Pausa di riflessione...obbligata

Buonasera a tutti. Vi racconto la mia storia. Mi frequento da quasi 5 mesi con un uomo. Lui, separato con due figli di 23 e 24 anni, ma non ancora ufficialmente, ha abbandonato la casa dove abitava con la moglie e da oltre un anno abita solo. Il matrimonio è finito da anni ma non è ancora ufficializzata la separazione. Che avverrà, ma in tempi indefiniti. Abbiamo iniziato a frequentarci e io, nonostante di fatto non lo sia, mi sono sempre sentita l'amante. Vuoi per i figli, vuoi perchè solo da poco lui e la moglie hanno iniziato a dire in giro della separazione, vuoi per la madre (che ancora spera in un loro riavvicinamento). Insomma, faceva i salti mortali per vedermi, questo lo ammetto, veniva sempre lui da me (abitiamo ad una mezzoretta di distanza) e mai io da lui, per i motivi sopracitati. E già questo mi pesava, perchè bloccava una condivisione importante, per me. Dieci anni fa, la moglie, lo ha tradito. Sono rimasti comunque insieme. Lui ha eretto un muro di indifferenza, si è schermato e sono rimasti insieme. Ma gli è scattato qualcosa dentro.Lui, fino ad allora integerrimo, ha perso fiducia cominciando ad avere avventure su avventure. Che già sapeva come sarebbero andate a finire, senza alcun tipo di coinvolgimento. E se queste donne si invaghivano le liquidava prima dei tempi (generalmente due o tre uscite). Poi, arrivo io. Credo che sia partita come le altre, ma poi ha avuto, almeno finora, un'evoluzione diversa. Lui mi ha sempre detto che sono diversa dalle altre e che con me sta bene. Iniziamo a frequentarci, vedendoci quelle 2 o 3 volte a settimana e sentendoci, per sms o telefonata, ogni giorno. Lui è molto chiuso, non si espone. Alle volte per fargli dire qualcosa su di me, ho dovuto insistere e solo alla fine, per sfinimento, mi ha ammesso che magari ci tiene e che qualcosa c'è. Ma sempre molto abbottonato,senza mai andare oltre.Col passare del tempo, mi sono accorta che questa storia era tra due persone, sì, ma parallela, non condivisa.L'unica condivisione erano le cene fuori o il mare o cose superficiali. Gliene ho parlato. Lui ha ammesso che ci tiene, che con me sta bene ma che non sa se vuole costruire e rimettersi in discussione. Io gli ho chiesto almeno di provarci, di venirmi più incontro. Non sa nemmeno questo. Ha cominciato coi dubbi: e se io non sono quello giusto per te, ora, e se tra noi dovesse finire, e se io fossi quello che cercava le avventure e mi stava bene così, e se io...Allora gli ho detto che era meglio staccarsi e che lui doveva riflettere. Da solo. Perchè io so quello che voglio da lui ma lui non ha le idee chiare. Sulle prime è rimasto male, non voleva questo allontanamento, poi mi ha mandato un messaggio dopo due-tre giorni in cui mi raccontava le sue giornate, ma quasi fosse cronaca, asettica, senza dirmi se sta riflettendo e senza chiedere a me come sto. Inoltre, ho visto che, da quando abbiamo parlato, ha ricominciato ad entrare in una chat di incontri. E questo mi ha fatto veramente male. Dite che ha già scelto di tornare alla sua vecchia vita? O è una reazione?
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, sembra che lui si cauteli ancora, per non decidere, per difesa , per paura..
Ha inoltre questa situazione alle spalle , una situazione infelice e confusa e due figli grandi, dovrebbe chiarirsi questo per lui stesso , ma anche per non far perdere tempo a Lei.. Non è , ci dice , la sua amante, però c'è un rapporto speciale , sembra , non solo passeggiate e cenette..Bisognerà chiarire , una relazione è anche complicità, abbracci, carezze e molto altro.. Sia chiara e gentile, ma chiara..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Magda, grazie della sua risposta. Esatto, io la penso come lei. Ecco perchè l'ho messo alle strette. Perchè non mi ha mai dato alcuna certezza. E dopo 5 mesi, non siamo più ragazzini, almeno una strada doveva averla presa, la nostra frequentazione. Non sono la sua amante, ma nemmeno la sua donna. E mai, ahimè, mi ha fatta sentire così, circondandosi e circondandomi di questo alone di dubbi, incertezze, alle volte orgoglio che mi ha ferita. Lui vive nel senso di colpa, legatissimo ai figli e alla madre, e nel senso di colpa verso di me perchè ha paura, ora, di non essere pronto a darmi ciò che io cerco e non vuole farmi male perchè non me lo merito. Io sarei disposta a chiarire, ma a quanto pare lui no. Ancora non sa cosa vuole. Quando gli ho parlato, qualche giorno fa, sono stata gentile e comprensiva, ma ferma sulla mia posizione: cioè, di pretendere chiarezza. E gli ho chiesto di farne a lui con se stesso. Di prendersi tutto il tempo che gli occorreva (anche se non le nego che, invece, del suo sterile sms di cronaca avrei preferito, qualcosa di più caldo o un semplice come stai). E, ritrovarlo su quella chat di incontri, mi fa ancora più male. Invece di riflettere si ributta nella strada più semplice, la superficialità?
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Utente
Utente
Ho davvero bisogno del vostro aiuto. gentile Dr.ssa Magda, grazie della sua risposta. Esatto, io la penso come lei. Ecco perchè l'ho messo alle strette. Perchè non mi ha mai dato alcuna certezza. E dopo 5 mesi, non siamo più ragazzini, almeno una strada doveva averla presa, la nostra frequentazione. Anzi, addirittura, ho dovuto faticare per uscire dall' "amicizia", come la definiva lui i primi tempi. Non sono la sua amante,perchè lui è separato, ma nemmeno la sua donna. E mai, ahimè, mi ha fatta sentire così, circondandosi e circondandomi di questo alone di dubbi, incertezze, alle volte virate di orgoglio che mi ha ferita del genere "io sono fatto così". Secondo lui, più di questo non può darmi (ritagli di tempo, incastrati tra un impegno e l'altro in una vita, la sua, già completamente piena, forse per non pensare). Lui vive nel senso di colpa, legatissimo ai figli e alla madre, e non vuole far uscire allo scoperto questa frequentazione per non ferirli (credo che solo un suo intimo amico sappia di noi, il resto...nulla). Ha dei sensi di colpa anche verso di me perchè ha paura, ora, di non essere pronto a darmi ciò che io cerco e non vuole farmi male perchè non me lo merito. Queste le sue parole.Ma così me ne sta facendo, eccome. Io sarei disposta a lottare e a chiarire, ma se davanti trovi un muro di gomma sei costretto, a malincuore, a ritirarti. Lui non sa ancora cosa vuole ma avrebbe continuato a vedermi, come nulla fosse, rimandando la decisione. E io non ho accettato, mi avrebbe devastata. Tra l'altro, io soffro di disturbo bipolare cronico, in cura con stabilizzanti dell'umore, ma non ancora del tutto stabilizzato. E questa attesa mi logora e non giova al mio equilibrio già così precario. Quando gli ho parlato, qualche giorno fa, sono stata gentile e comprensiva, ma ferma sulla mia posizione: cioè, di pretendere chiarezza. E gli ho chiesto di farne a lui con se stesso. Di prendersi tutto il tempo che gli occorreva (e oggi, forse, me ne pento di essere stata così disponibile, perchè l'ho incoraggiato pure io a trastullarsi nel silenzio. E, invece, del suo sterile sms di cronaca dell'altro giorno avrei preferito, qualcosa di più caldo o un semplice come stai,cioè quell'attenzione che mi è sempre mancata, ma non è stato così ). E, ritrovarlo, poi, su quella chat di incontri, mi fa ancora più male. Invece di riflettere si ributta nella strada più semplice, la superficialità?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Lei ha descritto molto bene lui, le sue debolezze, i suoi bisogni.
Ma perché non fa luce su ciò che davvero desidera Lei e non agisce di conseguenza? Che cosa teme di perdere se agisse consapevole di ciò che quest'uomo può e vuole dare a Lei?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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