Amica opprimente ed ansia

Buongiorno Gentili Dottori,

sono un ragazzo di 30 anni. In passato sono stato in terapia e per anni ho sofferto di Doc, causatomi dalla troppa ansia in seguito ad una storia d'amore terminata male, ma quello oramai è il passato. Vi scrivo in quanto non riesco a trovare una soluzione al mio problema il quale mi scatena una terribile ansia che mi blocca e che non mi consente di fare nulla, nonostante debba lavorare nonchè studiare. La causa è una ragazza che è diventata il mio incubo! E' una brava persona, che ho sempre stimato, ed è anche per questo che mi sono reso più disponibile a darle una mano, o meglio un orecchio, nell'affrontare un periodo buio. Da poco è deceduta la madre e qualche anno fa è deceduto il padre, ora vive da sola e non ha un lavoro. Ogni giorno mi arrivano i suoi messaggi e trova ogni scusante per rimanere al telefono nonostante le dica, o le faccia capire, che non posso trattenermi. All'inizio ho sopportato, ma ora la situazione mi sta debilitando. Erano anni che l'ansia non si manifestava in questo modo: bruciori di stomaco causati dalla gastrite, pancia gonfia, dissenteria e testa piena nel tentativo di trovare una soluzione che non le causi sofferenza. Inoltre ho la mia vita: una ragazza, degli amici, un lavoro, degli hobby. Sa che sto passando dei momenti di forte stress, ma non sa che la causa è lei! Nonostante questo continua a tormentarmi come se nulla fosse. Cosa potrei fare per placare l'ansia ed i sensi di colpa? In passato mi è capitata un'altra situazione simile, per non dire identica, ed è finita che ho sbottato, chiudendo così i rapporti.
Vi ringrazio anticipatamente!
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Cosa Le impedisce di mettere seriamente dei paletti con questa persona?
Gli altri ci trattano in un certo modo solo se noi lo permettiamo loro.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,
prima o poi dovrà decidersi a dirLe la verità: che i contatti telefonici con lei La appesantiscono troppo.

In alternativa la ragazza può rivolgerso al Consultorio: certo, non è la stessa cosa, ma se ha bisogno di sostegno non può condurre a fondo Lei.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Grazie per le risposte Dott.ssa Pileci e Dott.ssa Brunialti.

Ho riflettuto sulla Sua domanda. Il motivo che mi impedisce di mettere seriamente dei paletti con questa persona, e non solo, è la paura di poter deludere e ferire.

Non augurerei a nessuno di vivere la situazione che sta passando questa ragazza e mi sento in colpa a comportarmi da menefreghista. Così ci ricasco, stringo i denti e faccio il buono. Nel peggiore dei casi rispondendo in maniera distaccata, ma pur sempre rispondendo e dando un pretesto per essere ricontattato. Fin da piccolo mi capita di controllare e modellare le risposte in base alla persona che ho davanti, ma non lo faccio per apparire e darmi un tono, piuttosto per non trasmettere un'idea negativa di me.

Ho consigliato più volte a questa ragazza di rivolgersi ad un professionista, ma la sua risposta è stata sempre negativa, in quanto sostiene che è solo giù per il periodo buio, nient'altro.
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Questa caratteristica può essere definita "compiacenza".

La compiacenza non tutela sufficientemente la persona che ne soffre.




[#5]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Grazie Dott.ssa Brunialti, credo che abbia centrato il problema. Sono sempre stato troppo compiacente nei confronti degli altri, ma vorrei cambiare questo mio aspetto. Prima di tutto perchè sembra quasi di mentire a chi mi sta davanti, ma soprattutto perchè mi sento soffocare e tutto ciò mi provoca un'ansia pazzesca. E' come se dovessi essere sempre perfetto al giudizio altrui.
[#6]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Proprio così. C'è da lavorare su di sè.

"Non si può piacere a tutti"
"Se si perde se stessi si è perso tutto".
"Ama il prossimo tuo COME te stesso"

Queste "semplici" frasi rappresentano dei "contrordini" rispetto alla compiacenza; uniti anche ad un rispetto dell'altro, nella frase finale (cioè rispetta l'altro, ma anche te nella stessa misura).

Ora occorre iniziare a sperimentarsi, ad agire.
Continuare a riflettere può diventare un alibi per non cambiare.

E dunque,
Buon fine settimana di sperimentazione.




[#7]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gtazie Dott.ssa Brunialti, mi è stata di grandissimo aiuto.

Buon lavoro a tutti.
[#8]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Ne sono molto lieta.

Grazie del "buon lavoro"; per noi - qui - il lavoro (volontario e gratuito) è un piacere.

Saluti cari.



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