Terapia psicologica

Buongiorno.Ho seguito un percorso di psicoterapia presso uno studio privato, durato due anni e poi interrotto.Posso richiedere la cartella clinica o una relazione racconti il mio percorso da quando è cominciato sino alla fine?Ho intenzione di riprendere un nuovo percorso con un nuovo psicologo.Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Buongiorno,

può certamente chiedere al professionista una relazione breve di trattamento.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Grazie per la celere risposta,dottoressa. Ho provato a chiedere al mio psicoterapeuta una relazione scritta circa il mio percorso di psicoterapia seguito con lui, ma mi ha risposto di non potermi rilasciare una relazione scritta.A tal punto non saprei cosa fare.E' un mio diritto averla?Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Quando il pz. chiede una relazione o certificazione, il professionista è tenuto a rilasciarla.
Poi è il pz che utilizza la relazione secondo gli usi consentiti dalla legge.
In fondo la relazione che lei chiede indicherebbe la diagnosi, il tipo di trattamento effettuato e gli obiettivi terapeutici.
Si tratta di una prestazione professionale anche questa è quindi, dietro pagamento, il pz. Ha tutto il diritto di ricevere la documentazione richiesta.
Diverso è il discorso della cartella clinica perché quella la si richiede nell' ospedale pubblico.
nel privato il professionista potrebbe non avere una vera e propria cartella ma semplicemente degli appunti.
Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Grazie ancora.Riproverò a chiedergliela.Buon lavoro.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Se lei chiede una sorta di "racconto" del suo percorso di cura, credo che il suo terapeuta abbia ragione nel non farla.

Ogni percorso è unico e non raccontabile, se vuole iniziare altrove, comincerà daccapo con un altro professionista, altri metodi, altre emozioni, altro trasfert...

Non sta presentando una radiografia dell'anca al nuovo ortopedico.

Se chiede una certificazione, la situazione è diversa, ma se non hi mal capito lei desidera un racconto del suo percorso.
Giusto?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Egregia dott.ssa Randone,ciò che richiedo al mio vecchio psicoterapeuta è una relazione scritta che racconti l'inizio,il durante e la fine del percorso tenuto insieme a lui.Non credo ci voglia molta fatica da parte sua.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

la relazione di trattamento si rilascia su richiesta del pz. per gli usi consentiti dalla legge. Quindi l'unica persona che può richiederla è il pz.
Tutti noi terapeuti siamo tenuti a rilasciare tale documentazione, se il pz ce la chiede. Nel caso specifico non so dirLe come mai ci sono queste obiezioni da parte del Collega che La seguiva in passato; non è infrequente però che i due professionisti (il precedente terapeuta e quello attuale) possano anche sentirsi telefonicamente per discutere del caso, previo consenso del pz.
Se invece Le sono stati somministrati anche dei test durante il processo diagnostico, può domandare relazione anche di quelli.
Ma ribadisco che indicare le ragioni che hanno portato il pz in terapia (es il pz giunge per problematiche relazionali, lavorative, per un problema legato all'ansia/depressione, ecc...), il tipo di percorso intrapreso (es psicoterapia e di che tipo, piuttosto che supporto, sola consulenza, ecc...), gli obiettivi posti all'inizio e quali di questi sono stati raggiunti, con eventuali indicazioni o consigli terapeutici del professionista, è doveroso da parte del professionista e non ci si può rifiutare.

Non è neppure infrequente nella mia esperienza che un pz giunga in terapia con tutta la documentazione clinica rilasciata da altri Colleghi, se non addirittura da altri professionisti (es psichiatra) o relazione dei test somministrati.
Chiaramente si tratta di documentazione molto utile.

E in tutta onestà capita che il pz voglia una certificazione di trattamento per le ragioni più svariate, che comunque non devono riguardare il professionista.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
La ringrazio tanto,Dott.ssa Pileci per le delucidazioni e sul da farsi in merito a quanto ho richiesto nella domanda.Io riproverò a chiedere al mio ex psicoterapeuta una certificazione scritta,anche perchè mi è stata richiesta dal nuovo psicoterapeuta con il quale ho intrapreso un nuovo percorso.Se ancora una volta si rifiuterà di stilarmi una relazione,allora proprio non saprò come fare.Grazie ancora e buon lavoro.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> anche perchè mi è stata richiesta dal nuovo psicoterapeuta con il quale ho intrapreso un nuovo percorso
>>>

Nella mia esperienza è raro che il nuovo terapeuta chieda una relazione scritta del lavoro fatto in una precedente terapia. Di sicuro non è necessaria. Però lei ha il diritto di chiederla.

Lei dice: "Anche perché mi è stata richiesta". Ci sono altre ragioni per cui desidererebbe averla?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Anche nella mia è alquanto inconsueto

É una esigenza sua o del nuovo terapeuta?

Come le dicevo il "racconto clinico" che è quello che lei desidera, cioè una relazione e ben diversa dalla certificazione

la psiche, inoltre , è difficilmente raccontabile, se lei ha fatto psicoterapia le variabili sono parecchie e non sono poi valide ed attuabili per il successivo percorso

La componente "relazione clinico/ paziente" , oltre che l'orientamento dei Colleghi, sono variabili uniche .....

Non è una radiografia, o degli esami ematochimici
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Utente
Utente
Grazie a tutti i medici che mi hanno risposto,seppur posso dire che mi mettete in confusione:c'è chi di voi dice che posso richiederla ed è un mio diritto farlo,c'è chi dice di no!Pazienza,il nuovo psicoterpeuta mi ha suggerito di rivolgermi ad un avvocato.Grazie ancora e buon lavoro.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Pazienza,il nuovo psicoterpeuta mi ha suggerito di rivolgermi ad un avvocato
>>>

Consiglio come minimo discutibile perché, come le abbiamo detto, lei ha il DIRITTO di chiedere un documento scritto.

Quanto poi tale documento le potrà tornare UTILE, a lei o al nuovo terapeuta, è un altro paio di maniche.

Ora le è più chiara la distinzione?
[#13]
Utente
Utente
Mi è chiara la distinzione,importante è che io sia in diritto di richiede una relazione circa il percorso svolto e non vedo perchè ci sia tanta ostinazione da parte dello pscicoterapeuta a non volerla rilasciare.Adesso sono maggiormente motivato ad andare avanti su tale richiesta poichè diventata anche una questione di principio da parte mia.Grazie ancora.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

perché, anziché sprecare inutilmente energie per andare dagli avvocati, non si focalizza sul Suo benessere e sulla soluzione dei problemi?
Ora ha iniziato una psicoterapia nuova che spero La aiuterà a risolvere i problemi per i quali si è rivolto al Collega e quindi il mio suggerimento è di lasciar perdere le questioni di principio... Non vale la pena, anche perché ci sono soluzioni più efficaci.

Come Le ho già detto sopra, è più semplice se i due professionisti -qualora ci fosse il bisogno- si sentano per telefono: è più comodo per tutti, Lei compreso, soprattutto in questa circostanza.

Poi, per carità, Le riconfermo ancora una volta che la relazione di trattamento può essere chiesta in qualunque momento dal pz ed è prevista anche dal nostro tariffario, quindi è una prestazione professionale, pertanto non capisco proprio dove sia il problema e non so dirLe come mai il primo terapeuta abbia sollevato obiezioni... Se vuole, può chiederlo a quel terapeuta, magari, molto più semplicemente, ha poco tempo per scriverla, considerando che siamo anche proprio sotto le vacanze estive....

Comunque spero davvero che Lei risolva quanto prima le problematiche per le quali è in terapia.

Un cordiale saluto,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Le abbiamo detto che le spetta, che c'è differenza tra un certificato ed una relazione, le abbiamo anche detto che non ne vediamo l'utilità, perché non è un referto medico.

Le abbiamo anche detto che le variabili sono soggettive e che il percorso psicoterapico è unico, ricco di emozioni, transfert, meccanismi di difesa, sogni, paure, e molte variabili nascono e crescono proprio perché è in terapia con " quel" clinico, e così via.....

È come chiedere al primo fidanzato una relazione dettagliata da consegnare al secondo.....

Intraprendere vie legali mi sembra veramente eccessivo, ma se lei sente questa necessità faccia pure, nessuno le vieta niente.