Sto per andare a convivere all'estero ma per la prima volta in 5 anni ho avuto voglia di tradirlo
Salve, ho 25 anni e sono fidanzata da 5 con un ragazzo stupendo con cui prima c'era una forte amicizia, insieme stiamo bene, ci divertiamo e facciamo progetti, siamo complici. 6 mesi fa ha ricevuto un'ottima proposta di lavoro all'estero, e in due settimane è partito. Questo ha portato un periodo di crisi, io non avevo preso bene questa partenza improvvisa per un posto culturalmente e fisicamente lontano che non avrei mai neanche pensato di visitare. Il fatto che sia partito di fretta e senza parlare della scelta insieme (lui ha ricevuto a proposta e ha deciso immediatamente essendo impulsivo ed entusiasta) mi ha mandato in crisi perché non mi sono sentita coinvolta in questa decisione che avrebbe preso anche dopo averne parlato con me visto che si trattava di una buonissima opportunità. Comunque ne abbiamo parlato tanto, si è scusato e io l'ho perdonato, le litigate su skype sono diminuite e abbiamo iniziato a parlare dell'eventualità che pure io cercassi lavoro lì, dove per i giovani laureati ci sono tante opportunità di crescita. Dopo cinque mesi, terminato uno stage, sono riuscita ad andare da lui 20 giorni.. Siamo stati benissimo, come se non ci vedessimo dal giorno prima, e lui ha provato in tutti i modi di farmi sentire a casa e farmi vedere le cose più belle che questo posto ha da offrire.In 20 giorni ho anche trovato un lavoro da iniziare dopo due mesi, un lavoro che mi ispira un sacco e che è quello che cercavo e non trovavo qui (sulla carta, ovviamente non avendo ancora iniziato è tutto da vedere ma ci sono buoni presupposti). In più starò con lui che in questi mesi mi è mancato tantissimo ma l'altro lato della medaglia è lasciare il mio Paese, la famiglia e gli amici, e il solo pensiero mi fa stare male e dà ansia, perché non so quando tornerò ma so che voglio farlo. Tra momenti di ansia per il futuro e di entusiasmo per la nuova avventura sono arrivata a pochi giorni fa, quando ho accompagnato una mia amica a Roma per un colloquio e ne abbiamo approfittato per fermarci un paio di giorni. In modo del tutto ingenuo ho contattato un amico della compagnia della campagna dove passavo le estati fino a qualche anno fa di lì per salutarci una sera: tra me e lui c'era stato un flirt estivo ben sette anni fa, una cosa da ragazzi d'estate, niente di serio, non ci eravamo mai più sentiti. A me piaceva un sacco, fisicamente e come modi di fare, per il resto non posso dire che lo conoscessi davvero bene. L'estate successiva non era successo niente perché lui era impegnato, e quella ancora dopo neanche perché lo ero io. Basta, era un flirt bello che concluso tanti anni fa. Invece l'altra sera a Roma era come se non fosse cambiato niente da quando avevo 18 anni, mi piaceva da impazzire, avevo una voglia matta di baciarlo ma non il coraggio. Non è successo niente ma mi ha scritto che avrebbe voluto. Ora sono in crisi, se fosse successo avrei 1000 sensi di colpa ma allo stesso tempo lo desideravo tantissimo. Sono in crisi e tra meno di un mese parto.
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La crisi è iniziata forse nel momento in cui il tuo attuale ragazzo ti ha *comunicato* che intendeva partire. Senza nemmeno darti l'illusione di essere coinvolta nella decisione.
Da lì, probabilmente, malgrado le liti e le riappacificazioni, malgrado il fatto che hai deciso di seguirlo (ci saresti andata di tua iniziativa, se lui non fosse partito?) e malgrado il fatto che appena arrivata vi siete ritrovati bene (ma questo conta fino a un certo punto; dopo le separazioni la passione si riaccende brevemente, è provato), hai telefonato "ingenuamente" all'altro ragazzo. Cioè hai preso tu un'iniziativa. Segno forse che qualcosa si è rotto dentro di te, qualcosa che non sei ancora riuscita ad aggiustare.
Da lì, probabilmente, malgrado le liti e le riappacificazioni, malgrado il fatto che hai deciso di seguirlo (ci saresti andata di tua iniziativa, se lui non fosse partito?) e malgrado il fatto che appena arrivata vi siete ritrovati bene (ma questo conta fino a un certo punto; dopo le separazioni la passione si riaccende brevemente, è provato), hai telefonato "ingenuamente" all'altro ragazzo. Cioè hai preso tu un'iniziativa. Segno forse che qualcosa si è rotto dentro di te, qualcosa che non sei ancora riuscita ad aggiustare.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Gentilissimo Dr. Santonocito,
la ringrazio della rapida risposta. Sicuramente il fatto che abbia preso quella decisione senza interpellarmi mi ha mandato in una crisi profonda, per mesi sono stata male e abbiamo litigato spesso. Poi penso di averla superata, non ce l'ho più con lui e ho scelto di seguirlo anche se sono sicura non ci sarei mai andata di mia iniziativa. Infatti prima di scegliere di andare, ho iniziato a cercare lavoro per capire cosa avrei potuto trovare, e effettivamente ho trovato qualcosa che penso mi potrà dare delle soddisfazioni. Non partirei altrimenti. E' vero, sono stata ingenua a chiamare l'altro ma davvero non lo vedevo da 4 anni e non c'era più stato niente da 7.. Non pensavo di reagire così, credevo mi fosse del tutto indifferente, era stat semplicemente una cotta estiva da 18enne, nient'altro! Ma se lui non mi avesse scritto poco dopo esserci salutati, avrei avuto solo il senso di colpa per aver pensato di volere che succedesse qualcosa.. Invece nel momento in cui mi ha scritto e ho capito che era una voglia reciproca, è subentrato il rimpianto di non averlo fatto. Sono combattuta tra senso di colpa per il mio fidanzato che non mi tradirebbe mai e rimpianto per non aver seguito le emozioni del momento. Sono sempre stata fedele e seria in questi anni, non mi era mai successa una cosa del genere e questo non aiuta la paura (che avevo già prima) di partire tra poche settimane e lasciare il mio mondo per il mio fidanzato.
la ringrazio della rapida risposta. Sicuramente il fatto che abbia preso quella decisione senza interpellarmi mi ha mandato in una crisi profonda, per mesi sono stata male e abbiamo litigato spesso. Poi penso di averla superata, non ce l'ho più con lui e ho scelto di seguirlo anche se sono sicura non ci sarei mai andata di mia iniziativa. Infatti prima di scegliere di andare, ho iniziato a cercare lavoro per capire cosa avrei potuto trovare, e effettivamente ho trovato qualcosa che penso mi potrà dare delle soddisfazioni. Non partirei altrimenti. E' vero, sono stata ingenua a chiamare l'altro ma davvero non lo vedevo da 4 anni e non c'era più stato niente da 7.. Non pensavo di reagire così, credevo mi fosse del tutto indifferente, era stat semplicemente una cotta estiva da 18enne, nient'altro! Ma se lui non mi avesse scritto poco dopo esserci salutati, avrei avuto solo il senso di colpa per aver pensato di volere che succedesse qualcosa.. Invece nel momento in cui mi ha scritto e ho capito che era una voglia reciproca, è subentrato il rimpianto di non averlo fatto. Sono combattuta tra senso di colpa per il mio fidanzato che non mi tradirebbe mai e rimpianto per non aver seguito le emozioni del momento. Sono sempre stata fedele e seria in questi anni, non mi era mai successa una cosa del genere e questo non aiuta la paura (che avevo già prima) di partire tra poche settimane e lasciare il mio mondo per il mio fidanzato.
[#3]
Bene, ma quello che hai superato, a quanto pare, è solo la rabbia. Non la delusione. Non ce l'hai più con lui, ma non riesci più a vederlo nella stessa luce in cui lo vedevi prima. Altrimenti non ti sarebbe venuta voglia di chiamare l'altro e poi, di seguito, voglia di accorciare le distanze con lui.
"Ingenuamente" non è la parola adatta, per questo l'avevo messa fra virgolette. Al contrario, si potrebbe dire che una certa parte di te sa molto bene che vorrebbe qualcos altro, oppure che *non* vorrebbe quello che ti stai apprestando a fare (partire). Tant'è vero che, per fartene passare la voglia, ti ha fatto tornare interesse per una persona che non vedevi da tempo. E che vive qua. Più vicino alla tua famiglia, alle tue amicizie, ecc.
Credo che quello della partenza sarà un momento decisivo: è lì che sentirai cos'è che vuoi veramente. O che cosa *non* vuoi.
"Ingenuamente" non è la parola adatta, per questo l'avevo messa fra virgolette. Al contrario, si potrebbe dire che una certa parte di te sa molto bene che vorrebbe qualcos altro, oppure che *non* vorrebbe quello che ti stai apprestando a fare (partire). Tant'è vero che, per fartene passare la voglia, ti ha fatto tornare interesse per una persona che non vedevi da tempo. E che vive qua. Più vicino alla tua famiglia, alle tue amicizie, ecc.
Credo che quello della partenza sarà un momento decisivo: è lì che sentirai cos'è che vuoi veramente. O che cosa *non* vuoi.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 02/07/2015.
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