Ansia, angoscia, paura di mangiare in compagnia

Buonasera, chiedo un consulto online perchè ancora non ho avuto il coraggio di raccontare a qualcuno il mio problema. Sono stato sempre un ragazzo un po' insicuro e paranoico, ma mai mi ero trovato a provare ansia e angoscia come provo da qualche mese. In breve, senza un motivo che io riesca a definire, dall'estate scorsa ho iniziato a non riuscire più a mangiare in compagnia dei miei amici (cosa che ho sempre fatto senza problemi). Le prime volte mi è capitato che mi si chiudesse lo stomaco, ed infatti spesso e volentieri non riuscivo a finire il pasto. Il fatto è che inizialmente ho cercato di affrontare la cosa e andare comunque alle cene, ma nonostante mi sentissi abbastanza tranquillo continuava a capitarmi comunque questa situazione senza che potessi farci niente; inutile dire che col passare del tempo ogni volta mi sentivo più agitato e ansioso per la paura di non riuscire a mangiare e di fare figuracce con i miei amici, ed ho iniziato ad evitare cene o situazioni dove ci fosse da mangiare. E' come se il mio cervello si fosse convinto del fatto che quando sono con gli amici non posso proprio a mangiare, al punto da avere la bocca completamente asciutta e da non riuscire a deglutire.
La cosa è andata avanti per diverso tempo ma mi capitava solo quando ero con gli amici, mentre con genitori e parenti non avevo nessun problema, quindi per il resto vivevo la mia vita normalmente e non me ne facevo una grandissima preoccupazione, pensando che l'avrei superata.
La situazione però è peggiorata verso la fine di febbraio, quando ho avuto un pranzo con molti parenti, e nonostante all'inizio mi sentissi tranquillo e non avessi nessun pensiero negativo in testa, mi è successa la stessa cosa di quando sono con i miei amici. Quando hanno iniziato a portare da mangiare mi è iniziata a salire l'ansia e l'agitazione e mi si è chiuso lo stomaco (anche se in questo caso qualcosa sono riuscito a mangiare). Pensavo che mi fosse successo solo perchè ero con tanti parenti, ma una volta tornato a casa a cena non sono riuscito a mangiare niente nemmeno da solo con i miei genitori e mi è preso un forte panico, credendo di non riuscire più a mangiare nemmeno con loro. Per 2 giorni ho avuto la nausea e lo stomaco totalmente chiuso e anche solo a pensare al cibo mi veniva voglia di vomitare; poi piano piano ho riniziato a mangiare, ma da quel giorno ho iniziato ad avere ansia e tensione ogni volta prima del pranzo o della cena, con la preoccupazione fissa di non avere appetito e non riuscire a mangiare (sono un ragazzo molto magro quindi forse questa preoccupazione viene anche dal timore di dimagrire ulteriormente per colpa di questo problema). Questa situazione è diventata un incubo perché ho iniziato ad allontanarmi dagli amici e a farmi tante paranoie, in quanto se ci uscivo il pomeriggio spesso mi aumentava l'ansia e poi a cena mi si chiudeva lo stomaco, mentre la sera ci esco tuttora e mi sento più tranquillo (forse perché una volta tornato a casa vado a letto a dormire e non ho la preoccupazione di dover mangiare). Quindi sono passato da una situazione in cui provavo ansia solo ed esclusivamente quando dovevo mangiare con i miei amici, a una situazione in cui mi sento sempre ansioso e angosciato per la paura di non riuscire a mangiare. La cosa che mi fa stare peggio è che proprio non riesco a capire come mi sia potuta succedere una cosa del genere, mi sembra veramente assurdo dover provare una tale ansia per la cosa più naturale del mondo, ovvero mangiare, e nonostante abbia sempre cercato di affrontare alcune situazioni sforzandomi di andare alle cene e di uscire il pomeriggio, è quasi sempre andata male, come se non potessi farci niente e dovessi arrendermi a questa situazione. Per colpa di questo problema non posso più vivere a pieno la mia vita, e ormai mi sembra impossibile poter tornare a fare una cena o mangiare un panino con i miei amici senza stare male.
Quindi le chiedo, da cosa può essere nata questa situazione assurda e come posso uscirne? E' possibile fare qualcosa, qualche piccolo gesto o attività che possa aiutarmi a stare più tranquillo e superare questo problema, senza dover ricorrere a terapie specifiche e ai farmaci? Oppure esiste qualche metodo o qualche prodotto che stimoli l'appetito e apra lo stomaco? Grazie mille in anticipo
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.9k 605
<<In breve, senza un motivo che io riesca a definire, dall'estate scorsa ho iniziato a non riuscire più a mangiare in compagnia dei miei amici (cosa che ho sempre fatto senza problemi)<<

Gentile utente,
senza un motivo non accade nulla. Solo che talvolta ne siamo consapevoli e altre volte no.
Lei ci sta dicendo che non è successo nulla di eclatante, che possa esser riconosciuta come origine del disturbo, credo di capire.

<< esiste qualche metodo o qualche prodotto che stimoli l'appetito e apra lo stomaco?<<
non è questione di appetito, altrimenti il disturbo lo avrebbe sempre. Invece lo ha solo in situazioni sociali.

Ormai è passato quasi un anno.
Cosa è successo "allora" a livello relazionale o sociale? E a livello personale?

Le suggerisco anche questa lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/3545-la-fobia-sociale.html






Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Concordo con la Collega,forse all'inizio c'è stata una situazione in cui ha avuto paura di dover essere valutato, osservato, e non poi approvato, mi domando se c'è qualche problema a livello della sua fisicità, in fondo mangiare è anche una cosa intima privata, di solito è un piacere che si può condividere, un momento in cui si è tutti più veri '.. Non ho capito se le capita di mangiare poi da solo, un panino , un dolce, un frutto e se questo le dà piacere, soddisfazione e se può farlo benissimo senza pensarci , tranquillo.. vedo che viene presentato come normopeso , spero che intanto mangi quello che le piace.. e poi le consiglio di parlare con un Collega de visu , col quale anche gli aspetti più privati affettivi, sessuali, familiari potranno essere chiariti..e tanti dubbi, paure , insicurezze potranno essere fugati e ridimensionati..
Le faccio molti auguri e non si scruti continuamente , nessuno è perfetto e bisogna anche imparare a guardare più in là e più in alto..e .. ad essere più indipendenti dagli altri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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