Una “situazione labirinto”
Salve. Sto con il mio ragazzo da 3 anni. Io ho 19 anni e lui 23. Siamo cresciuti insieme, ci siamo aiutati nei momenti difficili, abbiamo condiviso insieme momenti bui (soprattutto per lui, con la morte di sua madre e altri problemi economici e familiari) e momenti felici dove ridere spensieratamente, ci siamo amati moltissimo e con molta passione. Con lui ho fatto anche il mio primo viaggio in Oriente, cosa che senza di lui non avrei fatto.
Io vivo con i miei e lui vive con dei coinquilini. Fa l’università già da 1 anno mentre io inizio fra pochi mesi, lui facoltà scientifica e io artistica. Pur essendo così diversi ci siamo sempre intesi alla perfezione, parlando di tutto e i nostri diversi punti di vista ci hanno sempre aiutato a crescere.
Ma da un po’ di mesi (forse addirittura 1 anno) sento che qualcosa è cambiato; ora io non provo più niente. Sono passata da un’estremo all’altro.
La mia principale “spia di allarme” è iniziata quando ho pensato che le coppie prima o poi, con il passare degli anni, finiscono solitamente per sposarsi o convivere.
E il mio peggiore incubo è sposarmi o convivere. È una cosa che non riuscirei mai a fare, mi viene un senso di nausea e panico al solo pensiero, invece per lui (non avendo avuto una famiglia molto stabile) piacerebbe in un futuro. E questo mi ha fatto allontanare (e siccome sono una persona che ha bisogno dei suoi spazi , quando vede che la situazione diventa “stretta”ovvero che limita la mia libertà individuale, tendo ad allontanarmi dalla persona o a troncare bruscamente il rapporto).
Non so se questa mia paura potrebbe aver influenzato ciò che provo per lui (o che non provo).
Negli ultimi mesi quando mi cercava o mi chiedeva di uscire io proprio non avevo voglia, ma non ne sapevo il motivo. Ho iniziato a pensare che fosse per la noia o per l’abitudine, ma forse è anche per il fatto che ultimamente. cambiando e crescendo, ho trovato la mia strada e ho scoperto che è diversa da quella che lui pensava avessi prima.
SO che non funzionerebbe, che rimanere insieme (senza che i sentimenti che provo per lui siano uguali a quelli che lui prova per me) faccia male sia a me e a lui, e che limiti la nostra libertà.
Ma dall’altra parte, lasciare una persona così importante per me e su cui ho sempre potuto contare e parlare di tutto e intendere al primo sguardo, è difficile e non so se sia la cosa giusta.
È giusto continuare a stare insieme (pur sentendo dentro me una repressa voglia di libertà, di cambiamento) o lasciarci , perdendo così anche un amico, il migliore che io possa mai aver trovato, una parte di me? E forse ho anche paura di rimanere da sola e non trovare più qualcuno che mi capisca.
È egoistico?
Io a lui ho parlato, gli ho detto tutto questo, ma stiamo ancora insieme, seppur titubanti (soprattutto dalla mia parte) e io non voglio ferirlo. Non provo più quella passione che ti spinge a sentire la mancanza di una persona e a baciarla, ma provo molto affetto, quasi paterno.
Non so come poter prendere una decisione, non posso rimanere in questo limbo ancora, sprecando opportunità per tutti e due..
Io vivo con i miei e lui vive con dei coinquilini. Fa l’università già da 1 anno mentre io inizio fra pochi mesi, lui facoltà scientifica e io artistica. Pur essendo così diversi ci siamo sempre intesi alla perfezione, parlando di tutto e i nostri diversi punti di vista ci hanno sempre aiutato a crescere.
Ma da un po’ di mesi (forse addirittura 1 anno) sento che qualcosa è cambiato; ora io non provo più niente. Sono passata da un’estremo all’altro.
La mia principale “spia di allarme” è iniziata quando ho pensato che le coppie prima o poi, con il passare degli anni, finiscono solitamente per sposarsi o convivere.
E il mio peggiore incubo è sposarmi o convivere. È una cosa che non riuscirei mai a fare, mi viene un senso di nausea e panico al solo pensiero, invece per lui (non avendo avuto una famiglia molto stabile) piacerebbe in un futuro. E questo mi ha fatto allontanare (e siccome sono una persona che ha bisogno dei suoi spazi , quando vede che la situazione diventa “stretta”ovvero che limita la mia libertà individuale, tendo ad allontanarmi dalla persona o a troncare bruscamente il rapporto).
Non so se questa mia paura potrebbe aver influenzato ciò che provo per lui (o che non provo).
Negli ultimi mesi quando mi cercava o mi chiedeva di uscire io proprio non avevo voglia, ma non ne sapevo il motivo. Ho iniziato a pensare che fosse per la noia o per l’abitudine, ma forse è anche per il fatto che ultimamente. cambiando e crescendo, ho trovato la mia strada e ho scoperto che è diversa da quella che lui pensava avessi prima.
SO che non funzionerebbe, che rimanere insieme (senza che i sentimenti che provo per lui siano uguali a quelli che lui prova per me) faccia male sia a me e a lui, e che limiti la nostra libertà.
Ma dall’altra parte, lasciare una persona così importante per me e su cui ho sempre potuto contare e parlare di tutto e intendere al primo sguardo, è difficile e non so se sia la cosa giusta.
È giusto continuare a stare insieme (pur sentendo dentro me una repressa voglia di libertà, di cambiamento) o lasciarci , perdendo così anche un amico, il migliore che io possa mai aver trovato, una parte di me? E forse ho anche paura di rimanere da sola e non trovare più qualcuno che mi capisca.
È egoistico?
Io a lui ho parlato, gli ho detto tutto questo, ma stiamo ancora insieme, seppur titubanti (soprattutto dalla mia parte) e io non voglio ferirlo. Non provo più quella passione che ti spinge a sentire la mancanza di una persona e a baciarla, ma provo molto affetto, quasi paterno.
Non so come poter prendere una decisione, non posso rimanere in questo limbo ancora, sprecando opportunità per tutti e due..
[#1]
Gentile Utente,
Lei è davvero tanto giovane, pensare al futuro e non vivere il presente è il modo migliore per non vivere nulla.
Matrimonio e futuro non dovrebbero compromettere il vostro presente, immagino che per lei sia stata la prima volta in tutto - oriente incluso- ma la vita vi porterà a fare altre esperienze, insieme o separati, questo rafforzerà o reciderà il legame.
Crescere insieme, non è proprio la strategia migliore per vivere amori longevi.....
Consulti queste letture avrà parecchi spunti di riflessione
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html
Lei è davvero tanto giovane, pensare al futuro e non vivere il presente è il modo migliore per non vivere nulla.
Matrimonio e futuro non dovrebbero compromettere il vostro presente, immagino che per lei sia stata la prima volta in tutto - oriente incluso- ma la vita vi porterà a fare altre esperienze, insieme o separati, questo rafforzerà o reciderà il legame.
Crescere insieme, non è proprio la strategia migliore per vivere amori longevi.....
Consulti queste letture avrà parecchi spunti di riflessione
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazza,
le persone, i sentimenti, gli amori cambiano, si evolvono e lasciano spazio ad altro.
Nella nostra vita incontriamo molte persone che diventano importanti, altre in numero inferiore che diventano particolarmente significative e che scegliamo per fare un pezzo di strada. Questo può anche non significare "per sempre".
In ogni caso mi pare che sia importante capirsi di più e poi decidere di conseguenza.
Cordiali saluti,
le persone, i sentimenti, gli amori cambiano, si evolvono e lasciano spazio ad altro.
Nella nostra vita incontriamo molte persone che diventano importanti, altre in numero inferiore che diventano particolarmente significative e che scegliamo per fare un pezzo di strada. Questo può anche non significare "per sempre".
In ogni caso mi pare che sia importante capirsi di più e poi decidere di conseguenza.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 05/07/2015.
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