Padre padrone
Gentili dottori,
Scrivo perché credo che la situazione che vivo ormai da anni necessita di una svolta, sono esausta, maturo brutti pensieri e non riesco a vedere una prospettiva futura.
Ho 23 anni e le regole che mi impone mio padre sono assurde, sia per la mia età, sia per i tempi moderni. Riporto solo alcuni dei tanti esempi pratici.. Nel fine settimana alle 23.30 o massimo mezzanotte devo rincasare, non posso viaggiare,non posso restare a dormire a casa di amiche. Ciò limita pesantemente i rapporti con gli altri, ho un ragazzo che "accetta" questa situazione, non so se è la persona adatta a me, mio padre non lo vede di buon occhio e vorrebbe per per una persona diversa, ma non ho alcun modo di conoscere persone diverse e che si adeguino al mio stile di vita folle, ma lui questo non sembra capirlo. Ho amici che non posso frequentare perché loro escono all'orario in cui io torno a casa e che talvolta mi prendono in giro per ciò che subisco. Mi ritrovo quindi spettatrice delle vite degli altri, vedo i ragazzi della mia età divertirsi, visitare posti diversi e fare nuove esperienze, io questo mondo lo guardo dalla finestra della mia camera e mi rendo conto di non conoscerlo affatto. Eppure non ho mai dato alcun tipo di problema, in molti mi ritengono la figlia ideale, restano sorpresi della mia maturità ed ho una carriera universitaria brillante.
Sono esausta, voglio trovare un modo per "spezzare questa catena". Alla mia età dovrei sprizzare vitalità da tutti i pori invece penso frequentemente alla morte, non ho via d'uscita.
Scrivo perché credo che la situazione che vivo ormai da anni necessita di una svolta, sono esausta, maturo brutti pensieri e non riesco a vedere una prospettiva futura.
Ho 23 anni e le regole che mi impone mio padre sono assurde, sia per la mia età, sia per i tempi moderni. Riporto solo alcuni dei tanti esempi pratici.. Nel fine settimana alle 23.30 o massimo mezzanotte devo rincasare, non posso viaggiare,non posso restare a dormire a casa di amiche. Ciò limita pesantemente i rapporti con gli altri, ho un ragazzo che "accetta" questa situazione, non so se è la persona adatta a me, mio padre non lo vede di buon occhio e vorrebbe per per una persona diversa, ma non ho alcun modo di conoscere persone diverse e che si adeguino al mio stile di vita folle, ma lui questo non sembra capirlo. Ho amici che non posso frequentare perché loro escono all'orario in cui io torno a casa e che talvolta mi prendono in giro per ciò che subisco. Mi ritrovo quindi spettatrice delle vite degli altri, vedo i ragazzi della mia età divertirsi, visitare posti diversi e fare nuove esperienze, io questo mondo lo guardo dalla finestra della mia camera e mi rendo conto di non conoscerlo affatto. Eppure non ho mai dato alcun tipo di problema, in molti mi ritengono la figlia ideale, restano sorpresi della mia maturità ed ho una carriera universitaria brillante.
Sono esausta, voglio trovare un modo per "spezzare questa catena". Alla mia età dovrei sprizzare vitalità da tutti i pori invece penso frequentemente alla morte, non ho via d'uscita.
[#1]
Gentile Ragazza,
alla sua età sarebbe opportuno fare passi in avanti per conquistare la sua autonomia e scelte di vita più personali.
Come reagisce rispetto alle imposizioni di suo padre? Ha fatto tentativi per cambiare lo stato delle cose?
Cosa di concreto fa per conquistare la sua indipendenza?
Parla solo di suo padre, cosa ci può dire rispetto ad altri componenti della sua famiglia e ai rapporti in essere?
Comprendo come le sia necessario spezzare la catena che la tiene legata a regole non in sintonia con la sua maggiore età, quali eventuali progetti per affrancarsi da suo padre?
Suo padre difficilmente cambierà idea fino a che lei ubbidirà alle regole senza fiatare, non occorre litigare si può avanzare per piccoli step verso una maggiore indipendenza e autonomia, soprattutto emotiva, la base indispensabile per il resto.
Restiamo in ascolto
alla sua età sarebbe opportuno fare passi in avanti per conquistare la sua autonomia e scelte di vita più personali.
Come reagisce rispetto alle imposizioni di suo padre? Ha fatto tentativi per cambiare lo stato delle cose?
Cosa di concreto fa per conquistare la sua indipendenza?
Parla solo di suo padre, cosa ci può dire rispetto ad altri componenti della sua famiglia e ai rapporti in essere?
Comprendo come le sia necessario spezzare la catena che la tiene legata a regole non in sintonia con la sua maggiore età, quali eventuali progetti per affrancarsi da suo padre?
Suo padre difficilmente cambierà idea fino a che lei ubbidirà alle regole senza fiatare, non occorre litigare si può avanzare per piccoli step verso una maggiore indipendenza e autonomia, soprattutto emotiva, la base indispensabile per il resto.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
Aggiungo qualche riflessione a quelle della Collega che condivido.
Se c'è un padre padrone, c'è anche una figlia che si fa gestire e comandare ...
Solitamente in situazioni come la sua c'è una notevole componente "relazionale"
La sua capacità di ribellione, tipica dell'età, dove è andata a finire?
La sua autonomia?
La sua rabbia?
La sua autostima?
Ha ben 23 anni.....
Teme di perdere l'amore e la stima dei suoi?
Spesso amore ed ubbidienza sono strattemnete correlati tra di loro....
Aggiungo qualche riflessione a quelle della Collega che condivido.
Se c'è un padre padrone, c'è anche una figlia che si fa gestire e comandare ...
Solitamente in situazioni come la sua c'è una notevole componente "relazionale"
La sua capacità di ribellione, tipica dell'età, dove è andata a finire?
La sua autonomia?
La sua rabbia?
La sua autostima?
Ha ben 23 anni.....
Teme di perdere l'amore e la stima dei suoi?
Spesso amore ed ubbidienza sono strattemnete correlati tra di loro....
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile ragazza,
a partire dal disagio che senti e dalle indicazioni date qui, è tempo di maturare una decisione in merito alla questione, perché fino a quando ti lamenterai con il tuo ragazzo o anche qui con noi, con i tuoi amici, ecc... nulla cambierà.
Invece, per determinare un cambiamento è talvolta sufficiente provare a spostare un po' l'equilibrio per ricrearne uno nuovo, ad esempio provare a rientrare più tardi tollerando l'angoscia e vedere che fa il papà...
Di solito tutto ciò viene negoziato durante l'adolescenza e,se allora non hai avuto o non hai saputo sfruttare le occasioni, ora è tempo di agire.
Cordiali saluti,
a partire dal disagio che senti e dalle indicazioni date qui, è tempo di maturare una decisione in merito alla questione, perché fino a quando ti lamenterai con il tuo ragazzo o anche qui con noi, con i tuoi amici, ecc... nulla cambierà.
Invece, per determinare un cambiamento è talvolta sufficiente provare a spostare un po' l'equilibrio per ricrearne uno nuovo, ad esempio provare a rientrare più tardi tollerando l'angoscia e vedere che fa il papà...
Di solito tutto ciò viene negoziato durante l'adolescenza e,se allora non hai avuto o non hai saputo sfruttare le occasioni, ora è tempo di agire.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 18/07/2015.
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