Levopraid e ansia

Gentili Dottori
Sono un ragazzo di 26 anni e dallo storico potete notare che già altre volte ho chiesto pareri sul mio malessere legato all'ansia. Come da Voi suggeritomi ho seguito una terapia cognitivo comportamentale e ne ho tratto enormi benefici, ma da qualche settimana a questa parte il problema si è ripresentato seppur in maniera un pò differente. Oltre allo stato d'allerta e ai brutti pensieri si è associata una forte tensione muscolare a livello della cervicale che mi ha costretto ad assumere farmaci antinfiammatori quasi ogni giorno, così ho deciso di andare dal mio medico curante che mi ha prescritto Levopraid compresse per 3 volte al dì.Non capisco però la scelta di questo farmaco dal momento che non ho sintomi gastrointestinali di nessun tipo, inoltre sono molto refrattario all'assunzione di farmaci per paura di diventarne dipendente. Sono confuso e angosciato, è chiaro che la terapia col mio psicologo non è stata totalmente risolutiva e questo dovrebbe indurmi a ricontattare lo psicologo per fissare un nuovo appuntamento ma nel mentre cosa dovrei fare? Assumere il Levopraid oppure ritornare in terapia astenendomi dall'assumerlo? Inoltre mi piacerebbe sapere se c'è la possibilità di venir fuori da questa situazione senza l'aiuto di farmaci. Grazie anticipatamente a chi risponderà
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
<<questo dovrebbe indurmi a ricontattare lo psicologo per fissare un nuovo appuntamento

ma nel mentre cosa dovrei fare? <<

Fissare un appuntamento con il collega che tanto Le ha giovato è senz'altro da fare al più presto.

Per il farmaco, sulla scelta del medesimo e sugli effetti, il destinatario della domanda è il medico che glielo ha prescritto, gli telefoni o torni da lui. Non assumerlo è una decisione avventata.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

ma Lei non ha chiesto al medico per quale problematica Le avesse prescritto il farmaco citato?

Lei dice: "Oltre allo stato d'allerta e ai brutti pensieri si è associata una forte tensione muscolare a livello della cervicale che mi ha costretto ad assumere farmaci antinfiammatori quasi ogni giorno..."

Non ho capito se attualmente ha ancora i brutti pensieri o l'ansia, oppure se ha la tensione muscolare soltanto.

In ogni caso, chiarirei prima col medico di base.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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