Il lavoro

Buongiorno,
Descrivo brevemente la mia situazione, fino a un mese fa lavoravo in una ditta a circa 13 Km da casa mia, l'ambiente era nuovissimo e tecnologico, per intenderci erano solo uffici ma di ultima generazione.
Li avevo due colleghi che praticamente erano diventati la mia famiglia, si andava d'amore e d'accordo tanto che ci vedevamo anche fuori dalla ditta...
Purtroppo nel corso di un anno mi sono accorto che il rapporto tra me e i capi andava sempre peggiorando, loro periodicamente mi "minacciavano" di non rinnovarmi il contratto dato che secondo loro eravamo in tanti, inoltre come scusa continuavano a dirmi che si aspettavano qualcosa di piu' da me , nonostante io mi facessi il culo tutti i giorni!!! Un bel giorno proprio dopo uno dei loro discorsi, mi arriva la chiamata da una ditta alla quale avevo inviato il curriculum tempo prima, vado a fare il colloquio e passati due mesi mi chiamano dicendomi di avermi scelto!!!
Io super entusiasta vado a sentire cosa mi propongono, un buon stipendio, un bel ruolo (impiegato), le persone sono tutte gentili, mi fanno capire che c'e' prospettiva di crescita!!!
Io dopo averci pensato per molto tempo, decido di accettare, mi dico tanto ho 23 anni, chi sarebbe lo stupido che rifiuta un posto del genere... premetto che avevo anche voglia di cambiare, non sopportavo piu' né il lavoro né i capi ma soprattutto la solita routine mi stava uccidendo...
Ora sono qui da tre settimane, qui e' tutto come mi avevano detto, mi hanno accolto benissimo, sono tutti gentili, il lavoro e' anche piu' tranquillo, sono in ufficio praticamente da solo, nessuno mi rompe e il telefono suona anche di meno...
Pensate che solo per me hanno ridotto la pausa pranzo da due ore a una, mi lasciano addirittura le chiavi della ditta...
Qui ci sono anche due pause caffe e sono liberissimo di fare come voglio...
C'era solo un "difetto" in tutto questo ovvero la distanza da casa che e' di 20 Km, ci metto venti minuti ad arrivare... Va beh mi son detto cosa saranno mai 7 Km in piu'?
Tengo a precisare che il paese in cui lavoravo prima lo conoscevo bene mentre questo non lo conosco affatto, ci ero passato solo qualche volta...
Detto questo sono tre settimane che piango e sto male... mi sento fuori dal mondo, mi mancano tutte le persone...
Sono consapevole del fatto che se la ditta fosse piu' vicina a casa non ci sarebbe alcun problema.
Purtroppo per molti puo' sembrare una stupidata, io sto davvero male, mi sembra di non vivere piu'!!!!
A pranzo sono da solo e vi giuro che mi sento sempre un nodo in gola...
Vorrei mollare tutto e tornarmene a casa ma non posso...
Chiedo aiuto a qualcuno perché la situazione mi sta mettendo in forte difficolta'... Cosa posso fare? Ho forse creduto troppo in me?
Qui mi trattano tutti bene ma io sto male, e' normale una cosa del genere?
Ho paura di crollare, sono uno straccio, mi continuo a chiedere perché ho accettato, non potevo andare avanti anche se le cose non andavano bene?
Vi prego aiutatemi grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Posso chiederle se reagisce così ai cambiamenti spesso oppure se questa è la prima volta che le succede?
Oltre alla distanza da casa che cosa pensa ci sia di negativo rispetto l ' altro ufficio?
Ne ha parlato con il medico di base?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Prima di tutto la ringrazio per avermi risposto…
Si io sono sempre stato abituato ad avere tutto vicino a casa, come ad es. la scuola o il campo da calcio…
Sono sempre stato molto legato al mio paese e lo sono ancora tantissimo!!!
La differenza di questo ufficio rispetto all’altro e’ prima di tutto la struttura e l’ubicazione, per capirci questo e’ il classico capannone in una zona ind.le mentre quello di prima era una sorta di complesso residenziale in una bella zona circondata da case e dal verde!!!
Qui rispetto a prima sono in ufficio con due persone piu’ grandi di me… inoltre durante la pausa pranzo sono da solo!!!
Si ne ho parlato con il medico di base, il quale sostiene che io sia ancora legato al “dispiacere e al male”
Che mi hanno fatto nella ditta di prima!!!
Io so solo che mi alzo la mattina in uno stato di ansia e agitazione incredibile, ora sono qui da esattamente 21 giorni la situazione e’ leggermente cambiata per il solo fatto che non piango…
Ma come faccio ad uscirne? Devo mollare tutto?
Mi sono rivolto anche ad uno psicologo a dir la verita’… Lui sostiene che questo difficilmente passera nel giro di breve…
Mettetemi nei miei panni, cosa faccio? La prego mi dia qualche dritta
Grazie
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
È probabile che si sia instaurata una dinamica ossessiva che la porta a rimuginare su quanto accaduto.
Se è davvero così perché le ricordo che queste sono ipotesi formulate a distanza e senza valutazione diretta allora è il caso di sentire uno psicologo psicoterapeuta direttamente per capire come risolvere il problema.

Cordiali saluti,
[#4]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Ho gia provveduto a contattare una psicologa per provare a risolvere il problema...
Secondo lei e' una cosa risolvibile? O l'unica soluzione e' mollare tutto?
Lei pensa che mollando la situazione possa migliorare?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Mollare tutto potrebbe alimentare il problema perché si tratta di un comportamento che non permette di affrontare il problema ma solo di evitarlo.

Cordiali saluti
[#6]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente

Mi ricordo che una volta presa la decisione di cambiare ero davvero felice, provavo un senso di spensieratezza e di liberta' che non provavo da moltissimo tempo...
Insomma ci avevo pensato a lungo prima di cambiare, ma ero troppo convinto e sapevo che se non avessi provato, me ne sarei pentito a vita!!!
Per una volta ho tirato fuori le palle e ho preso una decisione importante, ovviamente anche parlandone con i miei genitori!!!
Puo' darsi quindi che tutto questo sia uno strano gioco della mia mente? Per intenderci, qui e' davvero tutto piu' bello, tanto che quando descrivo la situazione agli altri, mi dicono : Cavolo sei in ufficio da "solo", nessuno ti rompe, Perché non facciamo cambio immediatamente...
Sono io che ora non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno?
Dice che sto passando una fase di depressione?
Puo' una situazione cosi tragica diventare una cosa bella?
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Da qui io non so dirLe se sta attraversando una fase depressiva, ma non è una cattiva idea chiarire la situazione con l'aiuto di uno psicologo di persona.
Tenga anche presente molto dipende dalla Sua percezione, non è mica detto che ciò che è bello per un Suo amico possa esserlo anche per Lei.

In ogni caso, con i limiti della valutazione a distanza, credo che cambiare ogni volta che incontra una difficoltà al lavoro potrebbe non essere la scelta più saggia per le ragioni di evitamento che Le dicevo sopra.

Cordiali saluti,