Gelosia o cos'altro
Gentili Dottori,
vi sottopongo il mio disagio in cerca di pareri, che so non essere sostitutivi di un incontro a visu; il problema è che sono stata qualche mese da uno psicologo, ora non posso più continuare le sedute per problemi economici e al consultorio della mia città hanno detto che per disagi così lievi possono accordare solo un paio di incontri per sostegno diciamo, ma non possono dar via a una vera e propria psicoterapia, e questo lo capisco.
Ho quarantanni, sposata da sei mesi, dopo quattro anni di relazione. Mi ritrovo ad essere sempre preoccupata circa l'interesse eventuale che mio marito può avere nei confronti di altre, e ci sto perdendo troppe energie secondo me. Non ho mai però limitato le sue uscite, le sue amicizie i suoi hobbies. Qualche volta esce anche da solo con delle sua amiche, che so essere veramente solo delle amiche, o raramente con la sua ex, che avendo dei problematiche psicologiche evidenti, fa un po' di tenerezza ad entrambi. Queste cose a me fanno piacere, non lo voglio tutto per me,sempre attaccato a me, mi piace che abbia una sua vita, per questo non mi ritengo una persona possessiva.
Leggendo qua e là trovo sempre associati i termini gelosia e possessività, ma non mi ritrovo in questo, non ho mai tanto avuto il senso del possesso nè con le mie cose, nè con le mie amicizie. In particolar modo quando si parla di gelosia si dice sempre che il geloso è terrorizzato dal perdere l'affetto della persona cara a favore di qualcun altro.
A me capita di non avere il terrore di essere lasciata un giorno per qualcun altra. Cioè ,chiaramente so che sarebbe un durissimo colpo, un dispiacere immenso, ma al tempo stesso penso di avere dentro di me le risorse per andare avanti, per superare il dolore, magari lentamente, come mi sono risollevata altre volte in vita mia per problemi di varia natura, lo considero il ciclo della vita.
Mi capita invece di essere terrorizzata dalla simultaneità, la mia preoccupazione è: che lui stia con me, perchè so che mi ama, mi vuole bene, a letto c'è sempre stata una forte intesa, e che quindi non mi lasci, ma che al tempo stesso desideri a livello erotico qualcun altra molto più di me.
Ho delle amiche che invito a mangiare a casa mia e quando c'è lui sono sempre in ansia, controllo ogni suo sguardo e mi rovino la serata. Non con tutte chiaramente, solo con quelle che io immagino essere "il suo tipo". Poi non temo che possa nascere una storia tra di loro, che mi lasci per loro, ma che lui le pensi a livello erotico che ne resti particolarmente affascinato. Questo vale anche per persone "non reali". Ho visto che per esempio nel suo pc, che cerca spesso, direi un paio di volte alla settimana, immagini di attrici, politiche, giornaliste che gli piacciono. Anche con la pornografia, che io entro determinati limiti non condanno, anzi capisco vedo che cerca appositamente tutta una carrellata di attrici specifiche. E sono, tutte queste che ho elencato tutte diverse da me. E provo molta rabbia. Grazie
vi sottopongo il mio disagio in cerca di pareri, che so non essere sostitutivi di un incontro a visu; il problema è che sono stata qualche mese da uno psicologo, ora non posso più continuare le sedute per problemi economici e al consultorio della mia città hanno detto che per disagi così lievi possono accordare solo un paio di incontri per sostegno diciamo, ma non possono dar via a una vera e propria psicoterapia, e questo lo capisco.
Ho quarantanni, sposata da sei mesi, dopo quattro anni di relazione. Mi ritrovo ad essere sempre preoccupata circa l'interesse eventuale che mio marito può avere nei confronti di altre, e ci sto perdendo troppe energie secondo me. Non ho mai però limitato le sue uscite, le sue amicizie i suoi hobbies. Qualche volta esce anche da solo con delle sua amiche, che so essere veramente solo delle amiche, o raramente con la sua ex, che avendo dei problematiche psicologiche evidenti, fa un po' di tenerezza ad entrambi. Queste cose a me fanno piacere, non lo voglio tutto per me,sempre attaccato a me, mi piace che abbia una sua vita, per questo non mi ritengo una persona possessiva.
Leggendo qua e là trovo sempre associati i termini gelosia e possessività, ma non mi ritrovo in questo, non ho mai tanto avuto il senso del possesso nè con le mie cose, nè con le mie amicizie. In particolar modo quando si parla di gelosia si dice sempre che il geloso è terrorizzato dal perdere l'affetto della persona cara a favore di qualcun altro.
A me capita di non avere il terrore di essere lasciata un giorno per qualcun altra. Cioè ,chiaramente so che sarebbe un durissimo colpo, un dispiacere immenso, ma al tempo stesso penso di avere dentro di me le risorse per andare avanti, per superare il dolore, magari lentamente, come mi sono risollevata altre volte in vita mia per problemi di varia natura, lo considero il ciclo della vita.
Mi capita invece di essere terrorizzata dalla simultaneità, la mia preoccupazione è: che lui stia con me, perchè so che mi ama, mi vuole bene, a letto c'è sempre stata una forte intesa, e che quindi non mi lasci, ma che al tempo stesso desideri a livello erotico qualcun altra molto più di me.
Ho delle amiche che invito a mangiare a casa mia e quando c'è lui sono sempre in ansia, controllo ogni suo sguardo e mi rovino la serata. Non con tutte chiaramente, solo con quelle che io immagino essere "il suo tipo". Poi non temo che possa nascere una storia tra di loro, che mi lasci per loro, ma che lui le pensi a livello erotico che ne resti particolarmente affascinato. Questo vale anche per persone "non reali". Ho visto che per esempio nel suo pc, che cerca spesso, direi un paio di volte alla settimana, immagini di attrici, politiche, giornaliste che gli piacciono. Anche con la pornografia, che io entro determinati limiti non condanno, anzi capisco vedo che cerca appositamente tutta una carrellata di attrici specifiche. E sono, tutte queste che ho elencato tutte diverse da me. E provo molta rabbia. Grazie
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gentile signora se suo marito non le da davvero motivo di preoccuparsi e il tutto è elaborato dalle sue (di lei che scrive) paure corre il rischio che la cosa degeneri in ossessione e che non le faccia vivere con serenità la sua vita.
forse dovrebbe fare questa lettura e applicarla. certo Una terapia dal vivo sarebbe ovviamente più consona
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
forse dovrebbe fare questa lettura e applicarla. certo Una terapia dal vivo sarebbe ovviamente più consona
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile signora,
l'idea che trasmette è di una grande paura e ansia ma che Lei cerca a tutti i costi di soffocare e controllare... che male ci sarebbe nel dirsi che in realtà ci sono molte cose che non Le vanno giù e che non accetta?
Sarebbe almeno un punto di partenza su cui riflettere, non crede?
l'idea che trasmette è di una grande paura e ansia ma che Lei cerca a tutti i costi di soffocare e controllare... che male ci sarebbe nel dirsi che in realtà ci sono molte cose che non Le vanno giù e che non accetta?
Sarebbe almeno un punto di partenza su cui riflettere, non crede?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 06/07/2015.
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