieri sera mi ha chiesto tranquillamente se potesse dormire nel mio letto, ed io altrettanto tranquillamente gli ho spiegato il perché del mio "no"
si sveglia 1 volta sola per bere, qs notte ho aspettato giusto 1 minuto ma visto il viso rilassato e occhi chiusi sono tornata nel mio letto.
stamattina sveglio e sereno...FUNZIONA!
E' arrivato il momento giusto, per me e per lui,
Le chiedo ancora un parere a questo punto...
a settembre ho programmato le mie ferie, un viaggio in Costa Rica di 15 giorni.
Il padre del bambino ha tranquillamente firmato tutti i documenti per l'espatrio e mi ha dimostrato felicità nei miei confronti, sapendo che viaggiare era una delle cose che più mi mancava da sempre. Ho chiesto una sorta di "autorizzazione" a lui prima di confermare il viaggio e lui mi ha tranquillamente confermato che non vede dove sia il problema.
Il piccolo (che avrà già iniziato l'ultimo anno di materna alla mia partenza), dormirà 1 settimana con il padre e 1 settimana con i miei genitor (causa turni del papà).
Mio padre al contrario non mi ha parlato per 2 mesi buoni per questa scelta, reputandomi un'egoista incosciente e menefreghista (testuali parole, riferendosi alla tranquillità del bambino).
Ora...mi rendo conto essere stata una scelta "forte", ma non credo impossibile.
Non mi sento una madre che abbandona il figlio 15 giorni con qualcuno che non conosce, piuttosto una mamma anche e comunque sempre donna, che sente la necessità di staccare un po' dalla "solita vita", e pensando anche che il figlio tra papà e nonni sopravvivrà senza grandi traumi.
Mi dica il suo parere da professionista, la prego...
Cinzia
leggerò molto volentieri!
Dott.ssa Pileci, ieri sera mi ha chiesto tranquillamente se potesse dormire nel mio letto, ed io altrettanto tranquillamente gli ho spiegato il perché del mio "no"
si sveglia 1 volta sola per bere, qs notte ho aspettato giusto 1 minuto ma visto il viso rilassato e occhi chiusi sono tornata nel mio letto.
stamattina sveglio e sereno...FUNZIONA!
E' arrivato il momento giusto, per me e per lui,
Le chiedo ancora un parere a questo punto...
a settembre ho programmato le mie ferie, un viaggio in Costa Rica di 15 giorni.
Il padre del bambino ha tranquillamente firmato tutti i documenti per l'espatrio e mi ha dimostrato felicità nei miei confronti, sapendo che viaggiare era una delle cose che più mi mancava da sempre. Ho chiesto una sorta di "autorizzazione" a lui prima di confermare il viaggio e lui mi ha tranquillamente confermato che non vede dove sia il problema.
Il piccolo (che avrà già iniziato l'ultimo anno di materna alla mia partenza), dormirà 1 settimana con il padre e 1 settimana con i miei genitor (causa turni del papà).
Mio padre al contrario non mi ha parlato per 2 mesi buoni per questa scelta, reputandomi un'egoista incosciente e menefreghista (testuali parole, riferendosi alla tranquillità del bambino).
Ora...mi rendo conto essere stata una scelta "forte", ma non credo impossibile.
Non mi sento una madre che abbandona il figlio 15 giorni con qualcuno che non conosce, piuttosto una mamma anche e comunque sempre donna, che sente la necessità di staccare un po' dalla "solita vita", e pensando anche che il figlio tra papà e nonni sopravvivrà senza grandi traumi.
Mi dica il suo parere da professionista, la prego...
Cinzia
[#8]
Gentile signora,
penso non abbia certo bisogno del mio parere, soprattutto se sotto sotto cerca una "approvazione". Vero è che oggi Lei potrà comunque sentire e vedere il Suo bimbo anche dalla Costa Rica grazie alla tecnologia, quindi non vedo problemi.
Ha già avuto modo di anticipare al bimbo della vacanza e di quale sistemazione avrà lui, prima col papà e poi coi nonni?
penso non abbia certo bisogno del mio parere, soprattutto se sotto sotto cerca una "approvazione". Vero è che oggi Lei potrà comunque sentire e vedere il Suo bimbo anche dalla Costa Rica grazie alla tecnologia, quindi non vedo problemi.
Ha già avuto modo di anticipare al bimbo della vacanza e di quale sistemazione avrà lui, prima col papà e poi coi nonni?
[#9]
Utente
Eh eh, Lei ovviamente ha letto la mia ricerca di approvazione ;)
A Riccardo ho piegato tutto molto bene, e Riccardo ogni tanto chiede quando partirò, ma senza ansia, con un sorriso.
Glielo spiego da maggio praticamente, ogni tanto ne parliamo per ricordarci il programma e non mi da segnali di disagio, piuttosto pensa a cosa preferirebbe fare, nel senso che ha chiesto di poter dormire a casa nostra con i nonni nella settimana che farà con loro.
A Riccardo ho piegato tutto molto bene, e Riccardo ogni tanto chiede quando partirò, ma senza ansia, con un sorriso.
Glielo spiego da maggio praticamente, ogni tanto ne parliamo per ricordarci il programma e non mi da segnali di disagio, piuttosto pensa a cosa preferirebbe fare, nel senso che ha chiesto di poter dormire a casa nostra con i nonni nella settimana che farà con loro.
[#10]
E' molto facile distrarre un bimbo, perché i bambini sono molto semplici e quindi, se la Sua partenza verrà affrontata bene e per "bene" intendo senza ansie e drammi, il piccolino non potrà fare altro che respirare lo stesso clima disteso che Lei gli prepara.
Viceversa, se Lei ha l'ansia per la partenze e il senso di colpa perché teme che lasciandolo in altre mani il bimbo possa trovarsi male o che qualcuno possa credere che Lei non sia una brava mamma oppure.... aggiungiamo qualunque altro timore, allora il bimbo non comprenderà che Lei è preoccupata per queste ragioni che stiamo ipotizzando ed elencando, ma gli verrà solo trasmesso un certo messaggio di pericolosità e di allerta.
E' vero che per i bimbi la separazione è uno stress ed è faticosa (pensiamo all'inserimento all'asilo e ai piccoli drammi connessi...), ma se i genitori (e anche i nonni spesso) sono abili e capaci di incoraggiare i bambini e di trasmettere loro entusiasmo per questa nuova avventura, allora la stessa rappresentazione mentale che i bambini avranno sarà diversa.
Fondamentale è anche la narrazione che i bimbi (ma anche noi adulti) ci facciamo degli eventi: per Suo figlio può essere un'occasione che aspettava da sempre quella di poter stare per così tanto tempo col papà e beccarsi un sacco di coccole che altrimenti non ha perché lo vede meno spesso e anche dai nonni.
Ovviamente non passa mica l'idea che la mamma lo abbia abbandonato, ma Lei ha già fatto un ottimo lavoro anticipando che si assenterà e, come vede, il bimbo è sereno.
Tenga presente anche che tutti noi esseri umani siamo pieni di risorse e che se così non fosse non potremmo sopravvivere! Anticipo, anche a beneficio di altri lettori, che i traumi non sono questi tipi di separazione, ma tutt'altro, cioè eventi che minacciano la nostra incolumità. Suo figlio invece rimarrà in ottime mani!
Piuttosto tenga a bada ansie e sensi di colpa, sia perchè non ne ha motivo, sia perché passano al piccolo: sono certa che a Riccardo sia più utile una mamma felice che si concede la vacanza che attendeva da tempo e non una mamma stanca a frustrata per aver perso l'occasione di visitare la Costa Rica! ;-)
Cordiali saluti,
Viceversa, se Lei ha l'ansia per la partenze e il senso di colpa perché teme che lasciandolo in altre mani il bimbo possa trovarsi male o che qualcuno possa credere che Lei non sia una brava mamma oppure.... aggiungiamo qualunque altro timore, allora il bimbo non comprenderà che Lei è preoccupata per queste ragioni che stiamo ipotizzando ed elencando, ma gli verrà solo trasmesso un certo messaggio di pericolosità e di allerta.
E' vero che per i bimbi la separazione è uno stress ed è faticosa (pensiamo all'inserimento all'asilo e ai piccoli drammi connessi...), ma se i genitori (e anche i nonni spesso) sono abili e capaci di incoraggiare i bambini e di trasmettere loro entusiasmo per questa nuova avventura, allora la stessa rappresentazione mentale che i bambini avranno sarà diversa.
Fondamentale è anche la narrazione che i bimbi (ma anche noi adulti) ci facciamo degli eventi: per Suo figlio può essere un'occasione che aspettava da sempre quella di poter stare per così tanto tempo col papà e beccarsi un sacco di coccole che altrimenti non ha perché lo vede meno spesso e anche dai nonni.
Ovviamente non passa mica l'idea che la mamma lo abbia abbandonato, ma Lei ha già fatto un ottimo lavoro anticipando che si assenterà e, come vede, il bimbo è sereno.
Tenga presente anche che tutti noi esseri umani siamo pieni di risorse e che se così non fosse non potremmo sopravvivere! Anticipo, anche a beneficio di altri lettori, che i traumi non sono questi tipi di separazione, ma tutt'altro, cioè eventi che minacciano la nostra incolumità. Suo figlio invece rimarrà in ottime mani!
Piuttosto tenga a bada ansie e sensi di colpa, sia perchè non ne ha motivo, sia perché passano al piccolo: sono certa che a Riccardo sia più utile una mamma felice che si concede la vacanza che attendeva da tempo e non una mamma stanca a frustrata per aver perso l'occasione di visitare la Costa Rica! ;-)
Cordiali saluti,
[#11]
Utente
Grazie davvero Dottoressa!
Metterò in pratica i suoi consigli e sono certa tutto andrà per il meglio.
Ah, in merito alla nanna....2 notti con 1 solo risveglio per bere, la notte passata nemmeno quello.
Grande dormita comoda...per entrambi! E la mattina molto più sereno ed affettuoso del solito, quasi a recuperare il tempo "perso", ma è davvero piacevole per me abbracciarsi dopo una notte tranquilla.
Grazie ancora e saluti
Cinzia
Metterò in pratica i suoi consigli e sono certa tutto andrà per il meglio.
Ah, in merito alla nanna....2 notti con 1 solo risveglio per bere, la notte passata nemmeno quello.
Grande dormita comoda...per entrambi! E la mattina molto più sereno ed affettuoso del solito, quasi a recuperare il tempo "perso", ma è davvero piacevole per me abbracciarsi dopo una notte tranquilla.
Grazie ancora e saluti
Cinzia
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 4.6k visite dal 20/07/2015.
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