Perfezionismo clinico

gentili dottori

nello studio sono afflitto da un perfezionismo abbastanza forte
ci sono delle cose che io mi impongo di fare in un certo modo
i cosiddetti "must" che mi fanno rientrare in "schemi mentali" da cui è difficile uscire

esempi:
1. rileggo e rileggo dei paragrafi e ripeto solo quando sono sicuro di conoscere l'argomento anche se so che potrei ripeterlo senza leggerlo perchè magari già l'ho letto in passato però siccome non mi è concesso non lo faccio

2. provo un piacere enorme nell'approfondire un argomento poi però questa è la mia spada di Damocle perchè diventa a tutti gli effetti un "compulsing" tra perfezionismo e disturbo ossessivo-compulsivo perchè avverto un vero e proprio fastidio come un mix di angoscia e rabbia che riconosco come "pattern" del mio disturbo

resconto: nell'ultimo anno sono migliorato perchè prima questo perfezionismo era maggiormente pervasivo nel modo di studiare, perchè leggevo anche le virgole ora tendo maggiormente a inquadrare il concetto come complessità e non a ripetere in modo pedissequo ciò che dice il libro anzi rielaboro in maniera efficace i concetti.

il perfezionismo nello studio però secondo me è solo una componente di un disturbo di personalità più vasto
10 anni fa ho avuto un'episodio maniacale postumo di uno squilibrio dell'umore perchè sul finire dell'adolescenza mi innamorai fortemente di una ragazza però allo stesso tempo ero immaturo sotto questo aspetto perchè i miei genitori hanno improntato un'educazione che ferrea è dir poco con un concetto dell'amore disfunzionale arcaico e devastato. i miei sono ottimi genitori però hanno anche loro i loro "bias cognitivi", certo non patologici ma forieri di ansia su di sè e sugli altri

io ho un disturbo di personalità ossessiva perchè sono sempre reticente a concedermi un momento per me, vorrei far uscire la persona che sono, dare amore a chi lo vuole e desidero che gli altri stiano bene con me però sono tutti progetti che rimangono tali

in verità sono speranzoso perchè il mio è stato un adattamento a una disfunzione sociale, perchè dopo l'onset del disturbo non mi sentivo bene quindi mi sono chiuso a riccio, dovevo ricevere la stima di qualcuno sennò sarei morto fuori e dentro quindi perchè mi reputo una persona intelligente ho deciso di investire tutto unicamente nello studio costruendo una macchina incapace di sorridere e amare come prima

pur essendo cresciuto molto negli ultimi anni io vorrei smussare questi tratti che per carità ci sono e sono anche forti ma che io avverto come parassiti di me stesso

come fare per smussare i tratti perfezionistici?

ho letto un workshop di CBT e diceva di iniziare dalle aree che funzionano. però poi ho paura di essere perfezionista anche lì

poi questo non me lo concedo tanto perchè studio medicina e in famiglia sono tutti studiosi e mi dico "a medicina si deve studiare tutto il giorno" poi è forte il peso degli altri fino a condizionare le mie azioni

in questo momento faccio TBS

saluti
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> in questo momento faccio TBS
>>>

Quali risultati sta ottenendo? Lavoro fatto, inquadramento e pareri ricevuti dal terapeuta?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Utente
Utente
grazie dott.Santonocito dell'attenzione

1. quando mi viene l'impulso (che in nel prodromo di una recidiva ossessiva è piacevole) a approfondire "devo" rimandare a fine giornata. mi prendo un tempo di 40-60 minuti per farlo in uno spazio definito

2. all'inizio in ambito sociale provavo una derealizzazione mi circondavo da una coltre ombrosa in cui facevo "trip mentali" tra me e me in cui pensavo unicamente allo studio e poi a volte avevo-ho una sorta di "overload sensoriale" in cui adotto uno stile un pò paranoico però so benissimo che gli altri non stanno parlando di me ma è una paura troppo forte tanto da farmi provare sensazioni somatiche come stanchezza
il terapeuta mi faceva uscire volta per volta aumentando il lasso di tempo passato fuori arrivando con la macchina fino a un punto, superarlo e poi tornavo indietro
poi scrivere su carta tutte queste "paranoie" che mi facevo dando voce a questa ipersensorialità

purtroppo è già un anno circa che sto andando e pur avendo raggiunto risultati che io in parte ascrivo alla terapia ma anche a una mia crescita personale e fisiologica, ho raggiunto un "effetto di saturazione"

attendo una Sua risposta dottore

saluti
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Cosa intende con "effetto di saturazione"?

È più una sensazione di aver ottenuto il massimo che poteva ottenere da questa terapia, o più una sensazione di non riuscire oltre a mettere in atto le prescrizioni ricevute?

[#4]
Utente
Utente
si ... grazie dott.Santonocito

intendo che pur ritenendo la TBS una terapia molto valida non credo che il mio terapeuta possa risolvere il mio problema, inizio a nutrire dei dubbi su di lui il che potrebbe inficiare sui risultati.

Io preferirei che si stabilisse un tempo limite e si agisse entro quel tempo e non all'infinito

comunque mi piace molto di questa terapia l'idea delle prescrizioni ancor più radicata rispetto alla cognitivo-comportamentale (secondo la mia esperienza di paziente) però di terapeuti ce ne sono pochi. mi sono dovuto adattare.

poi non credo che abbia fatto questa ristrutturazione cognitiva cosi valida, è stato più usare prescrizioni in base al sintomo.

questo modo di procedere è valido però soprattutto all'inizio ho incontrato difficoltà perchè secondo il mio modesto parere bisogna
"prima ristrutturare poi prescrivere", ripeto è una mia sensazione non valida in assoluto.

lei come agirebbe in un paziente perfezionista se questo perfezionismo è generalizzato e pervasivo di molte aree di funzionamento?

io ero disposto a fare anche visite via skype, consultandomi anche con Giorgio Nardone poi non so ...

saluti

p.s. poi come ha detto lei ho anche difficoltà a mettere in atto prescrizioni, non in maniera assoluta ma in gran parte è vero soprattutto per le cose a cui tengo di più
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> inizio a nutrire dei dubbi su di lui il che potrebbe inficiare sui risultati
>>>

Stando così le cose, ha il dovere (verso se stesso) di parlarne chiaramente con il terapeuta se ancora non l'ha fatto.

>>> Io preferirei che si stabilisse un tempo limite e si agisse entro quel tempo e non all'infinito
>>>

Veramente la "B" in TBS sta proprio per "breve". Se entro un ragionevole numero di sedute non si è stati in grado di avviare il problema a soluzione la terapia andrebbe avviata a conclusione. Diversamente c'è il rischio che da quel momento in poi il terapeuta non solo non riesca ad aiutare, ma colluda con il problema del paziente. Proporre tale scelta spetta ovviamente innanzitutto al terapeuta.

>>> lei come agirebbe in un paziente perfezionista se questo perfezionismo è generalizzato e pervasivo di molte aree di funzionamento?
>>>

Sarebbe inappropriato rispondere a una domanda generica, quando si cercano soluzioni specifiche. Non deve sperare di trovare soluzioni al suo problema per email, e nemmeno via Skype, aggiungo. Se il suo curante attuale non la soddisfa ha il dovere di parlargliene e, se del caso, cambiar.e
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Io preferirei che si stabilisse un tempo limite e si agisse entro quel tempo e non all'infinito"

È possibile che lei attui gli stessi meccanismi mentali, che le recano disagio e che appartengono alla sua problematica, alla terapia ....


"mio modesto parere bisogna
"prima ristrutturare poi prescrivere", ripeto è una mia sensazione non valida in assoluto."

Oppure ha bisogno di un altro tipo di approccio, senza prescrizioni.

Oppure ancora un approccio combinato: farmaco terapia e psicoterapia

In ogni caso, come suggerito dal Collega, ne discuta con chi ha il piacere di occuparsi di lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

bisogna anche dire che del tempo occorre per ottenere un risultato in terapia e di solito i tempi sono quelli del pz e non del terapeuta.
Se Lei soffre a motivo di tale perfezionismo da tantissimo tempo, non è neppure pensabile ritenere di poter modificare un aspetto così radicato nel giro di poco tempo.

Chiaramente da qui ci sono molti limiti per una valutazione, perchè non tutto il quadro è chiaro, ma dopo aver fatto il punto della situazione col curante, dovrebbe pensare a come procedere.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica