Ho reagito malissimo alla scoperta del tumore di mia madre
Buongiorno dottori,
sviscero qui tutti i miei timori (non oso farlo del tutto con chi mi sta intorno per via di quello che possano pensare di me).
A mia madre è stato diagnosticato un tumore al pancreas con metastasi non operabile e da quel giorno sono sprofondata nel baratro.
Vivo a 1800 km da lei, e non appena ho saputo che era stata ricoverata sono andata da lei e sono rimasta per 5 giorni, ma poi sono tornata su perchè qui ho la mia famiglia e un lavoro (e non volevo più rimanere per non guardare cosa stesse accadendo).
In passato ho avuto attacchi di panico e ho sofferto di ipocondria e doc, e da quando sono andata da mia madre si sono ripresentati tutti i miei scheletri nell'armadio. Sono convinta di avere anche io un tumore con metastasi e mi disgusto perchè adesso sono più preoccupata per me che non per lei. Sono piena di dolori alla schiena e allo sterno, sono inappetente e sempre di umore depresso.
Non riesco a reagire, ho chiesto una pausa dal lavoro e non faccio che vegetare sul divano. Ho letto su internet che il tumore al pancreas è uno dei più subdoli, e mi immagino mia madre come in una sorta di braccio della morte e ho paura (forse sono quasi sicura) che non possa farcela, ma io voglio che stia bene e non sono ancora pronta per una sua dipartita.
Ringrazio Dio perchè adesso con lei c'è mia sorella, che sta affrontando tutto da sola, e mi dispiace per questo, ma io non ci riesco a gestire questa situazione. Mi sento come lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia, dentro la camera dell'ospedale mi venivano degli attacchi di panico e quando mi avvicinavo all'ospedale le gambe mi diventavano di burro.
Vorrei solo trovare un posto dove nascondermi dal destino e dal mondo, ma dall'altro lato voglio reagire ma non so come fare, mi mancano gli strumenti per poter andare avanti.
Avevo raggiunto un equilibrio perfetto: un lavoro, una casa nuova, una famiglia e ora è crollato tutto.
Come posso rialzarmi? Voglio scacciare questa maledetta ipocondria che mi impedisce di vivere e cerco di stare a galla e non cadere in quel baratro chiamato depressione.
Ultimamente sono un peso per mio marito, gli chiedo sempre se secondo lui quel tipo di dolore può essere dovuto ad un tumore e mi guarda come se fossi pazza e non credo a quello che mi dice il medico, anche se ho timore di andare a farmi controllare per paura di scoprire di avere un tumore anche io.
Scusate se mi sono dilungata, vi ringrazio per l'aiuto che mi darete.
sviscero qui tutti i miei timori (non oso farlo del tutto con chi mi sta intorno per via di quello che possano pensare di me).
A mia madre è stato diagnosticato un tumore al pancreas con metastasi non operabile e da quel giorno sono sprofondata nel baratro.
Vivo a 1800 km da lei, e non appena ho saputo che era stata ricoverata sono andata da lei e sono rimasta per 5 giorni, ma poi sono tornata su perchè qui ho la mia famiglia e un lavoro (e non volevo più rimanere per non guardare cosa stesse accadendo).
In passato ho avuto attacchi di panico e ho sofferto di ipocondria e doc, e da quando sono andata da mia madre si sono ripresentati tutti i miei scheletri nell'armadio. Sono convinta di avere anche io un tumore con metastasi e mi disgusto perchè adesso sono più preoccupata per me che non per lei. Sono piena di dolori alla schiena e allo sterno, sono inappetente e sempre di umore depresso.
Non riesco a reagire, ho chiesto una pausa dal lavoro e non faccio che vegetare sul divano. Ho letto su internet che il tumore al pancreas è uno dei più subdoli, e mi immagino mia madre come in una sorta di braccio della morte e ho paura (forse sono quasi sicura) che non possa farcela, ma io voglio che stia bene e non sono ancora pronta per una sua dipartita.
Ringrazio Dio perchè adesso con lei c'è mia sorella, che sta affrontando tutto da sola, e mi dispiace per questo, ma io non ci riesco a gestire questa situazione. Mi sento come lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia, dentro la camera dell'ospedale mi venivano degli attacchi di panico e quando mi avvicinavo all'ospedale le gambe mi diventavano di burro.
Vorrei solo trovare un posto dove nascondermi dal destino e dal mondo, ma dall'altro lato voglio reagire ma non so come fare, mi mancano gli strumenti per poter andare avanti.
Avevo raggiunto un equilibrio perfetto: un lavoro, una casa nuova, una famiglia e ora è crollato tutto.
Come posso rialzarmi? Voglio scacciare questa maledetta ipocondria che mi impedisce di vivere e cerco di stare a galla e non cadere in quel baratro chiamato depressione.
Ultimamente sono un peso per mio marito, gli chiedo sempre se secondo lui quel tipo di dolore può essere dovuto ad un tumore e mi guarda come se fossi pazza e non credo a quello che mi dice il medico, anche se ho timore di andare a farmi controllare per paura di scoprire di avere un tumore anche io.
Scusate se mi sono dilungata, vi ringrazio per l'aiuto che mi darete.
[#1]
Gentile signora,
certamente non è facile apprendere la notizia del tumore della mamma, ma credo che l'effetto che tutto ciò ha avuto su di Lei possa leggersi alla luce dei Suoi precedenti problemi d'ansia, ipocondria e panico.
Posso chiedere se in passato era stata seguita dal medico o dallo psicologo per tali problematiche?
certamente non è facile apprendere la notizia del tumore della mamma, ma credo che l'effetto che tutto ciò ha avuto su di Lei possa leggersi alla luce dei Suoi precedenti problemi d'ansia, ipocondria e panico.
Posso chiedere se in passato era stata seguita dal medico o dallo psicologo per tali problematiche?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile utente,
L'armadio si è aperto e gli scheletri sono ricomparsi, Lei dice. Ed è proprio così.
Questa terribile notizia La ha fatta ritornare indietro nel tempo e nei progressi fatti.
il suggerimento è di riprendere al più presto la terapia.
Per Lei stessa, per la Sua famiglia, ma anche per poter essere in grado - ogni tanto - di visitare sua madre fin quando ci sarà tempo.
L'armadio si è aperto e gli scheletri sono ricomparsi, Lei dice. Ed è proprio così.
Questa terribile notizia La ha fatta ritornare indietro nel tempo e nei progressi fatti.
il suggerimento è di riprendere al più presto la terapia.
Per Lei stessa, per la Sua famiglia, ma anche per poter essere in grado - ogni tanto - di visitare sua madre fin quando ci sarà tempo.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Gentile Utente,
una malattia così grave e per di più di un genitore destabilizza notevolmente, ancor di più lei che ha uno storico di ansia ed ipocondria, è come se avesse scoperchiato nuovamente il vaso di Pandora e fossero venuti fuori tutti i mali del mondo.
Detto questo, dovrebbe approfittare di questo momento così doloroso e difficile per "attraversare" il dolore, non evitarlo o evacuarlo, spostarlo o far finta che non ci sia….soltanto così potrà veramente aiutare sua madre e se stessa…
si faccia aiutare, anche un piccolo periodo di psicoterapia durante questi mesi bui, le sarà d'aiuto nell'elaborazione profonda delle sue paure e del dolore...
una malattia così grave e per di più di un genitore destabilizza notevolmente, ancor di più lei che ha uno storico di ansia ed ipocondria, è come se avesse scoperchiato nuovamente il vaso di Pandora e fossero venuti fuori tutti i mali del mondo.
Detto questo, dovrebbe approfittare di questo momento così doloroso e difficile per "attraversare" il dolore, non evitarlo o evacuarlo, spostarlo o far finta che non ci sia….soltanto così potrà veramente aiutare sua madre e se stessa…
si faccia aiutare, anche un piccolo periodo di psicoterapia durante questi mesi bui, le sarà d'aiuto nell'elaborazione profonda delle sue paure e del dolore...
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Può ricontattare il collega che La seguiva in passato, magari non ha bisogno di una psicoterapia, ma di un sostegno per questo periodo difficile.
Importante è anche il sostegno dei propri cari, non rimanga sola.
Cordiali saluti,
Importante è anche il sostegno dei propri cari, non rimanga sola.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.8k visite dal 15/06/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Attacchi di panico
Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?