Ho fatto una scelta radicale
Dopo 8 anni ho lasciato il mio fidanzato perchè la situazione era per me diventata fisicamente ed emotivamente insostenibile. E' stato un anno molto duro e complicato e paradossalmente ora mi sento sollevata ma allo stesso tempo terrorizzata da tutto quello che mi sta accadendo. Dopo molti anni di relazione a distanza avevamo preso la decisione di provare a cambiare vita e trasferirci all'estero.
Esperienza disastrosa, non tanto per problemi relazionali di coppia, quanto perchè durante la mia permanenza all'estero ho capito che quello che pensavo di volere ovvero: lui "due cuori e una capanna" in realtà non era quello che sentivo giusto per la MIA vita. E da li, nel momento in cui abbiamo deciso di tornare a casa ho seriamente iniziato a pensare a cosa io volessi davvero e allo stesso tempo sono iniziati i problemi di coppia. In questi 8 anni effettivamente avremo passato insieme solo 4, facendo il conto dei suoi mesi di permanenza a casa e di fatto, non eravamo affatto abituati a stare insieme nella quotidianità, perchè quando lui tornava a casa il clima era molto più vacanziero rispetto alla vita che fanno le normali coppie. Eravamo una coppia modello, ma dentro di me io stavo morendo dentro e facevo finta di nulla.
Ma il lasciarlo è stata solo la conseguenza di una riflessione molto più profonda: mi sono fidanzata a 19 anni e a 27 ho iniziato seriamente a chiedermi quanto della vita vissuta sino ad ora fosse davvero mia. La quasi totalità delle mie relazioni dipendeva dal mio fidanzato, io prima non avevo molti amici, un po' per carattere un po' perchè a 14 anni ho subito abusi di mobbing da parte di una docente del liceo e bullismo e questo ha influito sul mio modo di relazionarmi con le persone. Di conseguenza, una volta fidanzata e lui partito mi sono ritrovata a vivere la vita anche per lui, a frequentare casa sua, i suoi amici e piano piano io ho iniziato a sentirli miei e di fatto non sono riuscita a legare quasi nessun legame con persone che non fossero a lui collegate...ed anche loro sono stati con me per tutti questi anni.
Piano piano mi sono posta il problema che tutto quello che avevo costruito non fosse davvero mio ma un riflesso della vita che lui voleva. E piano piano, per non perderlo mi sono annullata. Questo mi ha creato dei grossi dubbi, insicurezze e lacerazioni emotive che non riuscivo a confessare a me stessa ma che somatizzavo e di fatto mi sono ritrovata ad avere una gastrite nervosa con attacchi di vomito come nel periodo più nero degli atti di bullismo a scuola.
Dopo una bruttissima litigata in cui lui stava per lasciarmi i problemi fisici sono degenerati, non riuscivo più a mangiare e a dormire e alla fine ho avuto un crollo in cui l'ho lasciato di punto in bianco.
Adesso mi trovo ad affrontare le conseguenze di questi 8 anni, ovvero ho rinunciato ad una persona con cui potevo stare bene ma con cui non stavo per i motivi giusti ed a essere praticamente sola, a parte qualche vero amico.
Non so cosa fare
Esperienza disastrosa, non tanto per problemi relazionali di coppia, quanto perchè durante la mia permanenza all'estero ho capito che quello che pensavo di volere ovvero: lui "due cuori e una capanna" in realtà non era quello che sentivo giusto per la MIA vita. E da li, nel momento in cui abbiamo deciso di tornare a casa ho seriamente iniziato a pensare a cosa io volessi davvero e allo stesso tempo sono iniziati i problemi di coppia. In questi 8 anni effettivamente avremo passato insieme solo 4, facendo il conto dei suoi mesi di permanenza a casa e di fatto, non eravamo affatto abituati a stare insieme nella quotidianità, perchè quando lui tornava a casa il clima era molto più vacanziero rispetto alla vita che fanno le normali coppie. Eravamo una coppia modello, ma dentro di me io stavo morendo dentro e facevo finta di nulla.
Ma il lasciarlo è stata solo la conseguenza di una riflessione molto più profonda: mi sono fidanzata a 19 anni e a 27 ho iniziato seriamente a chiedermi quanto della vita vissuta sino ad ora fosse davvero mia. La quasi totalità delle mie relazioni dipendeva dal mio fidanzato, io prima non avevo molti amici, un po' per carattere un po' perchè a 14 anni ho subito abusi di mobbing da parte di una docente del liceo e bullismo e questo ha influito sul mio modo di relazionarmi con le persone. Di conseguenza, una volta fidanzata e lui partito mi sono ritrovata a vivere la vita anche per lui, a frequentare casa sua, i suoi amici e piano piano io ho iniziato a sentirli miei e di fatto non sono riuscita a legare quasi nessun legame con persone che non fossero a lui collegate...ed anche loro sono stati con me per tutti questi anni.
Piano piano mi sono posta il problema che tutto quello che avevo costruito non fosse davvero mio ma un riflesso della vita che lui voleva. E piano piano, per non perderlo mi sono annullata. Questo mi ha creato dei grossi dubbi, insicurezze e lacerazioni emotive che non riuscivo a confessare a me stessa ma che somatizzavo e di fatto mi sono ritrovata ad avere una gastrite nervosa con attacchi di vomito come nel periodo più nero degli atti di bullismo a scuola.
Dopo una bruttissima litigata in cui lui stava per lasciarmi i problemi fisici sono degenerati, non riuscivo più a mangiare e a dormire e alla fine ho avuto un crollo in cui l'ho lasciato di punto in bianco.
Adesso mi trovo ad affrontare le conseguenze di questi 8 anni, ovvero ho rinunciato ad una persona con cui potevo stare bene ma con cui non stavo per i motivi giusti ed a essere praticamente sola, a parte qualche vero amico.
Non so cosa fare
[#1]
Gentile ragazza, succede che anche gli amori finiscono , eravate giovani, giovanissimi ed ora molte cose sono cambiate, e Lei si è resa conto che non era questa la vita che voleva..di qui il crollo anche fisico..
Adesso ricominci da sè , da un lavoro, dalla sua famiglia , penso che sarebbe bene parlare ed avviare un percorso con un Collega de visu. per chiarire la sua storia , ascoltarsi e ricominciare con orizzonti nuovi e più giusti per Lei e per i suoi sogni..
Restiamo in ascolto..
Adesso ricominci da sè , da un lavoro, dalla sua famiglia , penso che sarebbe bene parlare ed avviare un percorso con un Collega de visu. per chiarire la sua storia , ascoltarsi e ricominciare con orizzonti nuovi e più giusti per Lei e per i suoi sogni..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
"Piano piano mi sono posta il problema che tutto quello che avevo costruito non fosse davvero mio ma un riflesso della vita che lui voleva. E piano piano, per non perderlo mi sono annullata. "
Questa è una lettura molto interessante, dalla quale potrebbe partire se decidesse di affrontare la questione con l'aiuto di uno psicologo di persona.
Infatti annullarsi per qualcun altro (indipendentemente dalle motivazioni, es per non perdere la persona amata) è sempre un segnale d'allarme che deve essere esplorato per evitare che possa ripresentarsi inconsapevolmente anche in altre relazioni future.
Cordiali saluti,
Questa è una lettura molto interessante, dalla quale potrebbe partire se decidesse di affrontare la questione con l'aiuto di uno psicologo di persona.
Infatti annullarsi per qualcun altro (indipendentemente dalle motivazioni, es per non perdere la persona amata) è sempre un segnale d'allarme che deve essere esplorato per evitare che possa ripresentarsi inconsapevolmente anche in altre relazioni future.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le cortesi risposte. Il mio problema maggiore al momento non è tanto il rapporto di per se con il mio ex fidanzato (pacifico, corretto, senza particolari drammi o situazioni spiacevoli in cui non ci vediamo e sentiamo ma nessuno vuole il male dell'altro) quanto il rapporto con tutto quello a lui collegato che di fatto è stata tutta la mia rete di luoghi, relazioni e situazioni in cui ho vissuto per anni. Il dubbio e la paura che non fossero autentici ma che dipendessero dal fatto che io fossi" la ragazza di ..." mi ha logorato e mi ha portato, credo, col tempo a pormi nei confronti della mia relazione sentimentale in un modo sbagliato rispetto a quello che doveva essere...ovvero un rapporto SOLO tra due persone. Questi dubbi mi hanno logorato e hanno portato a dei meccanismi in cui la paura di perderlo rappresentava anche la paura di perdere tutte quella serie di rapporti e contatti creati negli anni e di conseguenza mi ha portato ad essere insicura ed insoddisfatta, a focalizzarmi inconsciamente solo sulla relazione come mezzo per "sopravvivere socialmente" perchè il restare soli, in generale mi spaventava e spaventa molto. Inoltre queste insicurezze mi hanno portato ad avere dubbi su me stessa ed il mio valore come persona.
Rompere con il mio ex mi ha permesso di provare e valutare le mie amicizie vere e presunte e nel corso di queste settimane( è passato poco tempo) ho avuto modo di provare e confermare una parte dei miei dubbi, ovvero chi mi fosse davvero amico per il mio essere un essere umano e chi invece lo era solo in relazione al rispetto per quello che al tempo era il mio compagno.
Purtroppo la maggior parte agivano secondo questa seconda motivazione, come io pensavo, quindi mi trovo nella condizione di dover cambiare proprio giro, perchè l'atteggiamento sta diventando molto pesante e non credo sia utile mettersi in situazioni in cui non si è graditi, era esattamente quello di cui mi volevo liberare, ma allo stesso tempo ho dato una possibilità a tutti quanti e ho accettato(nei limiti dell'essere educati) le scelte e le reazioni altrui perchè io volevo sapere la verità... mi è necessario per poter ripartire.
La mia preoccupazione nasce dal fatto che è stato un grande passo, affrontare una paura, però provo dolore e ho il timore di non riuscire ad essere forte abbastanza.
Grazie ancora per l'ascolto
Rompere con il mio ex mi ha permesso di provare e valutare le mie amicizie vere e presunte e nel corso di queste settimane( è passato poco tempo) ho avuto modo di provare e confermare una parte dei miei dubbi, ovvero chi mi fosse davvero amico per il mio essere un essere umano e chi invece lo era solo in relazione al rispetto per quello che al tempo era il mio compagno.
Purtroppo la maggior parte agivano secondo questa seconda motivazione, come io pensavo, quindi mi trovo nella condizione di dover cambiare proprio giro, perchè l'atteggiamento sta diventando molto pesante e non credo sia utile mettersi in situazioni in cui non si è graditi, era esattamente quello di cui mi volevo liberare, ma allo stesso tempo ho dato una possibilità a tutti quanti e ho accettato(nei limiti dell'essere educati) le scelte e le reazioni altrui perchè io volevo sapere la verità... mi è necessario per poter ripartire.
La mia preoccupazione nasce dal fatto che è stato un grande passo, affrontare una paura, però provo dolore e ho il timore di non riuscire ad essere forte abbastanza.
Grazie ancora per l'ascolto
[#4]
Gentile Utente,
sentirsi sola dopo tanto tempo di vita in coppia è normale ed ha anche i suoi vantaggi, che forse lei adesso non può vedere.
Alla vostra giovane età , probabilmente vi siete fusi e confusi sul pino psichico e relazionale, perdendo di vista i vostri confini psichici.
Accade quando si è giovani ed ai primi legami importanti.
Non esistono strategie indolore per mettere fine ad una relazione;
Di colpo
Piano piano
Con dolcezza
Con rabbia...
Il risultato non cambia.
Troverà, anzi scoprirà , se stessa ed il mondo al di fuori del legame
sentirsi sola dopo tanto tempo di vita in coppia è normale ed ha anche i suoi vantaggi, che forse lei adesso non può vedere.
Alla vostra giovane età , probabilmente vi siete fusi e confusi sul pino psichico e relazionale, perdendo di vista i vostri confini psichici.
Accade quando si è giovani ed ai primi legami importanti.
Non esistono strategie indolore per mettere fine ad una relazione;
Di colpo
Piano piano
Con dolcezza
Con rabbia...
Il risultato non cambia.
Troverà, anzi scoprirà , se stessa ed il mondo al di fuori del legame
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 17/07/2015.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).