Un anno circa ma dopo un anno
HO un fratello di 41 anni che un anno e nove mesi fa è stato lasciato dalla sua ex convivente quando stavano per sposarsi, da allora lui è caduto in depressione e anche se davanti cerca di mostrarsi di normale si vede benissimo che è triste, so che dopo tutto questo tempo non è riuscito a superare ancora la rottura con quella donna e la cosa inizia a preoccuparmi, ho letto su internet che il superamento di una storia va dai 6 mesi a un anno circa ma dopo un anno e mezzo si può parlare di lutto complesso, ora per come stanno le cose credo proprio che mio fratello è nel lutto complesso visto che dopo tutto questo ci soffre ancora e non riesce a liberarsi del fantasma di questa donna che invece di tanta considerazione meriterebbe solo essere ignorata per come si è comportata, come si può aiutare chi ha questo problema senza dirgli di andare da uno psicologo? lo conosco molto bene e se gli dico di andare da uno specialista si arrabbierebbe e basta e non avrò risolto nulla, ringrazio ancora per le risposte che mi saranno date.
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Gent.le Utente,
purtroppo l'idea che il ruolo dello Psicologo sia circoscritto alla cura dei disturbi psicopatologici è ancora molto radicata, in realtà in psicoterapia non ci va solo il "malato" ma la persona che vuole avviare un processo di cambiamento.
A volte è necessario creare le condizioni favorevoli,questo è il compito della relazione terapeutica, aiutare la persona ad accettare la sofferenza e trasformarla in un'opportunità di crescita personale, che a volte da soli non è possibile avviare.
Un altro luogo comune da sfatare è che è sufficiente che trascorra del tempo perché una ferita possa cicatrizzarsi, spesso non è cosi se una persona non ha uno spazio d'ascolto e di condivisione del proprio vissuto è possibile che finisca per avvitarsi in circolo vizioso sterile di pensieri negativi,arrivando a colpevolizzarsi per la sofferenza che vive.
La rottura della relazione affettiva in un certo senso equivale ad un'esperienza di lutto che necessita di essere elaborato ma non è possibile stabilire a priori la durata del percorso terapeutico che è influenzato da molti fattori, primo fra tutti l'alleanza terapeutica con lo psicoterapeuta,
A tal proposito le consiglio la lettura di questo articolo e se crede può farlo leggere anche a suo fratello:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
purtroppo l'idea che il ruolo dello Psicologo sia circoscritto alla cura dei disturbi psicopatologici è ancora molto radicata, in realtà in psicoterapia non ci va solo il "malato" ma la persona che vuole avviare un processo di cambiamento.
A volte è necessario creare le condizioni favorevoli,questo è il compito della relazione terapeutica, aiutare la persona ad accettare la sofferenza e trasformarla in un'opportunità di crescita personale, che a volte da soli non è possibile avviare.
Un altro luogo comune da sfatare è che è sufficiente che trascorra del tempo perché una ferita possa cicatrizzarsi, spesso non è cosi se una persona non ha uno spazio d'ascolto e di condivisione del proprio vissuto è possibile che finisca per avvitarsi in circolo vizioso sterile di pensieri negativi,arrivando a colpevolizzarsi per la sofferenza che vive.
La rottura della relazione affettiva in un certo senso equivale ad un'esperienza di lutto che necessita di essere elaborato ma non è possibile stabilire a priori la durata del percorso terapeutico che è influenzato da molti fattori, primo fra tutti l'alleanza terapeutica con lo psicoterapeuta,
A tal proposito le consiglio la lettura di questo articolo e se crede può farlo leggere anche a suo fratello:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile Utente,
perché non prova con molto garbo e delicatezza a domandare a Suo fratello come sta a causa della rottura con questa donna e, a seconda della disponibilità di Suo fratello, a condividere la Sua apprensione e ciò che vede in lui?
perché non prova con molto garbo e delicatezza a domandare a Suo fratello come sta a causa della rottura con questa donna e, a seconda della disponibilità di Suo fratello, a condividere la Sua apprensione e ciò che vede in lui?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 30/06/2015.
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