Adolescente con difficoltà relazionali
Buongiorno,
sono qui a segnalare una situazione che sto vivendo con mio figlio 13enne.
Voglio iniziare evidenziando che Lui sta attraversando un periodo di forte sviluppo fisico e notiamo un evidente 'flusso ormonale' che in lui genera posizioni ed atteggiamenti impulsivi, sempre più spesso critici e di contrasto all'interno dell'ambito familiare.
Il ragazzo ha recentemente terminato la scuola con buoni risultati evidenziando in questo percorso un buon interessamento verso questo aspetto della sua vita.
Dal termine della scuola però con l'inizio delle vacanze estive abbiamo iniziato a notare una sua ritrosia all'uscire alla ricerca di suoi coetanei.
Dopo essersi alzato la mattina si connette con la PS4 e inizia il suo tour di amicizie on line con cui condivide un lungo tempo di gioco anche per ore.
Noi lo sproniamo ad uscire e sfruttare il bel tempo dell'estate per incontrare suoi amici e compagni di scuola vicini di casa, a volte siamo disponibili ad accompaglniarlo ad incontrare suoi amici che sono distanti da casa e lui trascorre molte ore con loro una volta raggiunti.
Ma normalmente lui non li cerca, non si sforza di mantenere un contatto con loro, aspetta sempre che siano gli altri a cercarlo.
Quando raramente gli altri lo cercano lui non dice di no e li raggiunge.
Ma il più delle volte dobbiamo forzare noi a fare un passo avanti nel cercarli che spesso non avviene per sua volontà.
Mi dice' lo farò domani'.
Anche ieri eravamo al mare dove c'era tutta la sua comitiva di amici, mio figlio è rimasto sempre sul lettino in compagnia del suo cellulare, pur spronandolo ad incontrarli egli non ha voluto.
Abbiamo cercato di capire affrontando un discorso se ci fosse un problema con qualcuno di loro.
Lui dice di non avere alcun problema, soltanto che non ha voglia di incontrarli.
In questo momento mostra molta apatia e disinteresse per ciò che accade intorno a lui.
Questo atteggiamento mi da preoccupazione ed anche mia moglie con cui mi confronto è dello stesso umore.
Lui è di carattere molto introverso e il fatto che non voglia sviluppare relazioni volontarie in un periodo così complesso ritengo possa essere un problema.
Io ricordo che ai tempi della scuola d'estate non vedevo l'ora di uscire di casa e raggiungere gli amici.
Adesso ho anche il timore che forzarlo nel prendere contatto con gli altri può essere un errore, ma altrimenti non saprei come stimolarlo.
Anche quando affrontiamo un discorso aperto sull'argomento lui è sfuggente e cerca di evitare la discussione.
Io credo che questo possa essere un periodo transitorio, ma mi spiace vederlo solo e non relazionare con i suoi coetanei.
Credo che un consulto ci possa dare qualche aiuto nell'affrontare questa situazione.
Grazie anticipatamente.
sono qui a segnalare una situazione che sto vivendo con mio figlio 13enne.
Voglio iniziare evidenziando che Lui sta attraversando un periodo di forte sviluppo fisico e notiamo un evidente 'flusso ormonale' che in lui genera posizioni ed atteggiamenti impulsivi, sempre più spesso critici e di contrasto all'interno dell'ambito familiare.
Il ragazzo ha recentemente terminato la scuola con buoni risultati evidenziando in questo percorso un buon interessamento verso questo aspetto della sua vita.
Dal termine della scuola però con l'inizio delle vacanze estive abbiamo iniziato a notare una sua ritrosia all'uscire alla ricerca di suoi coetanei.
Dopo essersi alzato la mattina si connette con la PS4 e inizia il suo tour di amicizie on line con cui condivide un lungo tempo di gioco anche per ore.
Noi lo sproniamo ad uscire e sfruttare il bel tempo dell'estate per incontrare suoi amici e compagni di scuola vicini di casa, a volte siamo disponibili ad accompaglniarlo ad incontrare suoi amici che sono distanti da casa e lui trascorre molte ore con loro una volta raggiunti.
Ma normalmente lui non li cerca, non si sforza di mantenere un contatto con loro, aspetta sempre che siano gli altri a cercarlo.
Quando raramente gli altri lo cercano lui non dice di no e li raggiunge.
Ma il più delle volte dobbiamo forzare noi a fare un passo avanti nel cercarli che spesso non avviene per sua volontà.
Mi dice' lo farò domani'.
Anche ieri eravamo al mare dove c'era tutta la sua comitiva di amici, mio figlio è rimasto sempre sul lettino in compagnia del suo cellulare, pur spronandolo ad incontrarli egli non ha voluto.
Abbiamo cercato di capire affrontando un discorso se ci fosse un problema con qualcuno di loro.
Lui dice di non avere alcun problema, soltanto che non ha voglia di incontrarli.
In questo momento mostra molta apatia e disinteresse per ciò che accade intorno a lui.
Questo atteggiamento mi da preoccupazione ed anche mia moglie con cui mi confronto è dello stesso umore.
Lui è di carattere molto introverso e il fatto che non voglia sviluppare relazioni volontarie in un periodo così complesso ritengo possa essere un problema.
Io ricordo che ai tempi della scuola d'estate non vedevo l'ora di uscire di casa e raggiungere gli amici.
Adesso ho anche il timore che forzarlo nel prendere contatto con gli altri può essere un errore, ma altrimenti non saprei come stimolarlo.
Anche quando affrontiamo un discorso aperto sull'argomento lui è sfuggente e cerca di evitare la discussione.
Io credo che questo possa essere un periodo transitorio, ma mi spiace vederlo solo e non relazionare con i suoi coetanei.
Credo che un consulto ci possa dare qualche aiuto nell'affrontare questa situazione.
Grazie anticipatamente.
[#1]
Gentile Utente,
che un adolescente sia impulsivo, critico, oppositivo ci sta data la fase di sviluppo che sta attraversando e la spinta verso l'autonomia e la conquista della propria identità.
E' anche abbastanza comune che i ragazzi d'oggi, purtroppo, passino molto tempo con giochi virtuali e telefonini, sono nativi digitali. L'uso eccessivo dovrebbe comunque essere regolamentato.
Un certo equilibrio di tempo vissuto nei vari contesti, sociale, familiare, personale è in genere auspicabile, ma non è detto che per tutti sia così.
Non sembra da quanto che suo figlio tagli completamente fuori mondo e relazioni, diciamo che non si attiva, preferisce attività solitarie, ma non rifiuta dfi essere coinvolto.
Insistere nello spronarlo non serve a molto, semmai sarebbe meglio creare occasioni di socializzazione...attività sportive di squadra per esempio, ma sempre che il ragazzo possa scegliere ciò che gli piace.
Difficile tra l'altro da qui capire cosa relamente possa essere oggetto di preoccupazione o no, senza elementi rilevabili solo direttamente, data poi la fase adolescenziale nella quale non è semplice tracciare una linea di demarcazione.
Piuttosto si trasferisce ancora nel lettone la notte?
I rapporti con il fratello sono ancora molto conflittuali?
Vi capita talvolta di fare paragoni tra loro che possano essere sentiti?
che un adolescente sia impulsivo, critico, oppositivo ci sta data la fase di sviluppo che sta attraversando e la spinta verso l'autonomia e la conquista della propria identità.
E' anche abbastanza comune che i ragazzi d'oggi, purtroppo, passino molto tempo con giochi virtuali e telefonini, sono nativi digitali. L'uso eccessivo dovrebbe comunque essere regolamentato.
Un certo equilibrio di tempo vissuto nei vari contesti, sociale, familiare, personale è in genere auspicabile, ma non è detto che per tutti sia così.
Non sembra da quanto che suo figlio tagli completamente fuori mondo e relazioni, diciamo che non si attiva, preferisce attività solitarie, ma non rifiuta dfi essere coinvolto.
Insistere nello spronarlo non serve a molto, semmai sarebbe meglio creare occasioni di socializzazione...attività sportive di squadra per esempio, ma sempre che il ragazzo possa scegliere ciò che gli piace.
Difficile tra l'altro da qui capire cosa relamente possa essere oggetto di preoccupazione o no, senza elementi rilevabili solo direttamente, data poi la fase adolescenziale nella quale non è semplice tracciare una linea di demarcazione.
Piuttosto si trasferisce ancora nel lettone la notte?
I rapporti con il fratello sono ancora molto conflittuali?
Vi capita talvolta di fare paragoni tra loro che possano essere sentiti?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Buona sera,
grazie per il riscontro concesso.
Per rispondere alle sue domande posso dire che questo primo problema lo abbiamo risolto dopo un consulto dallo specialista che ci ha portato a seguire un percorso risolutivo.
Per quanto riguarda le relazioni con il fratello sono ancora molto conflittuali e su questo cerchiamo di essere elemento di equilibrio nei loro rapporti.
Non nego che a volte ci possa essere sfuggito di parlare di uno o dell'altro in termini di paragone e loro possano avere ascoltato il nostro confronto.
Ma in generale cerchiamo di essere molto equilibrati nelle nostre valutazioni.
Grazie
Saluti
grazie per il riscontro concesso.
Per rispondere alle sue domande posso dire che questo primo problema lo abbiamo risolto dopo un consulto dallo specialista che ci ha portato a seguire un percorso risolutivo.
Per quanto riguarda le relazioni con il fratello sono ancora molto conflittuali e su questo cerchiamo di essere elemento di equilibrio nei loro rapporti.
Non nego che a volte ci possa essere sfuggito di parlare di uno o dell'altro in termini di paragone e loro possano avere ascoltato il nostro confronto.
Ma in generale cerchiamo di essere molto equilibrati nelle nostre valutazioni.
Grazie
Saluti
[#3]
Legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Cordiali saluti,
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 05/07/2015.
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