Trovo pace solo quando dormo
Salve, e per l'ennesima volta mi ritrovo qui a scrivere...ho 20 anni dovrei stare al mare e divertirmi,ma non ci riesco,non sono come i miei coetanei che prendono la vita con il sorriso...io ho un vuoto dentro,mi sento sola e non capita...sto male penso sempre alle malattie e ogni piccolo sintomo per me è una cosa grave e vado dal medico di base o al pronto soccorso...il mio pensiero e fisso,non riesco a pensare altrove ,divertirmi o sorridere...ho paura,sono stanca...anche dei semplici lividi per me sono sintomo di una grave malattia...posso vivere così? Ho stoppato la cura dallo psicologo perché posso economicamente! Sono nel buio e sto bene solo quando dormo.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza,
le preoccupazioni eccessive per il proprio stato di salute non aiutano di certo a vivere una vita serena, ricca ed appagante... Anzi, spesso ci impongono il paradosso di farci vivere da malati!
E con l'aggravante che non aiutano di certo ad evitare la malattia.
Un trattamento di questo tipo di problematiche, in generale, presuppone innanzitutto un'accurata valutazione diagnostica, di tipo psicologico o psichiatrico. Una psicoterapia, abbinata o meno ad un intervento farmacologico, possono essere infatti una scelta sensata solo dopo tale valutazione.
Se i problemi economici dovessero essere tali da rendere difficile l'accesso ad una psicoterapia (anche se non tutti i terapeuti adottano le stesse tariffe), le ricordo che esiste sempre un servizio pubblico che eroga sia interventi psicologici che i servizi attinenti la psichiatria.
Potrebbe pertanto, con l'aiuto del suo medico curante, valutare l'opportunità di intraprendere questo tipo di percorso.
Cordialmente
le preoccupazioni eccessive per il proprio stato di salute non aiutano di certo a vivere una vita serena, ricca ed appagante... Anzi, spesso ci impongono il paradosso di farci vivere da malati!
E con l'aggravante che non aiutano di certo ad evitare la malattia.
Un trattamento di questo tipo di problematiche, in generale, presuppone innanzitutto un'accurata valutazione diagnostica, di tipo psicologico o psichiatrico. Una psicoterapia, abbinata o meno ad un intervento farmacologico, possono essere infatti una scelta sensata solo dopo tale valutazione.
Se i problemi economici dovessero essere tali da rendere difficile l'accesso ad una psicoterapia (anche se non tutti i terapeuti adottano le stesse tariffe), le ricordo che esiste sempre un servizio pubblico che eroga sia interventi psicologici che i servizi attinenti la psichiatria.
Potrebbe pertanto, con l'aiuto del suo medico curante, valutare l'opportunità di intraprendere questo tipo di percorso.
Cordialmente
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Si mi tranquillizzeranno,forse momentaneamente,ma vivo giorno per giorno e penso ad oggi e non domani...
Vorrei invitarla a riflettere un attimo su questo.
Questa sua strategia, il cercare conferme che la tranquillizzino sul momento senza pensare alle conseguenze a lungo termine di queste ricerche ansiose, finora ha funzionato? Le ha "tolto" le preoccupazioni? L'ha davvero rasserenata, permettendole di vivere una vita ricca, soddisfacente, piena, come forse sarebbe più opportuno data la sua giovanissima età?
Vorrei invitarla a riflettere un attimo su questo.
Questa sua strategia, il cercare conferme che la tranquillizzino sul momento senza pensare alle conseguenze a lungo termine di queste ricerche ansiose, finora ha funzionato? Le ha "tolto" le preoccupazioni? L'ha davvero rasserenata, permettendole di vivere una vita ricca, soddisfacente, piena, come forse sarebbe più opportuno data la sua giovanissima età?
[#7]
Psicologo, Psicoterapeuta
Credo che lei mi stia proponendo un'ipotesi interessante, le faccio i miei complimenti!
Se ho ben capito, tutte le ricerche che ha fatto, tutte le informazioni che ha chiesto a "dottor Google", tutte queste rassicurazioni sul momento le hanno dato un beneficio effimero, breve, momentaneo; ma poi, a lungo termine, l'hanno come resa schiava della rassicurazione, e di fatto più spaventata ed ansiosa...
Ho capito bene?
Se ho ben capito, tutte le ricerche che ha fatto, tutte le informazioni che ha chiesto a "dottor Google", tutte queste rassicurazioni sul momento le hanno dato un beneficio effimero, breve, momentaneo; ma poi, a lungo termine, l'hanno come resa schiava della rassicurazione, e di fatto più spaventata ed ansiosa...
Ho capito bene?
[#8]
Utente
Si avete capito tutto! La paura che ho da 2 giorni è questa...domenica sono stata in piscina e mi sono scottata,in acqua ho preso 1/2 botte alle gambe...e mi sono usciti un paio di lividi... E da domenica che cerco su internet e mi esce solo leucemia! Immaginate come sto! Il mio corpo non lo comando più io,ma i miei pensieri! Sono stanca ma perché a 20 anni devo stare così? Dottore che cosa ho fatto di male? Non ho ucciso,rubato,trattato male le persone...perché merito questo? Non c'è la faccio più! 😭
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta
>>perché merito questo?
E chi dice che lei lo meriti? ^___^
Alla luce di quanto ci ha scritto, però, mi sembra plausibile proporle un'ipotesi.
Forse, lei tende ad interpretare in modo negativo dei segni che per la maggior parte delle persone sono "neutri", poco importanti. Magari, sta anche molto attenta al suo corpo, alla caccia di alterazioni, cambiamenti, segnali di qualcosa che "non va".
Appena li trova, comincia a pensare a tutte le possibili "catastrofi" mediche, e a documentarsi su Internet.
Verosimilmente, tra tutti i risultati quelli che colpiranno di più la sua attenzione saranno quelli molto negativi; e, "fissandosi" su questi pensieri, il suo stato d'ansia non potrà che aumentare, magari inducendola a nuovi controlli e nuove ricerche...
Se questa mia ipotesi descrive la sua condizione, allora forse non è che lei "si meriti" di star male, anzi; ma forse lei stessa è intrappolata in una spirale di controlli, attenzione eccessiva al suo corpo, ricerche di rassicurazioni, che a lungo andare l'ha resa più insicura ed ansiosa, non certo colpevole!
Che ne pensa della mi idea di una consulenza, magari presso il servizio pubblico, come le avevo suggerito sopra?
E chi dice che lei lo meriti? ^___^
Alla luce di quanto ci ha scritto, però, mi sembra plausibile proporle un'ipotesi.
Forse, lei tende ad interpretare in modo negativo dei segni che per la maggior parte delle persone sono "neutri", poco importanti. Magari, sta anche molto attenta al suo corpo, alla caccia di alterazioni, cambiamenti, segnali di qualcosa che "non va".
Appena li trova, comincia a pensare a tutte le possibili "catastrofi" mediche, e a documentarsi su Internet.
Verosimilmente, tra tutti i risultati quelli che colpiranno di più la sua attenzione saranno quelli molto negativi; e, "fissandosi" su questi pensieri, il suo stato d'ansia non potrà che aumentare, magari inducendola a nuovi controlli e nuove ricerche...
Se questa mia ipotesi descrive la sua condizione, allora forse non è che lei "si meriti" di star male, anzi; ma forse lei stessa è intrappolata in una spirale di controlli, attenzione eccessiva al suo corpo, ricerche di rassicurazioni, che a lungo andare l'ha resa più insicura ed ansiosa, non certo colpevole!
Che ne pensa della mi idea di una consulenza, magari presso il servizio pubblico, come le avevo suggerito sopra?
[#10]
Utente
Si avete indovinato tutto,e già mi sento più sollevata! Se parlo con persone che non soffrono come me sono solo pazza e non ho niente da fare! Parlo con mia madre e mi prende alla leggere tipo i lividi ci ride su,o dice che sono semplici lividi e non per forza una catastrofe come penso! Provo con una consulenza di serviIo pubblico! Perché non posso vivere giorno per giorno del tipo " oggi ci sono,domani non lo so" perché non faccio progetti a lungo termine!
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta
Beh, direi che tentar non nuoce! Solo una cosa: tutti noi facciamo progetti senza pensare che oggi ci siamo, ma domani... chissà...
Non siamo eterni; ma questo non ci impedisce di progettare, sforzarci, pensare al domani, agendo OGGI. Se tanto prima o poi moriremo, almeno, nell'attesa, tanto vale vivere, no?
Cordiali saluti
Non siamo eterni; ma questo non ci impedisce di progettare, sforzarci, pensare al domani, agendo OGGI. Se tanto prima o poi moriremo, almeno, nell'attesa, tanto vale vivere, no?
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 12.6k visite dal 08/07/2015.
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