Fobie ricorrenti con forte stress
Buongiorno, sono Massimiliano, ho un serio problema con la mia psiche:
Io ho avuto un forte esaurimento nervoso circa 20 anni fa, curato poi con mutabon mite ( mezza pillola mattina e sera) e alprazolam ( 0.25 due volte al dì)
Prima avevo paura di uscire di casa,( per pochi mesi) anche vicino, poi, piano piano, sono riuscito ad allontanarmi, ed ora, se sono all'interno delle zone a me conosciute ( entro le zone di roma e poco più lontane).
Il mio problema enorme è che non riesco ad allontanarmi più di tot km da casa, come se fosse il mio rifugio dove non può capirare nulla.
Quest'anno ho prenato la vacanza a 200 km da casa, all'inizi ero entusiasta, poi piano piano è diventata la solita fobia, con forte stress, tristezza, e da una settimana, non riesco a dormire bene la notte.
Cosa devo fare? non ce la faccio più.. tutti mi dicono che devo farmi forza e partire, ma al solo pensiero, sono bloccato e ansioso.
Io ho avuto un forte esaurimento nervoso circa 20 anni fa, curato poi con mutabon mite ( mezza pillola mattina e sera) e alprazolam ( 0.25 due volte al dì)
Prima avevo paura di uscire di casa,( per pochi mesi) anche vicino, poi, piano piano, sono riuscito ad allontanarmi, ed ora, se sono all'interno delle zone a me conosciute ( entro le zone di roma e poco più lontane).
Il mio problema enorme è che non riesco ad allontanarmi più di tot km da casa, come se fosse il mio rifugio dove non può capirare nulla.
Quest'anno ho prenato la vacanza a 200 km da casa, all'inizi ero entusiasta, poi piano piano è diventata la solita fobia, con forte stress, tristezza, e da una settimana, non riesco a dormire bene la notte.
Cosa devo fare? non ce la faccio più.. tutti mi dicono che devo farmi forza e partire, ma al solo pensiero, sono bloccato e ansioso.
[#1]
inutile ricorrere alla forza di volontà davanti ad un sintomo fobico.
cosa fare?
cominciare un percorso comportamentale che le dia la possibilità di superare i suoi ostacoli.
saluti
cosa fare?
cominciare un percorso comportamentale che le dia la possibilità di superare i suoi ostacoli.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#8]
gentile utente la risposta alla terapia sia farmacologica che non farmacologica
dipende da molti fattori, (individuali, relazionali, contestuali) quindi non è possibile dare una risposta unica e definitiva. si può anche uscire senza farmaci, ma ci sono molti fattori che qui non possiamo controllare nè conoscere. Ecco la necessità di un colloquio clinico con specialista
saluti
dipende da molti fattori, (individuali, relazionali, contestuali) quindi non è possibile dare una risposta unica e definitiva. si può anche uscire senza farmaci, ma ci sono molti fattori che qui non possiamo controllare nè conoscere. Ecco la necessità di un colloquio clinico con specialista
saluti
[#9]
Genrile Utente,
Aggiungo qualche riflessione a quelle del dr. De Vincentis che condivido.
Il fare, come chiede lei, segue l'aspetto diagnostico non fattibile online.
Se è stato seguito da uno psichiatra, mi chiedo con quale diagnosi.
Come si chiama quello che le è successo?
Il suo bisogno di stare vicino casa, in una sorta di "curva di sicurezza", può voler dire tante cose...
Vive da solo?
In famiglia? La sua?
Con i genitori?
Le emozioni, le paure, le ossessioni provate devono essere "ascoltate" , trasformate da sintomi in parole...da disagio in valore aggiunto e, questo, può farlo soltanto la psicoterapia ..
I suoi sintomi le stanno dicendo qualcosa, capire "cosa" dipende dal percorso che farà
Aggiungo qualche riflessione a quelle del dr. De Vincentis che condivido.
Il fare, come chiede lei, segue l'aspetto diagnostico non fattibile online.
Se è stato seguito da uno psichiatra, mi chiedo con quale diagnosi.
Come si chiama quello che le è successo?
Il suo bisogno di stare vicino casa, in una sorta di "curva di sicurezza", può voler dire tante cose...
Vive da solo?
In famiglia? La sua?
Con i genitori?
Le emozioni, le paure, le ossessioni provate devono essere "ascoltate" , trasformate da sintomi in parole...da disagio in valore aggiunto e, questo, può farlo soltanto la psicoterapia ..
I suoi sintomi le stanno dicendo qualcosa, capire "cosa" dipende dal percorso che farà
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#10]
Utente
Buongiorno Dottoressa Randone, vivo da solo, in casa propria, in realtà abbiamo 4 appartamenti con i miei familiari. So che c'entra la psiche, perchè in tanti anni mi sono fatto molte domande e dato varie risposte, forse sbagliando, ma a volte mi sono "aiutato" da solo, dicendo che dovevo farcela.
Ma quando non ci si riesce, perchè succede? c'entra la chimica? Il livello di serotonina,dopamina, o adrenalina? Come fanno a salire o scendere? E se dipende da questi elementi, per farmi stare bene, per farli tornare ai livelli normali, come funziona?
L'umore a volte è giù, e quando succede, anche se provo a tirarmi su, non ci riesco.
Per esempio, da quando ho questo disturbo, da 20 anni oramai, è successo un paio di volte che non sono riuscito neanche ad andare in abruzzo, zone a me care e conosciute.
E comunque quando vado, devo portarmi dietro dei tranquillanti, che puntualmente, una volta arrivato lì, non li uso.
Per esempio, anche quando sono all'interno di Roma, a volte devo portarmi dietro un paio di pillole, che poi non uso.
Il mio primo pensiero, quando esco di casa è: quanto dista? quanto tempo ci si mette ad arrivare?
Cosa succede nella mia testa Dottoressa?
E soprattutto, dopo 20 anni sono guaribili queste fobie?
Grazie.
Ma quando non ci si riesce, perchè succede? c'entra la chimica? Il livello di serotonina,dopamina, o adrenalina? Come fanno a salire o scendere? E se dipende da questi elementi, per farmi stare bene, per farli tornare ai livelli normali, come funziona?
L'umore a volte è giù, e quando succede, anche se provo a tirarmi su, non ci riesco.
Per esempio, da quando ho questo disturbo, da 20 anni oramai, è successo un paio di volte che non sono riuscito neanche ad andare in abruzzo, zone a me care e conosciute.
E comunque quando vado, devo portarmi dietro dei tranquillanti, che puntualmente, una volta arrivato lì, non li uso.
Per esempio, anche quando sono all'interno di Roma, a volte devo portarmi dietro un paio di pillole, che poi non uso.
Il mio primo pensiero, quando esco di casa è: quanto dista? quanto tempo ci si mette ad arrivare?
Cosa succede nella mia testa Dottoressa?
E soprattutto, dopo 20 anni sono guaribili queste fobie?
Grazie.
[#11]
Ha aspettato ben 20 anni, mi sembrano veramente tanti.
Pensi a quante cose ha rinunciato e ad uno stato di benessere sconosciuto, a favore di un monitoraggio di se stesso, delle pillole e dell'ambiente circostante
Spesso non ci si ouò curare da soli, si faccia aiutare, è ancora in tempo.
Pensi a quante cose ha rinunciato e ad uno stato di benessere sconosciuto, a favore di un monitoraggio di se stesso, delle pillole e dell'ambiente circostante
Spesso non ci si ouò curare da soli, si faccia aiutare, è ancora in tempo.
[#12]
Utente
Era iniziato 20 anni fa, con un forte stress e a volte, attacchi di panico, curarto da uno psichiatra che mi ha dato dei farmaci, sono passati dopo un pò, ma al momento delle partenze, delle ferie, subentrano di nuovo.
Spero che non sia diventata cronica questa fobia, e che sia curabile, e che mi faccia vivere pienamente la mia vita!
Cordialmente.
Spero che non sia diventata cronica questa fobia, e che sia curabile, e che mi faccia vivere pienamente la mia vita!
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.3k visite dal 03/07/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.