Passato della mia ragazza

Gentili dottori,
ho un problema con la mia attuale partner. Stiamo insieme da quasi due anni, e circa un anno fa ha deciso di rivelarmi il numero di ragazzi con cui ha avuto rapporti sessuali: piu' o meno 35. D'accordo che ogni cosa e' relativa, ma credo che sia un numero abbastanza sopra la media. All'inizio ho reagito piuttosto male, ma non credo sia una questione di maschilismo o di vedere le cose all'antica: e' un malessere di pancia, inconscio, ho pure vomitato all'idea. Con il tempo ho digerito la cosa, ma la relazione purtroppo non e' mai tornata ad essere come era prima: in qualche modo la vedo come una persona meno pura, meno interessante, per la quale non devo sforzarmi di fare sorprese, romanticherie, o cose del genere (e naturalmente lei questa cosa la sta avvertendo).
Lei non ha avuto un'infanzia serena: sua madre l'ha cresciuta a lungo da sola, il padre naturale la ignorava, il patrigno poco sopportava la sua presenza in casa, e lei a questo ha reagito facendo "la ribelle". Via di casa a 16 anni, tanti rapporti occasionali, persino un primo fidanzato violento. A 19 anni e' rimasta incinta di un ragazzo con cui stava uscendo, che pero' non aveva alcuna intenzione di mettere su famiglia, e lei ha deciso di crescere il bambino da sola: da quel momento non e' mai piu' stata con un ragazzo fino a quando ha conosciuto me, all'eta' di 24 anni (con il bambino ho un buonissimo rapporto).
Ho un conflitto forte dentro di me: da una parte so di avere torto marcio, perche' obbiettivamente e' una ragazza favolosa, mi adora(va) letteralmente, e visto il suo passato non facile dovrei essere maturo e accettare la cosa (tra l'altro, mi ha rivelato di essere stato il primo ragazzo con cui e' riuscita a raggiungere l'orgasmo); dall'altra parte pero' il mio stomaco mi impedisce di passarci sopra. Di questa cosa non ne parliamo piu', ufficialmente e' acqua passata, ma la relazione indirettamente ne sta ancora soffrendo; ho anche grosse difficolta' ad accettare il padre del bambino ora: non era un ragazzo con cui bene o male aveva un rapporto sentimentale, era solo il numero 35... e ci ha fatto un figlio.
La sto facendo soffrire, e a volte sto molto male anche io perche' ho una grande stima di lei per quello che riesce a fare e per come e' riuscita a raddrizzare la sua vita dopo la nascita del figlio. Sinceramente mi faccio abbastanza schifo a volte per come la sto facendo soffrire: mai niente di eclatante, ma c'e' sempre un filo sottile di risentimento che a volte viene fuori.
Che posso fare? Ripeto, so di avere torto, anzi, dovrei sentirmi speciale per molte ragioni... eppure mi sento sminuito, non riesco a passarci sopra.
Grazie del vostro tempo, scusate la lunghezza
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<obbiettivamente e' una ragazza favolosa, mi adora(va) letteralmente, e visto il suo passato non facile dovrei essere maturo e accettare la cosa...e' riuscita a raddrizzare la sua vita dopo la nascita del figlio. >

Gentile Utente,
è il presente che conta non il passato.
La sua partner ha avuto da quanto dice una vita familiare complessa e dolorosa alla quale ha reagito come poteva in un'età fragile e delicata.
Non stia ad ossessionarsi sul passato della sua compagna che tra l'altro è maturata, cresciuta si è responsabilizzata e sa essere una buona madre.

Se il vostro rapporto ha basi buone, si viva il buono che le può dare questa relazione, il passato non è il presente perché riportarlo all'oggi?

Che rapporto ha con la stima di sé?
Si definirebbe una persona ansiosa?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Più che la sua ragazza, è lei che dovrebbe fare pace con il passato della sua ragazza.

Ha avuto una vita difficile, come già detto dalla Collega, che ha compensato come poteva, con gli strumenti che aveva a disposizione ...

Spesso la "quantità" compensa l'assenza di "qualità" emozionale,immaginativa, relazionale, amorosa.....
Adesso si è fermata e lo fatto con lei, non rovini tutto...

Non serve l'assoluzione, ma guardare ben oltre l'ostacolo.

Ci sono tante " prime volte' nella vita, che non correlano al fare, ma all''essere e l'Amore solitamente porta all'Essere con e per l'altro.... più che al fare...sesso.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie delle risposte.
So benissimo che il problema e' mio e non suo. Il problema e' che non riesco a convincermene "dentro"...
Mi definirei una persona molto ansiosa, e con autostima bassa... cerco spesso la stima e l'approvazione degli altri (e riesco anche quasi sempre ad ottenerla, sinceramente... questo non aumenta la mia autostima, pero')