importanti cambiamenti in poco tempo
buongiorno gentili Dottori, vi racconto un pò la mia situazione attuale per poter trovare un aiuto.
Sono una ragazza di 25 anni che ha avuto negli ultimi 3 anni molti cambiamenti importanti:
ho iniziato con un periodo molto stressante nel quale sono dimagrita molto, avevo crisi di pianto improvvise e tremori il tutto ricollegato all'università perchè convinta non ricordassi le cose e questo mi ha portato a fare solo due esami in un anno con molte difficoltà, e ciò mi ha portato ora a mettere da parte l'idea di laurearmi e dedicarmi principalmente al lavoro.
questa cosa mi fa soffrire molto, ma al solo pensiero di andare all'università mi sale un angoscia pazzesca.
per un breve periodo mi sono ripresa ed è stato in questo lasso di tempo che ho dato i due esami che vi dicevo prima, però purtroppo ho scoperto (nello stesso periodo) che mia madre era gravemente malata e da li a pochi mesi è deceduta.
ho vissuto la malattia giorno dopo giorno perchè mia madre non voleva rimanere in ospedale, e ho cercato il più possibile di renderla tranquilla assecondando tutto ciò che desiderava e ho attivato un assistenza domiciliare come malata oncologica terminale.
per me è stato un trama la malattia, la perdita ,il non poter fare nulla se non accompagnarla e quello che mi faceva più male è il non essermi accorta di nulla in tempo e il dover fingere continuamente che tutto si sarebbe risolto (mia madre non ha accettato la malattia quindi per lei non esisteva stava solo momentaneamente poco bene e io ho assecondato questo non dicendole mai le cose come stavano per non turbare il suo equilibrio)e stando sempre con lei non mi potevo concedere neanche un secondo per sfogarmi
dopo la sua morte la mia vita è cambiata mi sono sentita sola, nonostante avessi molte persone intorno, non capita e non ho avuto tempo per metabolizzare perchè ho dovuto prendere tutto sulle mie spalle, è stata una lotta continua...
il mio ragazzo per non lasciarmi sola si è trasferito da me quindi ho iniziato a convivere altro grande cambiamento e a gennaio di quest'anno mi ha chiesto di sposarci.
Vedo che la mia vita sta cambiando in modo repentino ho affrontato tutti questi cambiamenti in poco tempo, ma non riesco ad esserne parte attiva.
Sono apatica passo intere giornate sul divano senza fare nulla se non quando lavoro, casa è trascurata non ho interessi particolari e non riesco a decidere per il mio futuro.
ho notato che sono perennemente distratta è come se avessi sempre la testa vuota e annebbiata.
Cosa posso fare? come posso superare questo momento, vorrei tornare ad essere come un tempo ora mi sento insicura e vulnerabile
grazie mille
Sono una ragazza di 25 anni che ha avuto negli ultimi 3 anni molti cambiamenti importanti:
ho iniziato con un periodo molto stressante nel quale sono dimagrita molto, avevo crisi di pianto improvvise e tremori il tutto ricollegato all'università perchè convinta non ricordassi le cose e questo mi ha portato a fare solo due esami in un anno con molte difficoltà, e ciò mi ha portato ora a mettere da parte l'idea di laurearmi e dedicarmi principalmente al lavoro.
questa cosa mi fa soffrire molto, ma al solo pensiero di andare all'università mi sale un angoscia pazzesca.
per un breve periodo mi sono ripresa ed è stato in questo lasso di tempo che ho dato i due esami che vi dicevo prima, però purtroppo ho scoperto (nello stesso periodo) che mia madre era gravemente malata e da li a pochi mesi è deceduta.
ho vissuto la malattia giorno dopo giorno perchè mia madre non voleva rimanere in ospedale, e ho cercato il più possibile di renderla tranquilla assecondando tutto ciò che desiderava e ho attivato un assistenza domiciliare come malata oncologica terminale.
per me è stato un trama la malattia, la perdita ,il non poter fare nulla se non accompagnarla e quello che mi faceva più male è il non essermi accorta di nulla in tempo e il dover fingere continuamente che tutto si sarebbe risolto (mia madre non ha accettato la malattia quindi per lei non esisteva stava solo momentaneamente poco bene e io ho assecondato questo non dicendole mai le cose come stavano per non turbare il suo equilibrio)e stando sempre con lei non mi potevo concedere neanche un secondo per sfogarmi
dopo la sua morte la mia vita è cambiata mi sono sentita sola, nonostante avessi molte persone intorno, non capita e non ho avuto tempo per metabolizzare perchè ho dovuto prendere tutto sulle mie spalle, è stata una lotta continua...
il mio ragazzo per non lasciarmi sola si è trasferito da me quindi ho iniziato a convivere altro grande cambiamento e a gennaio di quest'anno mi ha chiesto di sposarci.
Vedo che la mia vita sta cambiando in modo repentino ho affrontato tutti questi cambiamenti in poco tempo, ma non riesco ad esserne parte attiva.
Sono apatica passo intere giornate sul divano senza fare nulla se non quando lavoro, casa è trascurata non ho interessi particolari e non riesco a decidere per il mio futuro.
ho notato che sono perennemente distratta è come se avessi sempre la testa vuota e annebbiata.
Cosa posso fare? come posso superare questo momento, vorrei tornare ad essere come un tempo ora mi sento insicura e vulnerabile
grazie mille
[#1]
Gentile Ragazza,
lei fa risalire l'inizio del suo disagio alle difficoltà incontrate in ambito universitario e alla sua difficoltà di ricordare le cose.
In quali condizioni si è affacciata all'università e come ha compiuto la sua scelta? Quali difficoltà precise ha incontrato?
Un periodo di ripresa, ma credo non di risoluzione di un disagio pregresso probabilmente rimasto latente e che la grave malattia di sua madre, un avvenimento critico di grande peso emotivo e fisico, ha certamente avuto un ruolo importante nell'alimentare e amplificare, aggiungere malessere.
Si è fatta forza nel curare e sostenere sua madre, senza appoggi sembrerebbe (solo lei e sua madre in famiglia?), mettendo in campo ogni sua energia, fingendo, tenendosi tutto dentro, ha portato davvero un carico pesante che l'ha provata molto.
In effetti la malattia oncologica mette purtroppo a dura prova psichica e fisica, non solo chi ne è colpito, ma chi assiste la persona malata.
Alla perdita della mamma poi , un grave lutto da elaborare, si sono sommate altre fatiche, come dice lei non ha vauto tempo per fermarsi.
Un lutto crea di per sé movimenti depressivi, sensi di colpa, minore disponibilità ad investire nei rapporti e richiede tempo e risorse personali e ambientali per essere elaborato, ma lei ha dovuto prendersi tutto sulle spalle e non ha avuto tempo per fermarsi, per dar voce al suo dolore e a ogni sua emozione.
Altri cambiamenti poi, la convivenza, la proposta di matrimonio, non la trovano però disponibile ad investire, a farne parte, come fosse diventata spettatrice della sua vita, anziché protagonista.
Tutto questo è comprensibile alla luce di tutto quanto esposto e credo sia arrivato il momento di pensare a sé e di prendersi cura del suo benessere, a quanto sembra troppo trascurato.
Ha mai pensato di rivolgersi direttamente a un nostro collega per essere accompagnata a superare questo difficile momento della sua vita e quanto ha concorso a determinarlo?
lei fa risalire l'inizio del suo disagio alle difficoltà incontrate in ambito universitario e alla sua difficoltà di ricordare le cose.
In quali condizioni si è affacciata all'università e come ha compiuto la sua scelta? Quali difficoltà precise ha incontrato?
Un periodo di ripresa, ma credo non di risoluzione di un disagio pregresso probabilmente rimasto latente e che la grave malattia di sua madre, un avvenimento critico di grande peso emotivo e fisico, ha certamente avuto un ruolo importante nell'alimentare e amplificare, aggiungere malessere.
Si è fatta forza nel curare e sostenere sua madre, senza appoggi sembrerebbe (solo lei e sua madre in famiglia?), mettendo in campo ogni sua energia, fingendo, tenendosi tutto dentro, ha portato davvero un carico pesante che l'ha provata molto.
In effetti la malattia oncologica mette purtroppo a dura prova psichica e fisica, non solo chi ne è colpito, ma chi assiste la persona malata.
Alla perdita della mamma poi , un grave lutto da elaborare, si sono sommate altre fatiche, come dice lei non ha vauto tempo per fermarsi.
Un lutto crea di per sé movimenti depressivi, sensi di colpa, minore disponibilità ad investire nei rapporti e richiede tempo e risorse personali e ambientali per essere elaborato, ma lei ha dovuto prendersi tutto sulle spalle e non ha avuto tempo per fermarsi, per dar voce al suo dolore e a ogni sua emozione.
Altri cambiamenti poi, la convivenza, la proposta di matrimonio, non la trovano però disponibile ad investire, a farne parte, come fosse diventata spettatrice della sua vita, anziché protagonista.
Tutto questo è comprensibile alla luce di tutto quanto esposto e credo sia arrivato il momento di pensare a sé e di prendersi cura del suo benessere, a quanto sembra troppo trascurato.
Ha mai pensato di rivolgersi direttamente a un nostro collega per essere accompagnata a superare questo difficile momento della sua vita e quanto ha concorso a determinarlo?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Grazie dottoressa per la veloce risposta
quando ho iniziato l'università ero entusiasta ho sempre avuto una passione per quel settore, fin da piccola dicevo che avrei voluto far quello
difatti finite le superiori ho provato il test solo nella facoltà di giurisprudenza e non in altre proprio perchè convinta all 100%.forse si riflettendo adesso è stata una scelta avventata senza darmi altre possibilità di scelta o riflettere se volessi proprio quello.
i primi due anni sono andati bene, ho fatto tutti gli esami previsti nel corso di studi con buoni risultati.
all'inizio del terzo qualcosa si è rotto, non so se per l'eccessiva stanchezza, ma ho iniziato a dubitare delle mie capacità del mio essere in grado di portare a termine il percorso,il fatto che si mi piace tutto ciò che gira in questo mondo ma notavo noia e meccanicità in quello che facevo e li sono iniziate le crisi.
le maggiori difficoltà sono state tenere a bada il mio stato d'animo e la convinzione di non ricordare nulla, mi sentivo confusa e praticamente cominciavo a studiare l'esame da capo ( ecco perchè non riuscivo a terminare la preparazione, rimandando la presentazione all'esame)
si in famiglia solo io e mia madre, ho un padre ma è molto assente neanche nel periodo della malattia mi ha aiutato , perchè non sapeva che scusa mettere in famiglia... anche il giorno in cui mia madre è morta si è presentato la mattina quando già era tutto fatto, non si è preoccupato nemmeno di chiamare un onoranza funebre...sono nata da una relazione extraconiugale e ovviamente mio padre è rimasto nella sua famiglia
ha detto bene sono diventata spettatrice della mia vita e non reale protagonista.
Vorrei cercare aiuto, ma economicamente non navigo nell'oro.. ho pensato di rivolgermi tramite asl ma non so quale è la procedura da seguire
quando ho iniziato l'università ero entusiasta ho sempre avuto una passione per quel settore, fin da piccola dicevo che avrei voluto far quello
difatti finite le superiori ho provato il test solo nella facoltà di giurisprudenza e non in altre proprio perchè convinta all 100%.forse si riflettendo adesso è stata una scelta avventata senza darmi altre possibilità di scelta o riflettere se volessi proprio quello.
i primi due anni sono andati bene, ho fatto tutti gli esami previsti nel corso di studi con buoni risultati.
all'inizio del terzo qualcosa si è rotto, non so se per l'eccessiva stanchezza, ma ho iniziato a dubitare delle mie capacità del mio essere in grado di portare a termine il percorso,il fatto che si mi piace tutto ciò che gira in questo mondo ma notavo noia e meccanicità in quello che facevo e li sono iniziate le crisi.
le maggiori difficoltà sono state tenere a bada il mio stato d'animo e la convinzione di non ricordare nulla, mi sentivo confusa e praticamente cominciavo a studiare l'esame da capo ( ecco perchè non riuscivo a terminare la preparazione, rimandando la presentazione all'esame)
si in famiglia solo io e mia madre, ho un padre ma è molto assente neanche nel periodo della malattia mi ha aiutato , perchè non sapeva che scusa mettere in famiglia... anche il giorno in cui mia madre è morta si è presentato la mattina quando già era tutto fatto, non si è preoccupato nemmeno di chiamare un onoranza funebre...sono nata da una relazione extraconiugale e ovviamente mio padre è rimasto nella sua famiglia
ha detto bene sono diventata spettatrice della mia vita e non reale protagonista.
Vorrei cercare aiuto, ma economicamente non navigo nell'oro.. ho pensato di rivolgermi tramite asl ma non so quale è la procedura da seguire
[#3]
<le maggiori difficoltà sono state tenere a bada il mio stato d'animo e la convinzione di non ricordare nulla>
Comprensibile ciò che le è accaduto dato poi quanto ha aggiunto qui, è partita bene ma poi probabilmente stress e ansia hanno preso il sopravvento inficiando i suoi studi.
Un padre da sempre assente e impegnato con un'altra famiglia può lasciare vuoti ed eventuali difficoltà non risolte, lei comunque ha dimostrato grande forza nell'andare avanti e caricarsi di molte responsabilità , grande generosità e amore per la mamma.
Ora è venuto il momento di pensare a sé, può rivolgersi alle strutture ASL del suo territorio deputate, tra cui Consultorio Familiare, ospedali con tale servizio, strutture convenzionate.
I riferimenti li trova su Internet digitando le parole chiave più ul nome della sua città.
Provi ad informarsi direttamente telefonando, il costo è quello del ticket.
Cari auguri e se lo riterrà opportuno ci potrà far sapere.
Comprensibile ciò che le è accaduto dato poi quanto ha aggiunto qui, è partita bene ma poi probabilmente stress e ansia hanno preso il sopravvento inficiando i suoi studi.
Un padre da sempre assente e impegnato con un'altra famiglia può lasciare vuoti ed eventuali difficoltà non risolte, lei comunque ha dimostrato grande forza nell'andare avanti e caricarsi di molte responsabilità , grande generosità e amore per la mamma.
Ora è venuto il momento di pensare a sé, può rivolgersi alle strutture ASL del suo territorio deputate, tra cui Consultorio Familiare, ospedali con tale servizio, strutture convenzionate.
I riferimenti li trova su Internet digitando le parole chiave più ul nome della sua città.
Provi ad informarsi direttamente telefonando, il costo è quello del ticket.
Cari auguri e se lo riterrà opportuno ci potrà far sapere.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 03/07/2015.
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