Ansia per eritrofobia

Gentili Dottori,
mi permetto di scrivevi il mio problema perchè penso di essere arrivata ad un punto in cui ho bisogno di aiuto, ma appunto questo mio problema mi impedisce di rivolgermi al mio medico o a cercare di persona un aiuto.
Sono una ragazza di 33 anni ed è da qualche anno che soffro di eritrofobia. Più passa il tempo e più mi rendo conto che questo disturbo peggiora: purtoppo anche le più banali situazioni quotidiane mi fanno vivere male e mi costringono a non vivere come vorrei, chiudendomi sempre di più in me stessa. Non vi descrivo le situazioni che mi capitano, ma girando un pò in internet mi sono resa conto che sono le stesse situazioni che capitano a chi ha il mio stesso problema (al lavoro davanti a colleghi che conosco da anni, tra parenti, al supermercato,ecc...). Premetto che nella mia vita non ho mai avuto problemi di timidezza, anzi sono sempre stata molto decisa, solare e nessuna situazione mi impediva di esprimere il mio pensiero. Ora però non è più così. Ovviamente a causa di questo problema non riesco ad andare avanti nella vita come vorrei. Non ho mai parlato con nessuno di questo, ho sempre sperato che prima o poi tutto tornasse alla normalità. In questi anni ho cercato di camuffare questo mio problema con rimedi stupidi tipo lampade, trucco, ecc.... Ma mi rendo conto che non posso continuare così, sono molto triste e mi rendo conto che è da anni che non faccio nella mia vita quello che in realtà vorrei a causa di questa angoscia. Penso che sia arrivato il momento di chiedere aiuto a qualcuno perchè ho addosso veramente troppa ansia e devo trovare una soluzione. Forse dovrei parlarne con qualcuno, probabilmente dovrei rivolgermi ad uno psicologo, anche se questo è un passo molto difficile. Forse innanzi tutto avrei bisogno di essere tranquillizzata sul fatto che un rimedio si possa trovare... E poi vorrei sapere se qualcuno può indicarmi nella mia zona (io vivo nella provincia di Como) qualche centro dove aiutano a risolvere questo tipo di problema.
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
Gentile Utente,

L'eritrofobia o ereutofobia secondo la psicologia è la paura di arrossire. Quindi uno ha paura di arrossire, inizia ad arrossire e il suo viso si avvampa di fuoco. Quindi il meccanismo è come un cane che si morde la coda! Uno ha paura, inizia ad arrossire e arriva a picchi insopportabili.

Secondo la teoria psicoanalitca, l'ereutofobia è un meccanismo di difesa. Da chi e da che cosa? chiederà lei. Meccanismo di difesa dalla paura di essere troppo esibizionista, o di difesa da pratiche sessuali che si concepiscono come riprovevoli.
E' un dinamismo di difesa per non cadere in uno stato d'angoscia. Allora si cerca un meccanismo che dà un'angoscia ma meno intensa, più lieve, più accettabile.
Poi invece ci si ritrova con un dinamismo di difesa, l'arrossire, che diventa un peso. Evitare un sentimento riprovevole e sessualmente non accettabile sta anche bene alla persona (allo sbarramento dell'inconscio), ma poi si cade in una fobia sostitutiva che dà fastidio, che ostacola la vita associativa, che è anche invalidante per una serie di rapporti interpersonali, gradevoli e sentiti come necessari per il soggetto, che tuttavia sono preclusi da questo meccanismo sostitutivo. Sono stato chiaro?

Qual è la soluzione? Avendo avuto in terapia diverse persone, maschi e femmine, con tale disturbo, investigando insieme al paziente la loro psiche, abbiamo ritrovato in alcuni dei frammenti, in altri dei grandi complessi intollerabili, tutti riconducibili a situazioni psicosessuali imputabili di essere le cause di tali fobie. Quindi la teoria psicoanalitica era in quei casi esatta. Ritrovati questi elementi disturbanti e lavorando su du essi, si sono avute le risoluzioni del disturbo eritrofobico.

Vorrei sapere se arrossisce anche quando si specchia e si trucca.

Allora, vada da uno psicologo iscritto all'Ordine degli Psicologi della Lombardia o di altra regione, e che sia anche iscritto all'Albo degli Psicoterapeuti, (maschio o femmina - ne provi più di uno). Per controllare se è iscritto all'ordine e all'albo vada su internet e ritrovi il link dell'ordine. Aprendo il sito dell'ordine trova tutto. E' una precauzione da prendere, non basta la targa sul portoncino dello studio.

Trovato lo psicologo-psicoterapeuta si faccia visitare, sottoporre a qualche test, e poi decidere se effettuare un percorso psicoterapeutico.

Le auguro di trovare tutto al più presto, e di risolvere il suo fastidioso caso.
Non ho notizie di centri a Como o a Milano.
Sperando di essere stato di aiuto La saluto cordialmente.
[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gent.mo Dott. Vita,
Innanzi tutto la ringrazio di cuore per avremi risposto, é stato davvero importante per me aver potuto "dialogare" con qualcuno del mio problema.
Ho più o meno capito quello che mi ha scritto... Sinceramente faccio un pò fatica: cosa può c'entrare questo meccanismo in problemi così importanti, con l'arrossire in modo allucinante davanti al bancone di un supermarcato mentre si ordina il prosciutto? Veramente, mi capita nelle situazioni più banali...
Davanti allo specchio non penso mi sia mai successo, o per lo meno, non ho mai dato importanza, ma al telefono sì, molte volte.
In ogni caso, ho sempre avuto una vita piuttosto lineare. Sì, ci sono delle cose che mi sono successe delle quali non sono felice, di cui mi vergogno, e che non ho mai esposto agli altri (relazioni sentimentali sbagliate...), ma null'altro.
Mi reputo una persona intelligente, che riesce sempre vedere oltre... (scusi, Le potrò sembrare presuntuosa, ma è per spiegarLe come sono), e sono assolutamnente consapevole di quello che mi è successo.
Insomma, io altre cose non ne vedo, non penso che ci sia nient'altro. Se è vero che è per questo problema, una volta che ne sono consapevole, perchè non mi passa?
Mi rendo conto che è estremamente riduttivo parlarne in questa sede.
Comunque seguirò il Suo consiglio di cercare in internet il nominativo di uno Psicoterapeuta, anche se non sarà molto facile sia a livello pratico che per quanto riguarda il "coraggio". Sono comunque determinata a voler risolvere questo problema, quindi cercherò di non fermarmi solo per timore.
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità e la sua gentilezza, e se nel caso le capitasse di avere novità su centri a Como o zona, se può, per favore, mi tenga informata.
Molte grazie e cordiali saluti.
[#3]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23


Gent.ma Amica,

"""Sì, ci sono delle cose che mi sono successe delle quali non sono felice, di cui mi vergogno, e che non ho mai esposto agli altri (relazioni sentimentali sbagliate...), ma null'altro.""".

Ho trovato qualcosa !! Ne parli con me o con altri, vis à vis.
O in privato. C'è il mio e-mail privato, ovvero l'e.mail del sito A.Vita@medicitalia.it.

Davanti allo specchio non penso mi sia mai successo, o per lo meno, non ho mai dato importanza, """ma al telefono sì, molte volte""".

Vede, l'animo umano è un groviglio, una matassa con cento capi e non si sa certe volte quale scegliere per dipanarla.
La psicoterapia non è facile a farla. Parlo di noi terapeuti. Perché lavoriamo su un qualcosa di impalpabile. Un terapista della riabilitazione, ha un corpo su cui agire, un braccio, una gamba dolorante e così via. Noi abbiamo emozioni, sentimenti, frustrazioni, ansie, angosce e così via. Per noi è molto difficile il percorso. Ma non impossibile, altrimenti avremmo chiuso bottega.

Lei è una ragazza intelligente, e questo le gioverà perché qualsiasi terapia psicologica sceglierà, sia la sensibilità d'animo , che l'attività intellettuale sono chiamate in gioco per trovare uno dei bandoli dell'intricata matassa.

Se trovo qualche centro a Como glielo farò sapere. Ma se deve rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta non è difficile. Le ho datto delle dritte per non cadere in mani incaute e inesperte. Si rivolga all'Ordine della Lombardia che dovrebbe avere la sede a Milano. Poi magari glielo vedo anche io. Ma è semplice. Vada sul sito e veda tutti glipsicologi di Como. O anche sulle pagine gialle. Ma così è un po' affidarsi alla sorte. Chieda a qualche sua conoscenza se sa... etc..
OK?.

Cordiali saluti.



[#4]
Dr.ssa Gaia Venturini Psicologo, Psicoterapeuta 41
Gentile Utente,
la paura di arrossire rientra nello spettro dei disturbi d'ansia.
Con questo non le sto facendo una diagnosi, perchè non conosco a fondo il suo caso. Però, se di questo si tratta, come tutti i disturbi d'ansia è "curabile".

Provi a leggere questo articolo per avere un'idea e per capire se si ritrova in quello che legge:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Fatto questo, potrebbe consultare anche il sito

http://www.aiamc.it/ordinari.htm

dove troverà un elenco di psicoterapeuti cognitivo-comportamentali raggruppati per regione di appartenenza.
Le suggerisco questo sito perchè la psicoterapia cognitivo-comportamentale si è dimostrata essere il tipo di terapia più efficace a breve termine nei disturbi d'ansia (ripeto, sempre che di disturbo d'ansia si tratti e questo lo potrà dire solamente lo psicologo dopo i primi colloqui).

Non si scoraggi, ha molte risorse, faccia il primo passo di contattare una persona esperta e vedrà che riuscirà ad uscire da questa situazione di difficoltà.

Cordialmente

Dr.ssa Gaia Venturini
gaiaventurini@fastwebnet.it

[#5]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentili Dr. Vita e Dr.ssa Venturini,
grazie nuovamente per l'interessamento alla mia situazione.
E grazie soprattutto perchè in questo modo (nonostante la mia profonda ansia ad affrontare la situazione) mi sento più incoraggiata, e un pò rassicurata sulla mia possibile "guarigione"...
Ho provato a cercate psicologi qua in zona e ne ho trovati davvero tanti iscritti all'albo.
Dr.ssa Venturini, ho visitato i siti che mi ha consigliato, e per quanto riguarda il nominativo degli psicologi ne ho trovati alcuni proprio nelle mie vicinanze.
Il mio problema è che sinceramente faccio un pò fatica ad avvicinarmi a qualcuno che proprio non conosco, non saprei come pormi, e, oltretutto forse inizialmente avrei anche bisogno di avere informazioni puramente economiche e sinceramente non saprei come affrontare il discorso. Ho parlato con una amica (ovviamente senza spiegarle la ia reale esigenza!) che è stata in cura da una Dottoressa Psicologa e mi diceva di essersi trovata molto bene. Premetto che non so per quale motivo, e non so questo medico che tipo di terapia utilizzi. L'unica cosa che so è che per una mia cara amica è una persona affidabile e onesta.
Oppure ho pensato ai centri ASL. So che anche in questo ambito ci sono degli Psicologi che ti possono seguire.
Insomma, la mia domanda è: secondo voi è meglio che io mi rivolga a uno dei due casi che vi ho appena esposto oppure è più giusto, visto il mio problema, che io mi rigolga a quei medici di cui Lei, Dott.ssa Venturini, mi ha gentilmente fornito i nominativi?
Mi rendo conto di avervi esposto un problema esclusivamente pratico, il problema è che per me è piuttosto difficile affrontare tutto, e forse mi verrebbe più facile farlo avitando di rivolgermi a qualcuno in un ambiente totalmente sconosciuto.
Ma forse mi sbaglio...
Vi ringrazio nuovamente per la pazienza.
Cordiali saluti.

[#6]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
La collega l'ha illuminata al riguardo. Se altro non può dire è perché noi siamo un po' esposti nel suggerire nominativi di colleghi e tralasciarne altri......

Però se le ha dato dei suggerimenti, credo che Lei possa essere tranquilla sugli psicoterapeuti che le sono stati consigliati. No?

E quindi adesso sta a Lei decidere se intraprendere questa specie di sfida con se stessa e con i suoi malesseri.

Auguri e buon lavoro (terapeutico).
[#7]
Dr.ssa Gaia Venturini Psicologo, Psicoterapeuta 41
Gentile Utente,
non abbia timore a richiedere informazioni anche sulle tariffe applicate dagli psicologi a cui si rivolge: è un suo diritto fare questa richiesta e un dovere vero e proprio oltre che etico darle informazioni a questo riguardo.
Inoltre, in casi di reali difficoltà economiche le tariffe possono anche essere in parte adeguate alle necessità di chi chiede aiuto.
Se, avute queste informazioni, deciderà di non riuscire a far fronte a questa spesa, si può rivolgere anche al consultorio dell'Asl dove offrono colloqui gratuiti o col pagamento di un ticket: raramente i professionisti dell'Asl possono fare una vera e propria psicoterapia, ma sapranno sicuramente darle un mano per iniziare.
Spero di aver chiarito ogni suo dubbio, adesso tocca a lei fare il secondo passo (il primo l'ha già fatto parlando con noi del suo problema).
[#8]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gent.mi Dottori,
siete stati molto chiari.
Prvvederò allora molto praticamente a chiamare un nominativo di quelli indicati e chiedere un consulto e informazioni anche economiche.
Vi ringrazio nuovamente per l'aiuto e l'icoraggiamento che mi avete dato...Infinite grazie!
Cordiali saluti.
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