Abuso sessuale
Salve a tutti, sono un ragazzo di quasi 18 anni.
La mia infanzia è stata un po' traumatica: all'età di 10 anni, dopo essere andato a dormire insieme ai miei a causa degli incubi, sono rimasto nel letto insieme a mio padre perchè mia madre era andata a lavoro: ad un certo punto ho sentito che mio "padre" ha iniziato a tirarmi giù i pantaloni del pigiama e, dopo essermeli ritirati su, l'ha fatto ancora. A quel punto feci finta di essermi appena svegliato e me ne sono andato dalla stanza.
L'episodio si ripete quando ero nella mia cameretta, di notte, ho sentito qualcuno che si avvicinava al mio letto e ha iniziato a tirarmi giù i pantaloni e le mutande, praticando vero e proprio sesso anale con me. Io ero piccolo ed impaurito, non sapendo cosa fare ho fatto finta di dormire.
Non è più successo nulla per alcuni mesi, fino a quando, tornando a casa da scuola stanco morto, mi butto sul divano e mi addormento: succede la stessa cosa dei mesi prima e va avanti per 3 anni, fino a quando non ne parlo con mia sorella e decido di mettere fine a questa storia, denunciandolo.
Io ho sempre pensato di aver superato da solo il trauma, di non aver bisogno di alcun aiuto psicologico e quant'altro, anche se credo che il trauma mi abbia condizionato in modo non indifferente (timidezza molto più presente, riservatezza, paura di essere giudicato da chiunque tanto da non voler uscire mai di casa), ma non ho mai avuto stress, ansia o depressione (e da quel che ho letto sono molto comuni), fino ad ora.
Infatti, da 5 mesi presento dei sintomi dell'ansia (tremore, palpitazioni che durano TUTTO IL GIORNO, il cuore mi batte forte, non veloce, e ipereccitazione muscolare). Ma da qualche giorno è iniziato il mio incubo: ho preso in braccio mia nipote ed ho avuto paura di poterle fare qualcosa e da quel momento non faccio altro che pensare di poter diventare come mio padre (ho letto su internet che è molto probabile che un abusato diventi abusante) e continuo a rabbrividire. Quando sono in giro non faccio altro che guardarmi intorno per vedere se ci sono bambini/ragazzi in modo da capire se ho qualche impulso o no, sono preoccupatissimo (sì, solo individui maschili, essendo omosessuale). Passo tutto il giorno a pensarci, mi vengono crisi di pianto ed ho persino pensato che, se dovessi rivelarmi un pedofilo, mi suiciderei, dico davvero (è possibile che si tratti di DOC?) e io non ho mai pensato ad una cosa del genere.
Ho paura. Troppa. Se dovessi diventare un pedofilo, mi cadrebbe il mondo addosso. Perché mi è successo tutto questo? Avrei potuto evitarlo facilmente denunciandolo prima, evitando di far finta di dormire quando abusava di me.
La mia infanzia è stata un po' traumatica: all'età di 10 anni, dopo essere andato a dormire insieme ai miei a causa degli incubi, sono rimasto nel letto insieme a mio padre perchè mia madre era andata a lavoro: ad un certo punto ho sentito che mio "padre" ha iniziato a tirarmi giù i pantaloni del pigiama e, dopo essermeli ritirati su, l'ha fatto ancora. A quel punto feci finta di essermi appena svegliato e me ne sono andato dalla stanza.
L'episodio si ripete quando ero nella mia cameretta, di notte, ho sentito qualcuno che si avvicinava al mio letto e ha iniziato a tirarmi giù i pantaloni e le mutande, praticando vero e proprio sesso anale con me. Io ero piccolo ed impaurito, non sapendo cosa fare ho fatto finta di dormire.
Non è più successo nulla per alcuni mesi, fino a quando, tornando a casa da scuola stanco morto, mi butto sul divano e mi addormento: succede la stessa cosa dei mesi prima e va avanti per 3 anni, fino a quando non ne parlo con mia sorella e decido di mettere fine a questa storia, denunciandolo.
Io ho sempre pensato di aver superato da solo il trauma, di non aver bisogno di alcun aiuto psicologico e quant'altro, anche se credo che il trauma mi abbia condizionato in modo non indifferente (timidezza molto più presente, riservatezza, paura di essere giudicato da chiunque tanto da non voler uscire mai di casa), ma non ho mai avuto stress, ansia o depressione (e da quel che ho letto sono molto comuni), fino ad ora.
Infatti, da 5 mesi presento dei sintomi dell'ansia (tremore, palpitazioni che durano TUTTO IL GIORNO, il cuore mi batte forte, non veloce, e ipereccitazione muscolare). Ma da qualche giorno è iniziato il mio incubo: ho preso in braccio mia nipote ed ho avuto paura di poterle fare qualcosa e da quel momento non faccio altro che pensare di poter diventare come mio padre (ho letto su internet che è molto probabile che un abusato diventi abusante) e continuo a rabbrividire. Quando sono in giro non faccio altro che guardarmi intorno per vedere se ci sono bambini/ragazzi in modo da capire se ho qualche impulso o no, sono preoccupatissimo (sì, solo individui maschili, essendo omosessuale). Passo tutto il giorno a pensarci, mi vengono crisi di pianto ed ho persino pensato che, se dovessi rivelarmi un pedofilo, mi suiciderei, dico davvero (è possibile che si tratti di DOC?) e io non ho mai pensato ad una cosa del genere.
Ho paura. Troppa. Se dovessi diventare un pedofilo, mi cadrebbe il mondo addosso. Perché mi è successo tutto questo? Avrei potuto evitarlo facilmente denunciandolo prima, evitando di far finta di dormire quando abusava di me.
[#1]
>>> è possibile che si tratti di DOC?
>>>
Sì, è possibile.
Se non ho capito male, stai soffrendo molto più per la paura di poter essere o diventare un mostro, che per gli abusi subiti.
Stando così le cose ci sarebbero le premesse perché si tratti di un'ossessione. Ma per l'ovvia conferma o disconferma dovresti rivolgerti a uno psicologo di persona.
>>>
Sì, è possibile.
Se non ho capito male, stai soffrendo molto più per la paura di poter essere o diventare un mostro, che per gli abusi subiti.
Stando così le cose ci sarebbero le premesse perché si tratti di un'ossessione. Ma per l'ovvia conferma o disconferma dovresti rivolgerti a uno psicologo di persona.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile ragazzo,
se vuoi puoi approfondire la tematica attraverso questi articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2138-abuso-sessuale-sui-minori-e-sue-connotazioni.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1072-che-cos-e-l-abuso-sessuale.html
ma mi sento di poterti rassicurare su alcuni punti:
1. il pedofilo vero si pone zero problemi rispetto al fatto di poter nuocere ad un bambino perché è completamente devastato da un punto di vista metacognitivo, tu invece ti poni grandi dubbi e hai molta sofferenza legata alla questione.
2. non è vero che chi viene abusato è destinato a diventare abusante, perchè nonostante i dati sommersi sull'abuso di cui oggi disponiamo la realtà non coincide con questo fatto. Al contrario chi, come mi pare abbia fatto tu, riesce a comprendere quell'evento e a prenderne sufficientemente le distanze elaborandolo, lo riterrà un atto deprecabile e non automaticamente qualcosa da ripetere perché "si fa e basta".
Inoltre, mi occuperei del presente. Pur essendo accaduto questo evento nel passato, mi pare che oggi il problema sia relativo di più ad un dubbio ossessivo e alla paura che all'abuso subito da piccolo.
Tale preoccupazione di poter fare male a qualcuno potrebbe essere un disturbo d'ansia e dovresti trattarlo di conseguenza con uno psicologo psicoterapeuta.
se vuoi puoi approfondire la tematica attraverso questi articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2138-abuso-sessuale-sui-minori-e-sue-connotazioni.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1072-che-cos-e-l-abuso-sessuale.html
ma mi sento di poterti rassicurare su alcuni punti:
1. il pedofilo vero si pone zero problemi rispetto al fatto di poter nuocere ad un bambino perché è completamente devastato da un punto di vista metacognitivo, tu invece ti poni grandi dubbi e hai molta sofferenza legata alla questione.
2. non è vero che chi viene abusato è destinato a diventare abusante, perchè nonostante i dati sommersi sull'abuso di cui oggi disponiamo la realtà non coincide con questo fatto. Al contrario chi, come mi pare abbia fatto tu, riesce a comprendere quell'evento e a prenderne sufficientemente le distanze elaborandolo, lo riterrà un atto deprecabile e non automaticamente qualcosa da ripetere perché "si fa e basta".
Inoltre, mi occuperei del presente. Pur essendo accaduto questo evento nel passato, mi pare che oggi il problema sia relativo di più ad un dubbio ossessivo e alla paura che all'abuso subito da piccolo.
Tale preoccupazione di poter fare male a qualcuno potrebbe essere un disturbo d'ansia e dovresti trattarlo di conseguenza con uno psicologo psicoterapeuta.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.7k visite dal 18/07/2015.
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