Essere consapevoli che la famiglia del mio ragazzo sa che abbiamo un'intimitá: perché non voglio?

Buonasera a tutti!! Vi scrivo per un pensiero molto semplice, ma che mi porto giá da un pó di tempo perché sento che mi condiziona giá da un pó, soprattutto quando vado a casa dei genitori del mio ragazzo.
Premetto che sto con il mio ragazzo da un anno e due mesi circa e dopo i primi sei, sette mesi il mio ragazzo voleva creare a tutti i costi dei momenti di intimità con me; scelta che all'inizio un pó mi turbava perché non ero pronta, perché é il mio primo ragazzo, perché volevo andare con i piedi di piombo. E lui ha sempre ritenuto che l'occasione piú giusta fosse chiuderci nella sua stanza dopo pranzo, con la scusa di riposare e di stare un pó per fatti nostri, anche se c'erano i genitori in casa.
La cosa che piú mi ha fatto vergognare é stato quando una volta la sorella bussó, noi aprimmo e non mi accorsi di avere la cerniera dei pantaloni abbassata e ben visibile...
Mi sono sentita mortificata perché ho pensato anche in seguito e tutt'ora a cosa lei abbia potuto pensare lei di me, o gli stessi genitori qualora avessero saputo l'episodio.
É un pensiero che mi porto da molto tempo, e non sono ancora riuscita a 'giustificare' anche una mia consapevolezza di pensiero che la famiglia del mio ragazzo sappia che io e lui abbiamo un'intimitá.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentle ragazza, vorrei rasserenarla, al di là della .. scoperta.. penso che la famiglia del suo ragazzo, già pensasse che voi due , chiusi in camera, non riposaste e basta..i tempi sono cambiati .. tutto questo viene considerato.. normale.. quindi il giudizio su di Lei sarà appoggiato su altre cose, su di un modo di fare e di essere, garbato, gentile, su quello che fa e che si propone di fare, sul comportamento del suo ragazzo, in famiglia, nello studio , nel lavoro..
Pensi più in là .. a crescere, studiare, avere interessi e curiosità, ad essere attenta e sensibile agli altri..
Le faccio molti auguri di un futuro costruttivo e sereno..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile ragazza,
talvolta gli altri possono essere vissuti "simbolicamente" come coloro che spiano attraverso il buco della serratura; soprattutto se quello che si sta facendo non mette del tutto a proprio agio.

Sì, i genitori del ragazzo, la sorella, potranno immaginare; d'altra parte anche loro, forse, a suo tempo.

Nonostante questo pensiero, come va la sessualità?
Come sono i rapporti con la famiglia del ragazzo?




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Ringrazio entrambe per le risposte e in particolare lei, dott.Brunialti, per la sua particolare attenzione.
Con la famiglia del mio ragazzo va bene: mi sento stimata e voluta bene, e questo non puó che rasserenarmi, considerando che in famiglia c'é tutto tranne che serenitá purtroppo...
Comunque noto che i genitori chiedono spesso di me, di andare a casa, in vacanza con loro, ecc., quindi questo mi fa ben supporre che sia diventata quasi di famiglia!
Nella sessualitá anche va bene: col tempo ho iniziato ad aprirmi di piú e a concepire la sessualità come elemento importante nel rapporto: mi creda, io sono sempre stata abbastanza pudica su questi temi, ma sempre molto curiosa (infatti non sono mai stata 'ignorante' sulle tematiche della sessualità), e sono consapevole che devo ancora crescere con lui sotto questo punto di vista. Io comunque non ho affatto fretta: il bello di poter condividere una vita insieme é proprio il fatto di assaporare le cose insieme passo dopo passo.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<il bello di poter condividere una vita insieme é proprio il fatto di assaporare le cose insieme passo dopo passo.<<

Sono proprio d'accordo. Le auguro un "buon percorso" di crescita, di apertura, di creatività.

Saluti cari.


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Utente
Utente
La ringrazio di cuore, dottoressa.
Non vorrei nasconderle, peró, che molte volte mi sono chiesta e mi chiedo se questo sia il percorso e il modo piú giusto, se stia sbagliando qualcosa in me e nella relazione che ho creato con il mio fidanzato.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<mi chiedo se questo sia il percorso e il modo piú giusto<<

Non c'è un modo in assoluto giusto o sbagliato.
La coppia se lo studia su misura, e fa in modo che sia soddisfavcente per ambedue, attraverso una negoziazione nella quale ognuno va incontro all'altro/a.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Ci scrive da tempo, le sue richieste di consulenza contengono ansiee paure , spesso centrate sulla sua sessualità.

Cosa la spaventa?
Cosa la preoccupa?

Ha risolto le preoccupazioni del passato inerenti la sua vita intima?

È possibile che immagini di essere spiata perchè è lei stessa che lo fa per prima....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Buongiorno dottoressa, la ringrazio per la sua attenzione.
Si, queste paure, queste ansie non sono svanite, anzi le sento piú forti che mai.
Non ho capito cosa intenda dire con "é lei stessa che lo fa per prima", però sí, il fatto che mi possa sentire in qualche modo osservata lo percepisco.
Non so spiegarle come o cosa in particolare, ma io continuo a provare questo disagio, che non mi fa star bene.
E a questo si aggiungono anche pensieri, tra l'altro alcuni anche banali,che un pó condizionano il mio modo di essere e di agire, nella società e nel privato.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Cara ragazza, teme i giudizi, perchè , a mio parere, come appare nelle precedenti risposte di tutte le Colleghe, è Lei stessa che non sembra molto realmente .. approvante.. contenta . risolta..forse non le basta mai quel che fa di buono, forse ha paura di sbagliare, di non essere apprezzata.. "cosa la spaventa, cosa la preoccupa.." le chiede la Collega Randone e glielo chiedo anch'io, ci pensi..
A volte ci pare di aver superato i dictat dell'infanzia , ma stanno zitti lì, salvo apparire nei momenti meno opportuni..e diventare ingombranti..
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Utente
Utente
Se devo fare un excursus temporale del mio passato, posso ammettere che non ho affrontato periodi molto sereni: ho un padre che é stato aggressivo con me e mia madre (anche lui vittima di un'aggressione materna che credo si sia inevitabilmente abbattuta sul suo carattere e sulla personalitá di marito e padre), e questo indubbiamente non ci ha dato quella serenitá che potevamo conquistare, come oggi d'altronde (infatti sento il nostro nucleo familiare come quasi escluso dal mondo, perché mio padre ha voluto tagliare i rapporti con la sua famiglia e con quella di mia madre, con cui io invece contino ad avere un legame molto profondo).

Inoltre ho avuto diverse vicissitudini non proprio positive durante il periodo delle scuole medie e del liceo: venivo spesso presa in giro e non sono mancati molti momenti di solitudine, forse troppi (sono anche figlia unica, quindi il fatto di non aver avuto delle amicizie nel tempo mi ha fatto sentire davvero molto sola). Posso dire di aver raggiunto un pó di serenitá da quando ho iniziato questo percorso universitario (mi sono legata a delle persone da cui mi sento molto voluta bene e rispettata) e ho conosciuto questo ragazzo che é diventato un punto di riferimento importante e che non sa di questi miei trascorsi.


Io ho provato a superare questi dolori che da adolescente non nascondo siano stati abbastanza difficili da superare (ho avuto nell'arco di quel tempo anche problemi di salute di carattere endocrino-metabolico: non avevo mestruazioni per mesi, ero diventata ipotiroidea, piangevo spesso e mi sentivo stanca): oggi sicuramente mi sento una persona piú serena, ma a volte mi rendo conto che ritornano le debolezze di un tempo e prendono il sopravvento soprattutto nei periodi piú stressanti, quando mi sento messa alla prova.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Grazie per questo momento di riflessione. pensi che è stata.. resiliente.. cioè capace di superare momenti brutti e non facili..cerchi ora di godersi con serenità quello che di buono e bello la vita le dà..ce l'ha fatta con fatica, coraggio e da sola .. sia contenta di sè...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Se non riesce da sola, si faccia aiutare,
Anche il dolore provato non è mai del tutto vano, anzi fortifica ed insegna molte cose di noi....lo adoperi.

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<oggi mi sento una persona piú serena,
ma a volte mi rendo conto che ritornano le debolezze di un tempo e prendono il sopravvento soprattutto nei periodi piú stressanti<<

Gentile ragazza,
questa frase rivela una importante Sua consapevolezza, che potrà portarLa - quando Lei lo riterrà, considerato che siamo di fronte ad un'urgenza - a intraprendere un breve percorso psicologico allo scopo di dare basi più solide al Suo cambiamento, alle soluzioni che da sola ha trovato.

Saluti cari.

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Utente
Utente
Vi ringrazio di cuore.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Prego.

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