Mento sugli esami universitari
Sono in una situazione terribile, che ormai mi crea uno stress psicologico insostenibile, non avrei mai pensato di ridurmi così. Ho 27 anni e mi mancano 4 materie per concludere la laurea triennale in Lettere Classiche, mi sarei voluta iscrivere in lettere moderne, ma all'epoca mi lasciai persuadere dai miei a iscrivermi in lettere classiche , perché secondo loro la facoltà di lettere valeva già poco, da un punto di vista di sbocchi lavorativi e almeno con lettere classiche avrei avuto il greco in più.
Accettai passivamente il loro consiglio senza realizzare pienamente la differenza fra i due corsi, soprattutto a partire dal secondo anno. Ho avuto un inizio brillante, il primo anno ho dato 7 materie quasi tutte con 30, poi un rallentamento sempre più marcato, finendo per lasciare all'ultimo gli esami più pesanti. Ma quello che è davvero grave non è tanto il ritardo, è tanta la gente fuori corso, ma il fatto che da due anni a questa parte per vergogna, senso di frustrazione, ho anche cominciato a mentire sugli esami, dico ai miei, agli amici che ho dato un esame anche se non è vero, per non dare spiegazioni a nessuno di tutto il tempo che perdo, non so neanche io come.
Le mie amiche sono tutte già laureate anche alla magistrale. Così ho accumulato tante menzogne, e mi sono allontanata da molti per non dare più spiegazioni. Sono consapevole di aver peggiorato la situazione , creandomi da sola un ulteriore motivo di stress gestire tutte le mie bugie! E' irrazionale lo so perfettamente, e so che non porta da nessuna parte, ma non riesco più a evitarlo. A peggiorare ulteriormente la situazione è subentrato il fatto che da novembre il mio ragazzo si è trasferito in Svizzera per lavoro, andrò a convivere con lui non appena avrò concluso questa triennale ,ma nonostante questo che dovrebbe essere uno stimolo non riesco a velocizzarmi e i miei piani saltano puntualmente. Ogni volta posticipo e non ho il coraggio di dire neanche a lui che non mi sono presentata dopo 4 mesi che studio una materia. Adesso ancora una volta non sono riuscita a rispettare i miei piani e la materia che avrei dovuto dare adesso slitterà a settembre. Non so come dirglielo. Mi sento in una trappola ..Ho paura di perdere un anno o più e se continuo così accadrà... ma non posso lasciare per 4 materie! Vorrei smetterla di dire bugie, ma ogni volta che dico la verità e cioè che non sono arrivata a finire , vengo sempre biasimata, da mio padre , da lui (che non mi rimprovera ma lo sento che non mi capisce). E inoltre verso di lui mi sento anche in colpa perché sembra quasi che io non voglia sbrigarmi per raggiungerlo, anche se non è così ... non riesco a uscire da questo circolo vizioso...
Accettai passivamente il loro consiglio senza realizzare pienamente la differenza fra i due corsi, soprattutto a partire dal secondo anno. Ho avuto un inizio brillante, il primo anno ho dato 7 materie quasi tutte con 30, poi un rallentamento sempre più marcato, finendo per lasciare all'ultimo gli esami più pesanti. Ma quello che è davvero grave non è tanto il ritardo, è tanta la gente fuori corso, ma il fatto che da due anni a questa parte per vergogna, senso di frustrazione, ho anche cominciato a mentire sugli esami, dico ai miei, agli amici che ho dato un esame anche se non è vero, per non dare spiegazioni a nessuno di tutto il tempo che perdo, non so neanche io come.
Le mie amiche sono tutte già laureate anche alla magistrale. Così ho accumulato tante menzogne, e mi sono allontanata da molti per non dare più spiegazioni. Sono consapevole di aver peggiorato la situazione , creandomi da sola un ulteriore motivo di stress gestire tutte le mie bugie! E' irrazionale lo so perfettamente, e so che non porta da nessuna parte, ma non riesco più a evitarlo. A peggiorare ulteriormente la situazione è subentrato il fatto che da novembre il mio ragazzo si è trasferito in Svizzera per lavoro, andrò a convivere con lui non appena avrò concluso questa triennale ,ma nonostante questo che dovrebbe essere uno stimolo non riesco a velocizzarmi e i miei piani saltano puntualmente. Ogni volta posticipo e non ho il coraggio di dire neanche a lui che non mi sono presentata dopo 4 mesi che studio una materia. Adesso ancora una volta non sono riuscita a rispettare i miei piani e la materia che avrei dovuto dare adesso slitterà a settembre. Non so come dirglielo. Mi sento in una trappola ..Ho paura di perdere un anno o più e se continuo così accadrà... ma non posso lasciare per 4 materie! Vorrei smetterla di dire bugie, ma ogni volta che dico la verità e cioè che non sono arrivata a finire , vengo sempre biasimata, da mio padre , da lui (che non mi rimprovera ma lo sento che non mi capisce). E inoltre verso di lui mi sento anche in colpa perché sembra quasi che io non voglia sbrigarmi per raggiungerlo, anche se non è così ... non riesco a uscire da questo circolo vizioso...
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Deve imparare a tollerare anche le critiche, altrimenti per piacere agli altri continuerà a mentire.
Come mai mette al centro il parere degli altri, ne teme il giudizio?
Ha ragione sul fatto che non vale la pena mollare adesso, ma credo dovrebbe avere meno preoccupazioni in mente e la testa maggiormente occupata dai suoi obiettivi.
Dal momento che mi pare evidente che da sola non riesce, perché non si lascia aiutare da uno psicologo di persona, magari all'ASL o in facoltà, se presente?
Come mai mette al centro il parere degli altri, ne teme il giudizio?
Ha ragione sul fatto che non vale la pena mollare adesso, ma credo dovrebbe avere meno preoccupazioni in mente e la testa maggiormente occupata dai suoi obiettivi.
Dal momento che mi pare evidente che da sola non riesce, perché non si lascia aiutare da uno psicologo di persona, magari all'ASL o in facoltà, se presente?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 07/07/2015.
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