Capire un uomo

Salve,
vi contatto per avere dei chiarimenti circa gli uomini in generale. l'idea di scrivervi mi è venuta a seguito di un evento che mi è successo ma più in generale sarei curiosa di avere dei chiarimenti in generale. io ho 28 anni, sono una persona piuttosto timida a volte, diciamo che il mio livello di timidezza cambia un po' in base alle situazioni, infatti a volte, quando mi trovo a mio agio con le persone, in modo natura nemmeno si nota... quindi ad oggi credo sia piuttosto un problema di insicurezza e di sentirmi inferiore. una sera mi è capitato di conoscere un ragazzo ad una festa...29 anni, molto carino, ma nonostante ciò, dopo averci scambiato qualche parola, mi sono fatta da parte e mi sono fatta gli affari miei. Ho notato cmq che ogni tanto mi cercava, e mi veniva a parlare... così alla fine gli ho lasciato il mio numero. Mi ha parlato del lavoro, degli studi, della sua vita...e mi è sembrato un ragazzo in gamba...fin quando non mi ha chiesto di uscire...o per meglio dire un incontro un po' particolare (alludeva velatamente al sesso)..ora io mi domando: una ragazzo così in gamba perché si è comportato così? cioè non mi sembra di aver dato l'impressione di essere una ragazza facile o cose del genere. non sono stata mai allusiva, maliziosa ecc... per cui davvero ad oggi non capisco se sono io a dare questa impressione (ovvero di una ragazza a cui "buttare l'esca" e vedere che succede tanto alla peggio non avrò fatto figuracce perché tanto questa non vale nulla) oppure se sono i ragazzi che incontro ad essere strani.
Io cmq vorrei davvero dare una bella risposta a questo tizio...tanto per fargli capire che non sono quel tipo di persona, ma non so in che modo scrivergli: non vorrei sembrare né infastidita ne "superiore" dato che nemmeno lo conosco e dato che lui in fondo ha detto tutto ciò stile battute.

Vi ringrazio anticipatamente per la risposta...sia in questo caso in particolare ma anche in generale; di certo potrò imparare molto dalle vostre risposte!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

se da una parte è vero che gli altri ci trattano come noi permettiamo loro di essere trattate, è altrettanto vero che è molto diffusa una mentalità poco o per nulla civile che vede ancora la donna in un certo modo e che quindi non è libera di poter scambiare qualche parola con un uomo senza per questo essere colei che provoca o che ha un secondo fine...

Recentemente ho scritto questo post e nei Centri Antiviolenza se ne parla spesso.
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5788-fuori-expo-alimentiamo-la-mente.html

Forse la Sua interpretazione della situazione è legata alla Sua insicurezza?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Può darsi che il ragazzo abbia "buttato" l'amo; e forse non lo fa solo con Lei.
Ma questo però non rappresenta un Suo problema: ognuno fa le proposte che crede, purchè con modalità civili e consone.

Sta a Lei decidere se e come rispondere.

Se la cosa non La interessa, lo può dire semplicemente.
Se non Le intererssa in questa forma "sbrigativa" lo può dire semplicemente.

Ma senza sentirsi particolarmente offesa, oppure valutata una poco di buono.

Il problema sta, molte volte, in uno stereotipo non tanto di "ragazza", quanto piuttosto di "ragazzo"; che non si ritiene - e non viene ritenuto - maschio se "non ci prova".
Lo stereotipo si commenta da sè.

Saluti cari.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
magari ha solo interpretato un copione: " ci ha tentato..."
Il dopo dipende da lei/ voi.

Non credo lei debba sentirsi oltraggiata, ferita, offesa.....

Probabilmente questo atteggiamento risuona dentro di lei in maniera amplificata perché timida e riservata, ma non mi sembra sia stato scortese, anche lei - del resto - dice di avere fatto trasferire "velatamente" le sue intenzioni di intimità

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio per le tempestive risposte innanzitutto!

Sinceramente non mi sono sentita oltraggiata o trattata male da questo ragazzo. piuttosto sono rimasta male da questa proposta dato che si era presentato molto bene come persona e mi sono trovata fin da subito a mio agio nel parlarci. Di certo lo avrà fatto anche ad altre ragazze (e lo starà facendo tuttora); in generale ritengo che il provarci con una ragazza, fare complimenti ecc sia molto facile e soprattutto per questo non mi ritengo mai lusingata mai o speciale. Solo che tutto ciò mi porta a non capire mai chi ho di fronte e di conseguenza non so come comportarmi. Non vorrei sembrare una bigotta, in fondo ho una mentalità molto aperta, ma in particolar modo in questo periodo "cerco" qualcosa di meglio per me.
La frase "gli altri ci trattano come noi permettiamo loro di essere trattate" mi fa riflettere molto: se cerco di analizzare il mio comportamento dall'esterno però, non credo proprio di risultare una ragazza "facile" o da prendere in giro in questo modo. A questo punto... come posso capire chi ho di fronte? Non parlo delle classiche frasi "se ti porta in un luogo dove lo conoscono allora è interessato", "se ti cerca allora ti pensa", "se ti chiede come hai passato la giornata allora gli piaci davvero", "se ti cerca occasionalmente lo fa perché non ha di meglio da fare" ... forse non riesco bene ad esprimermi ma io cerco una risposta in più, un capire cosa l'altra persona pensa di me, un capire cosa potrebbe rispondere ad un suo amico quando gli domanda: "cosa pensi di questa ragazza?"
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Per rispondere alla sua domanda può chiederlo direttamente alla persona che frequenta. Che cosa una persona pensa di lei è assolutamente condivisibile in una relazione così come il che cosa prova per lei.
Lo chieda direttamente se ci tiene a saperlo. Certamente saranno anche i comportamenti coerenti con la risposta a validare la risposta. Questo si apprende anche dall' esperienza. Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
È possibile che queste sue paure siano dovute alla poca esperienza ed al rigore con cui si racconta.

Perché ha bisogno di sapere cosa pensano di lei, se lei sta bene con se stessa?

Forse dovrebbe fare un passo indietro e prima di valutare e monitorare il rapporto con l'universo maschile, dovrebbe dare uno sguardo a se stessa, al suo sentire, al suo volere, a come è stata educata.....

Spesso parte tutto dalle terre dell'infanzia.

Auguri per tutto.
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Dr.ssa Ilaria La Manna Psicologo, Psicoterapeuta 282 8
Gentile utente,

è condivisibile la sua richiesta di sapere cosa l'altro pensa di noi, tuttavia non ne farei un imperativo assoluto visto anche che, come lei stessa dice, il ragazzo ha fatto una battuta.
Il punto invece su cui la inviterei a riflettere è come mai la proposta/invito di questo ragazzo hanno scatenato in lei una serie infinita di domande e dubbi sul suo comportamento, su che impressione ha fatto, se ha detto qualcosa di sbagliato, se l'ha guardato in un certo modo, ...
Spesso la timidezza e il sentirsi inferiori portano a mettere in dubbio ogni cosa di noi e si va alla ricerca di un "copione" a cui affidarsi del tipo: "se dico/faccio in questo modo allora l'altro capisce questo ..." rimanendo concentrati solo su se stessi e perdendo in spontaneità e leggerezza.
Vada incontro a nuove conoscenze senza porsi troppe domande, sarà poi sicuramente in grado di dire di sì oppure no a quello che le verrà eventualmente proposto.

Un caro saluto

Dott.ssa Ilaria La Manna
Psicologa Psicoterapeuta - Padova