La terapia cognitivo-comportamentale
Salve, mi faccio risentire ad oggi perchè mi sono scoperto soffrire di fobia sociale che mi ha portato a un quasi completo isolamento sociale,non ho amici nè una ragazza nè una vita sociale e ogni volta che devo fare la piu semplice delle cose vado in ansia,anche andare a fare la spesa e stare in fila alla cassa mi fa star male e anche prendere un treno (ultimamente l'ho dovuto prendere e in mezzo ai pendolari mi sentivo a disagio e speravo che nessuno mi rivolgesse la parola e se qualcuno mi guardava mi sentivo ancora di piu a disagio e mi sentivo "strano" in confronto agli altri),oppure quando sono dovuto andare semplicemente a fare una ricarica in un tabacchino e ho iniziato a sudare e diventare rosso,insomma per dire che una qualsiasi azione che mi porti a interagire con gli altri mi fa sentire male. Ora siccome sono stufo davvero di continuare cosi e siccome chiedendo alla mia asl di zona ho scoperto che ci sono solo psichiatri ma non psicologi del servizio sanitario pubblico, volevo chiedere a chi rivolgermi nella mia provincia per questo problema?Io sono della provincia di Caserta e cercherei possibilmente un psicologo/psicoterapeuta che sia esperto in fobia sociale e usi la terapia cognitivo-comportamentale(perchè ho letto che è molto efficace nel trattamento della fobia sociale.) Grazie a chi vorrà rispondermi.
[#1]
Gentile,Utente,
La sua fobia sociale di adesso è la conseguenza delle sue altre fobie non curate.
Può cercare in questo portale inserendo la sua città, troverà svariati Coleghi, potrà leggere i loro consulti, vedere i loro curriculum e decidere al meglio.
Non faccia passare altro tempo, così compromette la sua qualità di vita.
La sua fobia sociale di adesso è la conseguenza delle sue altre fobie non curate.
Può cercare in questo portale inserendo la sua città, troverà svariati Coleghi, potrà leggere i loro consulti, vedere i loro curriculum e decidere al meglio.
Non faccia passare altro tempo, così compromette la sua qualità di vita.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
Sono trascorsi ormai 5 anni da quando ha postato la Sua prima richiesta di consulto qui da noi in Psicologia e capisco che a questo punto Lei sia
<<stufo davvero di continuare cosi <<.
E dunque ben venga la decisione di affrontare nella sede giusta la problematica che ci presenta.
Se presso la Sua ASL ci sono solo Psichiatri, una visita psichiatrica non farà certo male.
Per quanto riguarda uno Psicologo/a che sia anche Psicoterapeuta,
- o nel portale
- o presso il consultorio della Sua città,
- o nell'Albo Psicologi della Regione
potrà individuare il professionista adatto.
Sono trascorsi ormai 5 anni da quando ha postato la Sua prima richiesta di consulto qui da noi in Psicologia e capisco che a questo punto Lei sia
<<stufo davvero di continuare cosi <<.
E dunque ben venga la decisione di affrontare nella sede giusta la problematica che ci presenta.
Se presso la Sua ASL ci sono solo Psichiatri, una visita psichiatrica non farà certo male.
Per quanto riguarda uno Psicologo/a che sia anche Psicoterapeuta,
- o nel portale
- o presso il consultorio della Sua città,
- o nell'Albo Psicologi della Regione
potrà individuare il professionista adatto.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Utente
Salve dottori,
vi riscrivo nell'attesa di effettuare la visita psichiatrica,dovendo aspettare e richiamare ad agosto poichè al CSM della mia zona in questo mese era tutto pieno.Volevo intanto iniziare a capire qual è la differenza tra fobia sociale e disturbo evitante di personalità perchè mi piace molto capire le cose e approfondire e nell'attesa della visita volevo iniziare a inquadrare più precisamente il mio problema. Spero ci sia qualche dottore gentile che mi sappia spiegare la differenza tra queste due malattie.
Grazie a chi vorrà rispondermi
vi riscrivo nell'attesa di effettuare la visita psichiatrica,dovendo aspettare e richiamare ad agosto poichè al CSM della mia zona in questo mese era tutto pieno.Volevo intanto iniziare a capire qual è la differenza tra fobia sociale e disturbo evitante di personalità perchè mi piace molto capire le cose e approfondire e nell'attesa della visita volevo iniziare a inquadrare più precisamente il mio problema. Spero ci sia qualche dottore gentile che mi sappia spiegare la differenza tra queste due malattie.
Grazie a chi vorrà rispondermi
[#4]
La fobia sociale rientra tra i disturbi d'ansia.
Secondo il modello cognitivo-comportamentale si tratta di un problema appreso ed è quindi possibile risolverlo velocemente, riuscendo a spezzare tutta quella serie di comportamenti e precauzioni che il pz mette in atto e che rafforzano il problema (es non uscire, non parlare con nessuno, temere lo sguardo degli altri, ecc...).
Il disturbo evitante della personalità è un disturbo della personalità e quindi è più pervasivo, quindi vuole dire che il pz. si comporta quasi sempre secondo modalità rigide e poco modificabili.
Se cerca ancora uno psicologo psicoterapeuta può vedere anche questi siti:
www.aiamc.it
www.sitcc.it
e scegliere la Sua regione.
Cordiali saluti,
Secondo il modello cognitivo-comportamentale si tratta di un problema appreso ed è quindi possibile risolverlo velocemente, riuscendo a spezzare tutta quella serie di comportamenti e precauzioni che il pz mette in atto e che rafforzano il problema (es non uscire, non parlare con nessuno, temere lo sguardo degli altri, ecc...).
Il disturbo evitante della personalità è un disturbo della personalità e quindi è più pervasivo, quindi vuole dire che il pz. si comporta quasi sempre secondo modalità rigide e poco modificabili.
Se cerca ancora uno psicologo psicoterapeuta può vedere anche questi siti:
www.aiamc.it
www.sitcc.it
e scegliere la Sua regione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Scusi dottoressa ma ancora non riesco a capire la differenza sostanziale tra le due cose,perchè io ad esempio sono a disagio in tutto le situazioni sociali quindi in pratica se fa parte del mia personalità allora ho il disturbo evitante di personalità,mentre se è una cosa che ho appreso nel tempo con comportamenti errati ed evitanti è fobia sociale generalizzata? Giusto? Ho capito bene?
Grazie comunque per la risposta e per i siti che mi ha indicato perchè sono molto utili.
Grazie comunque per la risposta e per i siti che mi ha indicato perchè sono molto utili.
[#6]
Ha ragione! ;-)
Mi sono espressa male e in modo frettoloso!
La fobia sociale (ansia sociale) si esprime attraverso la PAURA di agire con gli altri in un modo che può mettere a disagio o in imbarazzo e comunque c'è il timore di venire giudicati negativamente. A causa di questa paura il pz evita le situazioni critiche, che sono proprio quelle sociali. Però possiamo definire alcune circostanze e non generalizzare perché il disturbo non è pervasivo come nel caso di un disturbo della personalità. Nella fobia sociale il pz. evita specifiche situazioni come ad esempio quella di parlare in pubblico, mangiare in pubblico, parlare con gli altri, ecc...
Se il pz ha l'ansia sociale SOLO in alcune situazioni come ad esempio ad esporre una relazione ad un pubblico ma non a partecipare ad una festa o ad accettare un lavoro in cui deve stare a contatto con la gente tutto il giorno, allora diciamo che soffre di fobia sociale.
Nei casi in cui il pz però ha una fobia generalizzata e quindi non riesce a fare nulla di tutto ciò perché il disturbo è pervasivo, allora il quadro può sfociare anche in gravi depressioni o nel disturbo evitante della personalità.
Inoltre chi soffre di fobia sociale sa riconoscere che spesso il timore è irragionevole; nei disturbi della personalità di solito c'è una compromissione da un punto di vista metacognitivo.
Ovviamente questa spiegazione è molto stringata e se Lei ha già ricevuto una diagnosi di fobia sociale da un Collega che ha avuto modo di vederLa, allora direi di fidarsi di quanto Le è già stato detto.
Cordiali saluti,
Mi sono espressa male e in modo frettoloso!
La fobia sociale (ansia sociale) si esprime attraverso la PAURA di agire con gli altri in un modo che può mettere a disagio o in imbarazzo e comunque c'è il timore di venire giudicati negativamente. A causa di questa paura il pz evita le situazioni critiche, che sono proprio quelle sociali. Però possiamo definire alcune circostanze e non generalizzare perché il disturbo non è pervasivo come nel caso di un disturbo della personalità. Nella fobia sociale il pz. evita specifiche situazioni come ad esempio quella di parlare in pubblico, mangiare in pubblico, parlare con gli altri, ecc...
Se il pz ha l'ansia sociale SOLO in alcune situazioni come ad esempio ad esporre una relazione ad un pubblico ma non a partecipare ad una festa o ad accettare un lavoro in cui deve stare a contatto con la gente tutto il giorno, allora diciamo che soffre di fobia sociale.
Nei casi in cui il pz però ha una fobia generalizzata e quindi non riesce a fare nulla di tutto ciò perché il disturbo è pervasivo, allora il quadro può sfociare anche in gravi depressioni o nel disturbo evitante della personalità.
Inoltre chi soffre di fobia sociale sa riconoscere che spesso il timore è irragionevole; nei disturbi della personalità di solito c'è una compromissione da un punto di vista metacognitivo.
Ovviamente questa spiegazione è molto stringata e se Lei ha già ricevuto una diagnosi di fobia sociale da un Collega che ha avuto modo di vederLa, allora direi di fidarsi di quanto Le è già stato detto.
Cordiali saluti,
[#7]
Utente
Salve dottori,
vi riscrivo perchè oggi finalmente,e sono davvero felice finalmente di aver fatto questo passo, ho effettuato la mia prima visita psichiatrica al CSM della mia zona. Devo dire che la mia impressione è stata positiva,ho trovato un dottore davvero bravo che mi ha fatto sentire a mio agio e a cui ho spiegato tutti i miei disagi. Mi ha prescritto Xanax 0,25 mg per 3 volte al dì e le gocce Escitalopram 3 dopo cena. Poi mi ha fissato un controllo per la settimana prossima e mi ha fissato inoltre delle sedute di psicoterapia. Il punto è che siccome ho un pò timore a prendere queste medicine volevo sapere, possono causare dipendenza? Ti rendono intontito? E infine il dottore non ha formulato nessuna diagnosi è normale? o magari la prossima volta gli potrei chiedere che idea si è fatto dei miei disagi?
Scusate per le numerose domande ma ho questi dubbi.
Grazie anticipatamente.
vi riscrivo perchè oggi finalmente,e sono davvero felice finalmente di aver fatto questo passo, ho effettuato la mia prima visita psichiatrica al CSM della mia zona. Devo dire che la mia impressione è stata positiva,ho trovato un dottore davvero bravo che mi ha fatto sentire a mio agio e a cui ho spiegato tutti i miei disagi. Mi ha prescritto Xanax 0,25 mg per 3 volte al dì e le gocce Escitalopram 3 dopo cena. Poi mi ha fissato un controllo per la settimana prossima e mi ha fissato inoltre delle sedute di psicoterapia. Il punto è che siccome ho un pò timore a prendere queste medicine volevo sapere, possono causare dipendenza? Ti rendono intontito? E infine il dottore non ha formulato nessuna diagnosi è normale? o magari la prossima volta gli potrei chiedere che idea si è fatto dei miei disagi?
Scusate per le numerose domande ma ho questi dubbi.
Grazie anticipatamente.
[#8]
Scriva la sua richiesta in psichiatria, dove le risponderanno in merito alla terapia farmacologica.
Se si è trovato bene, si fidi e si affidi.
La diagnosi del suo malessere può sempre richiederla, ma sapere come si chiama non è determinante.
Se si è trovato bene, si fidi e si affidi.
La diagnosi del suo malessere può sempre richiederla, ma sapere come si chiama non è determinante.
[#10]
Gentile utente,
Generalmente molte persone hanno più paura della dipendenza dai farmaci che non dal malessere; da cui peraltro si è "veramente" dipendenti, considerato che condiziona in modo rilevante la vita.
Felicissimi, peraltro, perchè Lei ha affrontato il problema direttamente, trovando - dopo tanto tempo - la determinazione necessaria.
Generalmente molte persone hanno più paura della dipendenza dai farmaci che non dal malessere; da cui peraltro si è "veramente" dipendenti, considerato che condiziona in modo rilevante la vita.
Felicissimi, peraltro, perchè Lei ha affrontato il problema direttamente, trovando - dopo tanto tempo - la determinazione necessaria.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 3.4k visite dal 03/07/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.