Paura della convivenza (figlia di genitori separati)
Buongiorno, sono una ragazza di roma di quasi 28 anni. da due anni e mezzo sono fidanzata con un ragazzo più grande di me, 35 anni, e da qualche mese parliamo di andare a vivere insieme, verso la fine dell'anno. sono io che ho iniziato a parlare della cosa, ad essere entusiasta e ho trasportato anche lui in questa scelta, che cmq ci sarebbe stata da qui a breve. nell'ultimo periodo però ho iniziato ad avere diverse paure: e se non dovesse funzionare? se la convivenza si trasformasse in un continuo litigio?per il momento non c'è motivo di pensare questo, stiamo molto bene insieme, viviamo a 500 metri di distanza, non litighiamo quasi mai. ho pensato che essendo io figlia di genitori separati (e non avendo + rapporti con mio padre da ormai da 5 anni) forse sono abituata a pensare in negativo e a vedere solo i lati negativi di una futura convivenza. inoltre sono molto legata alla mia famiglia e nonostante stiamo cercando qualche sistemazione sempre in zona, ho paura di farli restare malissimo quando me ne andrò, sopratutto mia mamma, che forse accuserà + di tutti la mia assenza (solo fisica, ovvio). infine ho paura di non riuscire a gestire bene la situazione, a fare tutte le cose di casa, ad organizzarmi.. escludo la possibilità che i dubbi derivano dallo stare con il mio fidanzato, che è una persona d'oro, piuttosto sono tutte pi..e mentali mie direi! vorrei solo sapere se sono normali o sono un campanello di allarme di qualcosa di + serio. grazie
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E' assolutamente comprensibile avere timori e perplessità riguardo ad una scelta così importante, ma una relazione di coppia ha la sua evoluzione e sviluppa una progettualità condivisa quindi è naturale affrontare una scelta del genere.
In fondo rappresenta l'opportunità di individuare le aree di vulnerabilità ma anche le risorse della relazione di coppia.
In fondo rappresenta l'opportunità di individuare le aree di vulnerabilità ma anche le risorse della relazione di coppia.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile ragazza,
le sue paure hanno ragion d'essere; lasciare la famiglia d'origine e il legame materno è un passo essenziale e complesso.
D'altra parte l'alternativa è rimanere figli.
Anche la sua mamma sentirà la Sua mancanza. Ma se ne farà una ragione: lei stessa avrà fatto altrettanto a suo tempo.
Provare sentimenti contrastanti e ambivalenti nei confronti dell'uscita dalla casa d'origine è "normale".
Ma altrettanto "normale" è avere un progetto di coppia e di vita.
le sue paure hanno ragion d'essere; lasciare la famiglia d'origine e il legame materno è un passo essenziale e complesso.
D'altra parte l'alternativa è rimanere figli.
Anche la sua mamma sentirà la Sua mancanza. Ma se ne farà una ragione: lei stessa avrà fatto altrettanto a suo tempo.
Provare sentimenti contrastanti e ambivalenti nei confronti dell'uscita dalla casa d'origine è "normale".
Ma altrettanto "normale" è avere un progetto di coppia e di vita.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 30/06/2015.
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