Difficoltà pensiero, ragionamento e stanchezza

Buongiorno,
da circa due anni ho difficoltà a pensare e ragionare su problemi di qualunque tipo. In realtà è stata una cosa progressiva: inizialmente non me ne accorgevo quasi ma con il tempo le difficoltà sono aumentate. Ora pensare e concentrarmi su qualcosa richiede uno sforzo abnorme. Tutto questo è accompagnato da una continua stanchezza (fisica e mentale), dolori e rigidità ai muscoli del collo e delle spalle, mal di testa (soprattutto nella zona della nuca) o anche semplici fastidi (come un "solleticare" dentro la testa). Inoltre spesso mi ritrovo vuoto emotivamente, apatico oppure in uno stato di estrema eccitazione, non sempre legati ad un motivo preciso.
Ho pensato che tutto questo fosse legato alla mia predisposizione all'ansia. Infatti l'ansia mi provoca parecchi problemi sia mentali che fisici (ogni volta che ho una sessione d'esami o un evento di particolare importanza mi vengono tosse e raffreddore). Ma poi quest'anno mi sono accorto che questo blocco mentale sul ragionare si attivava anche durante una partita di carte o a qualsiasi gioco, anche semplice e in quei casi non mi pareva proprio di essere in uno stato d'ansia minimamente paragonabile ai casi già citati.
Dunque ora mi ritrovo in questa situazione, non so che fare e non ho idea di che cosa mi stia provocando tutto ciò. Cosa potrebbe essere? A cosa può essere legato?
Ringrazio per l'attenzione.

P.S: preciso che ho svolto attività di atletica leggera per parecchio tempo (dal 2004 al 2012) smettendo poi a causa dello studio senza riprendere alcuna attività fisica. Inoltre durante il periodo di lezioni in università mi sveglio alle 5 circa ogni giorno. Magari questi fattori possono essere causa di quel che sto vivendo?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

non escluderei che possa trattarsi ugualmente di una problematica ansiosa, anche se la invito a rivolgersi ad un Collega della Sua zona per una valutazione diretta.

Infatti se l'ansia diventa patologica, non solo possiamo percepirla in maniera molto più intensa, ma soprattutto quando apparentemente non c'è alcuna ragione di essere ansiosi, come scrive Lei ("in quei casi non mi pareva proprio di essere in uno stato d'ansia minimamente paragonabile ai casi già citati.") e senza che ci sia un senso in quel momento "leggibile".

Però i dolori agli arti e la mancanza di concentrazione potrebbero essere riferiti allo stato ansioso.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Prego.
Cordiali saluti