Riconoscere un disturbo alimentare

Buongiorno, vi scrivo, un po' titubante, per illustrarvi il mio problema. Sono una ragazza di 21 anni, sono alta 167cm e peso 45,7 kg. Sono sempre stata una ragazza di costituzione magra e non ho mai avuto particolari problemi con il mio corpo. Premetto anche che mi è sempre piaciuto molto il cibo, sono sempre stata una buona forchetta e anche una persona golosa. Prima di Febbraio non tenevo sotto controllo il mio peso, mi sono sempre vista più o meno uguale e sapevo di pesare intorno ai 52-53 kg. Casualmente e per curiosità a Febbraio mi sono pesata e ho così scoperto di pesare 46kg. Mi sono immediatamente allarmata perchè non avevo cambiato le mie abitudini alimentari e un calo così eccessivo di peso mi spaventò molto. Feci subito degli esami del sangue, ma tutto era nella norma. Il medico mi disse che probabilmente la causa del calo ponderale era stata lo stress ma che avrei dovuto tenere sotto controllo il peso per sicurezza.
Da questo momento ho iniziato a pesarmi molto spesso e ad annotare il mio peso. Contemporaneamente ho iniziato anche ad andare in palestra (iscrizione che avevo fatto a dicembre perché volevo tonificare il mio fisico, non dimagrire).
Dopo un mese di palestra avevo già notato cambiamenti sul mio fisico e ne ero molto soddisfatta, ero decisa a mantenerlo e migliorarlo. Inoltre mi piaceva la magrezzap casualmente "ottenuta", ma nell'ultimo periodo mi sono accorta che il mio rapporto con il cibo e con la bilancia è cambiato. Non mi peso più temendo di perdere peso, ma temendo di acquisirne. Sono felice se la bilancia segna 45,6 piuttosto che 45,7 e non credo sia sano anche perché sono consapevole di essere sottopeso (imc= 16,4). Mi manca l'appetito e non mi dispiace saltare i pasti. E so che anche questo non è sano. Mangiare sta diventando un dovere e per lo sforzo a volte mi dà la nausea. Devo aggiungere che gli ultimi mesi sono stati stressanti soprattutto nell'ambiente famigliare e che i pasti a casa sono tuttora momenti per me di tensione. Le persone intorno a me notano la mia magrezza e da un lato mi inorgoglisce dall'altro mi fa chiedere se io stia bene. Un ulteriore dubbio mi è sorto quando i miei genitori mi hanno proposto di andare da un dietista. Ho rifiutato e nella mia testa sapevo che era perché temevo che avrei ripreso peso, che avrei pensato ancora di più al cibo e alla bilancia.
Non riesco a capire se sto sviluppando un disturbo alimentare e sinceramente non saprei nemmeno come vincere questi pensieri e tornare ad avere un rapporto sano con il mio corpo, perché mi piaccio di più rispetto a come ero l'anno scorso. Non riesco a capire dove terminino i complessi e inizi la malattia. Aggiungo che ho ancora il ciclo mestruale quindi non mi sento allarmata. Non mi aspetto una diagnosi ma vi chiedo gentilmente un parere e un consiglio sulla situazione, dato che non so con chi parlarne (e se sia davvero il caso di allarmarmi e allarmare chi mi sta intorno). Vi ringrazio per il vostro tempo e disponibilità.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
la situazione che descrive è decisamente delicata: da un lato c'è consapevolezza, ma dall'altro c'è una sorta di compiacimento di una situazione effettivamente un po' al limite.
Le suggerirei di informarsi se presso le strutture ospedaliere della sua Asl esiste un'équipe multidisciplinare (costituita da dietologo, psicologo, endocrinologo....) che si occupi di disturbi del comportamento alimentare e che possa valutare in modo approfondito la situazione.
Magari può iniziare con un colloquio con lo psicologo, in modo da chiarirsi un po' le idee e conoscere le loro modalità di approccio al problema. In base a ciò, deciderà come procedere.

Cordialità.


Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Concordo con la Collega, chiarisca il suo stato d'animo e la sua situazione emotiva con un Collega de visu, la situazione è in bilico secondo me, mi preoccupa che Lei si senta orgogliosa quando la trovano dimagrita, che non era certo grassa neanche prima .
E la tensione in famiglia non l'aiuta..
Si dia aiuto ora, prima che il problema le sfugga di mano, si sentirà appoggiata e compresa..
Le faccio molti auguri di giorni più sereni..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio per i vostri pareri e consigli. Ho ammesso la situazione a me stessa di recente pertanto penso di aver bisogno di ancora un po' di tempo per prendere in mano la situazione. In ogni modo grazie per l'aiuto. Mi impegnerò a non sottovalutare questa situazione e a non lasciarmela sfuggire di mano. Cordiali saluti
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Nel frattempo che si decide - speriamo a breve - eviti di pesarsi tutti i giorni, ma solo una volta in settimana.

Mettendo in atto questa indicazione si accorgerà Lei stessa se riesce a farlo con tranquillità o se non ce la fa;
questo Le darà una ulteriore visione della problematica.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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