Rapporto impossibile con mia madre
Gentili esperti,
mi rivolgo a voi dopo tanto tempo di titubanza nella speranza domani fosse meglio, ma essendomi accorta che non è così, espongo qui il mio problema.
Ho gravi problemi di relazione con mia madre a partire dalla sua separazione con mio padre quando ero adolescente. Da allora sono trascorsi dieci anni. Attualmente vivo ancora con lei, ma aspettando un bambino, a fine estate andrò a convivere, finalmente.
Dico finalmente perché vivere con lei è diventato impossibile.
Mia madre è una donna sola, e non si è mai rifatta seriamente una vita. Ha pochi rapporti con chiunque, zero amici.
Finora ha vissuto col mantenimento di mio padre, un po' con l'assistenza di mia nonna, un po' con lo stipendio della sua ultima storia, finita male.
Di lavorare non se ne parla. Non ha mai lavorato e non ne ha mai avuto l'intenzione, dipendendo esclusivamente da mio padre ritrovandosi ora ad una certa età con difficoltà economiche e sociali.
Sono anni che trascorre le mattinate a dormire fino a pranzo e mesi che il resto del giorno piagnucola che non ha soldi, senza provare a mettere piede fuori casa per trovarsi un impiego.
E' molto orgogliosa e di carattere arrogante, difficile ragionare con lei se non attraverso alzate di voce. Non accetta consigli da me, e ogni cosa che io possa dirle per il suo bene, le rigira a suo modo e me le sferza contro per farsi ragione, portandomi al pianto. Comprendo benissimo che il periodo economico che stiamo attraversando è quel che, ma cosa posso fare io per lei?
Ha iniziato a chiedere soldi prima a mio padre, che per quel che ha potuto l'ha aiutata oltre al mantenimento che già le dà, e a me che lavoro solo d'estate e che quel che sto guadagnando, o meglio racimolando, servirà ad affrontare le spese per quando mi accaserò tra poco.
Le ho fatto ben presente che economicamente non posso aiutarla, devo pensare al bambino e alle future bollette, al condominio, al mangiare, ma non capisce. Pretende che io l'aiuti tanto da avermi detto "ci hai lasciati senza mangiare", "la ruota girerà anche per te" "come mi ha tradito tuo padre ti tradirà anche il tuo ragazzo", "farà così anche tuo figlio come stai facendo tu" ovvero parole di disperazione che fanno tremendamente male... specie su una donna incinta.
Secondo la sua logica, quel poco che ho, dovrei darlo a lei mentre poltrisce a casa, e il mio futuro compagno dovrebbe campare me.
Ma quel che mi dispiace ancor più, è che tramite questi ragionamenti per me fuori da ogni logica, è palese che non gliene freghi nulla di me e del bambino, ma solo di sé stessa.
Lei è una donna ancora giovanile, sana, ha due gambe e due braccia, potrebbe provvedere da sé, come fanno moltissime mamme sole, vedove, divorziate!
Chi conosce la mia situazione non fa che consigliarmi di staccarmi e fregarmene, ma come si fa? Io fino al trasloco non ci arrivo così, parto di testa prima. Mi fa terrorismo! Mi urla sempre contro! Mi pone sempre nel torto!
Dovrei rivolgermi ad uno psicologo? Grazie.
mi rivolgo a voi dopo tanto tempo di titubanza nella speranza domani fosse meglio, ma essendomi accorta che non è così, espongo qui il mio problema.
Ho gravi problemi di relazione con mia madre a partire dalla sua separazione con mio padre quando ero adolescente. Da allora sono trascorsi dieci anni. Attualmente vivo ancora con lei, ma aspettando un bambino, a fine estate andrò a convivere, finalmente.
Dico finalmente perché vivere con lei è diventato impossibile.
Mia madre è una donna sola, e non si è mai rifatta seriamente una vita. Ha pochi rapporti con chiunque, zero amici.
Finora ha vissuto col mantenimento di mio padre, un po' con l'assistenza di mia nonna, un po' con lo stipendio della sua ultima storia, finita male.
Di lavorare non se ne parla. Non ha mai lavorato e non ne ha mai avuto l'intenzione, dipendendo esclusivamente da mio padre ritrovandosi ora ad una certa età con difficoltà economiche e sociali.
Sono anni che trascorre le mattinate a dormire fino a pranzo e mesi che il resto del giorno piagnucola che non ha soldi, senza provare a mettere piede fuori casa per trovarsi un impiego.
E' molto orgogliosa e di carattere arrogante, difficile ragionare con lei se non attraverso alzate di voce. Non accetta consigli da me, e ogni cosa che io possa dirle per il suo bene, le rigira a suo modo e me le sferza contro per farsi ragione, portandomi al pianto. Comprendo benissimo che il periodo economico che stiamo attraversando è quel che, ma cosa posso fare io per lei?
Ha iniziato a chiedere soldi prima a mio padre, che per quel che ha potuto l'ha aiutata oltre al mantenimento che già le dà, e a me che lavoro solo d'estate e che quel che sto guadagnando, o meglio racimolando, servirà ad affrontare le spese per quando mi accaserò tra poco.
Le ho fatto ben presente che economicamente non posso aiutarla, devo pensare al bambino e alle future bollette, al condominio, al mangiare, ma non capisce. Pretende che io l'aiuti tanto da avermi detto "ci hai lasciati senza mangiare", "la ruota girerà anche per te" "come mi ha tradito tuo padre ti tradirà anche il tuo ragazzo", "farà così anche tuo figlio come stai facendo tu" ovvero parole di disperazione che fanno tremendamente male... specie su una donna incinta.
Secondo la sua logica, quel poco che ho, dovrei darlo a lei mentre poltrisce a casa, e il mio futuro compagno dovrebbe campare me.
Ma quel che mi dispiace ancor più, è che tramite questi ragionamenti per me fuori da ogni logica, è palese che non gliene freghi nulla di me e del bambino, ma solo di sé stessa.
Lei è una donna ancora giovanile, sana, ha due gambe e due braccia, potrebbe provvedere da sé, come fanno moltissime mamme sole, vedove, divorziate!
Chi conosce la mia situazione non fa che consigliarmi di staccarmi e fregarmene, ma come si fa? Io fino al trasloco non ci arrivo così, parto di testa prima. Mi fa terrorismo! Mi urla sempre contro! Mi pone sempre nel torto!
Dovrei rivolgermi ad uno psicologo? Grazie.
[#1]
Non è una cattiva idea rivolgersi ad uno psicologo, con l'obiettivo di agganciare in seconda battuta la mamma e anche per apprendere delle strategie relazionali che Lei può mettere in pratica per relazionarsi in maniera diversa con la mamma.
Spesso infatti i parenti fanno delle azioni di buon cuore con la convinzione di aiutare il pz ma in realtà colludono con la sua patologia.
Certamente regolamentare il denaro o bloccare qualunque tipo di prestito da parte Sua è un comportamento da incoraggiare, in modo tale che la mamma sia costretta a non lasciarsi andare anche da questo punto di vista e da non trascinare voi in problematiche ben peggiori.
Cordiali saluti,
Spesso infatti i parenti fanno delle azioni di buon cuore con la convinzione di aiutare il pz ma in realtà colludono con la sua patologia.
Certamente regolamentare il denaro o bloccare qualunque tipo di prestito da parte Sua è un comportamento da incoraggiare, in modo tale che la mamma sia costretta a non lasciarsi andare anche da questo punto di vista e da non trascinare voi in problematiche ben peggiori.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile Dr.ssa Pileci, La ringrazio molto per la sua prontissima risposta.
Ora come ora non so più dove mettere mano perché è convinta di quel che dice, quindi, di conseguenza, ha ragione lei perché le sue sono verità assolute. Potrei dirle qualunque cosa, ma comporterebbe solo stress e infelicità per me in un momento così bello e unico come la gravidanza.
Quasi che sarei tentata di fare le valigie e momentaneamente stare a casa dei genitori del mio futuro compagno, perché solo così riuscirei a trovare pace.
Cercherò di contattare uno psicologo, ho davvero bisogno di affrontare serenamente tutto questo e di rivestirmi di sana indifferenza.
Ora come ora non so più dove mettere mano perché è convinta di quel che dice, quindi, di conseguenza, ha ragione lei perché le sue sono verità assolute. Potrei dirle qualunque cosa, ma comporterebbe solo stress e infelicità per me in un momento così bello e unico come la gravidanza.
Quasi che sarei tentata di fare le valigie e momentaneamente stare a casa dei genitori del mio futuro compagno, perché solo così riuscirei a trovare pace.
Cercherò di contattare uno psicologo, ho davvero bisogno di affrontare serenamente tutto questo e di rivestirmi di sana indifferenza.
[#3]
Tenga presente che è molto probabile che la Sua mamma sia anche (NON per cattiveria, sia chiaro) un po' manipolatrice e bugiarda, nel senso che in questa maniera ha trovato la strategia per ottenere ciò che vuole.
Per questa ragione uno psicologo psicoterapeuta, meglio se con formazione sistemico- relazionale, potrebbe aiutare Lei a capire come rapportarsi con la mamma e in seconda battuta agganciare la mamma per trattare specificamente l'eventuale patologia.
Cordiali saluti,
Per questa ragione uno psicologo psicoterapeuta, meglio se con formazione sistemico- relazionale, potrebbe aiutare Lei a capire come rapportarsi con la mamma e in seconda battuta agganciare la mamma per trattare specificamente l'eventuale patologia.
Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Lo penso anche io, perché rimanere duri e indifferenti su situazioni di difficoltà economica è difficile, e come dice Lei mia madre questo lo sa (molto probabilmente, ma io non ho proprio disponibilità economiche, e mai toglierei quel poco che ho a mio figlio.
Mi sto facendo la stagione col pancione lavorando otto ore al giorno e lavorerò fino a quanto è possibile per legge, cioè fino agli otto mesi, e immagini col caldo...
Penso che ragionerebbe allo stesso modo qualsiasi madre e qualsiasi donna che nonostante tutto vuol lavorare e avere un po' della sua indipendenza anche se con uno stipendio misero.
Per me deve solo svegliarsi al mattino e andare a cercarsi un lavoro. Mio padre non esisterà per sempre.
Mi chiedo perché sia e faccia così. Debolezza? Depressione? Semplice svogliatezza? Incapacità?
Già ho i miei problemi, assumermi anche i suoi non mi sembra proprio il caso.
Sembrerò egoista, lo so, ma devo pensare anche alla mia nuova famiglia.
Mi sto facendo la stagione col pancione lavorando otto ore al giorno e lavorerò fino a quanto è possibile per legge, cioè fino agli otto mesi, e immagini col caldo...
Penso che ragionerebbe allo stesso modo qualsiasi madre e qualsiasi donna che nonostante tutto vuol lavorare e avere un po' della sua indipendenza anche se con uno stipendio misero.
Per me deve solo svegliarsi al mattino e andare a cercarsi un lavoro. Mio padre non esisterà per sempre.
Mi chiedo perché sia e faccia così. Debolezza? Depressione? Semplice svogliatezza? Incapacità?
Già ho i miei problemi, assumermi anche i suoi non mi sembra proprio il caso.
Sembrerò egoista, lo so, ma devo pensare anche alla mia nuova famiglia.
[#5]
Mi pare che la Sua nuova famiglia sia prioritaria e quindi Lei, per salvaguardare se stessa, deve occuparsi in prima battuta della Sua salute, considerato anche il momento delicato e bellissimo che attraversa.
Sulle ragioni che spingono la mamma ad assumere tali comportamenti possiamo fare tante ipotesi, ma di solito è opportuno prima regolamentare alcune importanti questioni e parallelamente aiutare la mamma a capire qual è il problema e a spezzare quelle dinamiche che la rendono dipendente da altre persone.
Cordiali saluti,
Sulle ragioni che spingono la mamma ad assumere tali comportamenti possiamo fare tante ipotesi, ma di solito è opportuno prima regolamentare alcune importanti questioni e parallelamente aiutare la mamma a capire qual è il problema e a spezzare quelle dinamiche che la rendono dipendente da altre persone.
Cordiali saluti,
[#6]
Utente
Molto probabilmente, durante il suo matrimonio, è stata abituata troppo bene da mio padre. E il divorzio poi, l'hanno spinta a voler avere più diritti che doveri, appunto perché stata tradita da mio padre stesso. Suppongo solo in quanto spettatrice (purtroppo) delle passate vicende di famiglia, ma non ho conoscenze in materia e lascerei la questione a chi ne sa molto più di me.
Comunque, grazie veramente Dottoressa, le Sue parole mi hanno sollevato di molto, quasi che mi sento più ottimista e coraggiosa.
Comunque, grazie veramente Dottoressa, le Sue parole mi hanno sollevato di molto, quasi che mi sento più ottimista e coraggiosa.
[#7]
Concordo del tutto con la Collega, vada subito almeno al Consultorio, struttura pubblica inventata per le problematiche della famiglia.. si faccia aiutare , c'è lo psicologo e l'assistente sociale la quale può intervenire , non è giusto che Lei si faccia una gravidanza in questo modo, quando ha perfettamente ragione, appena possibile Le consiglio di andarsene , anche dai suoceri .. ma si faccia aiutare.. cosa dice il suo ragazzo? il bambino è anche suo , dovete proteggerlo, che tutto questo stress non gli fa bene..
Le faccio molti cari auguri di calma e coraggio e autonomia e spero che ci ascolti davvero..
Le faccio molti cari auguri di calma e coraggio e autonomia e spero che ci ascolti davvero..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.2k visite dal 11/07/2015.
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