Isolamento, aborto volontario

Buongiorno egregi dottori,
Qualche mese fa ho conosciuto una ragazza fidanzata, ci siamo frequentati per un po' e abbiamo instaurato un rapporto veramente affiatato. Oltre ad aver avuto rapporti sessuali ci siamo raccontati molte cose della nostra vita. Lei mi ha raccontato dei problemi legati all'anoressia avuti qualche anno fa, mi ha raccontato dei problemi con il fidanzato, del motivo dei suoi tradimenti e infine del fatto che ha avuto un aborto volontario affrontato completamente da sola in quanto il suo fidanzato era stanco e non poteva andare in ospedale. Il nostro rapporto procedeva a gonfie vele e io non le ho mai fatto pressioni per lasciare il fidanzato. Una domenica di punto in bianco diventa molto fredda nei miei confronti e pochi giorni dopo mi chiede di non vederci più. Per qualche tempo ho continuato a chiederle spiegazioni e le uniche cose che mi ha detto sono state che ha lasciato il fidanzato e che voleva stare da sola. Ormai sono 2 settimane che non ci sentiamo ne ci vediamo. Ora volevo chiedere a voi esperti se questo comportamento è dovuto a qualche strascico psicologico dovuto all'aborto e alla fine della sua relazione, e, cosa ancora più importante, voglio chiedervi quale sarebbe il comportamento più opportuno da ta tenere nei suoi confronti per poterle stare accanto senza che lei si ritragga o mi mandi via. Come posso fare per aiutarla?
Vi ringrazio molto,
Ilario