Non riesco più a provare sentimenti per l'altro sesso
Salve,
sono una ragazza di 24 anni e frequento l'università. Nella mia vita, all'età di 17 anni, ho subito un forte trauma, cioè la morte improvvisa di mio fratello minore, di un anno più piccolo di me. Col tempo penso di essere riuscita ad andare avanti (anche se ovviamente il dolore resta), però il mio modo di relazionarsi con i ragazzi è diverso da com'era prima. Mi spiego meglio: ho avuto una relazione della durata di due anni e mezzo (dal 2010 al 2012) nella quale ero innamoratissima e vedevo praticamente ogni giorno il mio ex, tanto da arrivare a rinunciare a tante cose in nome dell'amore che provavo per lui, il quale era molto geloso e spesso mi chiedeva, ad esempio, di non vedere le amiche. La cosa non mi pesava più di tanto, perchè ero appunto innamorata persa. Un giorno il mio ex mi ha tradita e io l'ho scoperto; per me è stato un colpo molto brutto, la nostra relazione è finita male, ma me ne sono presto fatta una ragione, pur soffrendo molto, forse perchè come ho scritto sopra avevo passato ben di peggio. Dopo un paio di mesi dalla fine della mia relazione ho conosciuto quello che poi sarebbe diventato il mio nuovo ragazzo. Lui innamoratissimo sin da subito, io molto meno, ma alla fine ci siamo messi insieme ed è durata 2 anni. 2 anni dei quali terrei per buoni solo i primi 3 mesi di relazione: lui è diventato presto geloso patologico, con atteggiamenti da denuncia che non sto qui a scrivere; io sempre più stanca e anche spaventata da lui, l'ho tradito più volte e non me ne sono mai pentita. Non penso di essere mai stata innamorata di lui, e finalmente, a febbraio di quest'anno, sono riuscita a trovare il coraggio e la capacità di non farmi "sovrastare" dai suoi ricatti e voleri e quindi di lasciarlo. Sono single da allora. Sto conoscendo tanti ragazzi, esco con varie persone anche se magari già fisicamente non mi interessano. Con alcuni esco abbastanza spesso, tanto che vedo da parte loro un interesse che va al di là della sola attrazione fisica, ma io non riesco minimamente a farmi coinvolgere sentimentalmente. Non mi sento nemmeno in colpa per uscire, ad esempio, con 3 ragazzi nell'arco della stessa settimana; non mi sento in colpa se trovo scuse per giustificare i miei "oggi non posso uscire", eppure so che alcuni sono veramente presi. Ma è più forte di me: non riesco proprio a provare sentimenti. Anche se magari ho rapporti sessuali (questo è successo solo con 2 dei tanti che sto frequentando), mi sento veramente distaccata, come se il mio cuore fosse diventato di pietra. Insomma, non riesco nè a innamorarmi nè a farmi coinvolgere sentimentalmente, direi quasi che esco con i ragazzi per noia, o per sentirmi più sicura di me. Eppure prima (col mio primo ragazzo) non era così. Non capisco se la mia sia una situazione grave, se la morte di mio fratello (seppure avvenuta 7 anni fa) possa essere la causa di questo mio modo di essere o se sono diventata così a causa della gelosia estrema del mio secondo fidanzato. Cosa posso fare?
sono una ragazza di 24 anni e frequento l'università. Nella mia vita, all'età di 17 anni, ho subito un forte trauma, cioè la morte improvvisa di mio fratello minore, di un anno più piccolo di me. Col tempo penso di essere riuscita ad andare avanti (anche se ovviamente il dolore resta), però il mio modo di relazionarsi con i ragazzi è diverso da com'era prima. Mi spiego meglio: ho avuto una relazione della durata di due anni e mezzo (dal 2010 al 2012) nella quale ero innamoratissima e vedevo praticamente ogni giorno il mio ex, tanto da arrivare a rinunciare a tante cose in nome dell'amore che provavo per lui, il quale era molto geloso e spesso mi chiedeva, ad esempio, di non vedere le amiche. La cosa non mi pesava più di tanto, perchè ero appunto innamorata persa. Un giorno il mio ex mi ha tradita e io l'ho scoperto; per me è stato un colpo molto brutto, la nostra relazione è finita male, ma me ne sono presto fatta una ragione, pur soffrendo molto, forse perchè come ho scritto sopra avevo passato ben di peggio. Dopo un paio di mesi dalla fine della mia relazione ho conosciuto quello che poi sarebbe diventato il mio nuovo ragazzo. Lui innamoratissimo sin da subito, io molto meno, ma alla fine ci siamo messi insieme ed è durata 2 anni. 2 anni dei quali terrei per buoni solo i primi 3 mesi di relazione: lui è diventato presto geloso patologico, con atteggiamenti da denuncia che non sto qui a scrivere; io sempre più stanca e anche spaventata da lui, l'ho tradito più volte e non me ne sono mai pentita. Non penso di essere mai stata innamorata di lui, e finalmente, a febbraio di quest'anno, sono riuscita a trovare il coraggio e la capacità di non farmi "sovrastare" dai suoi ricatti e voleri e quindi di lasciarlo. Sono single da allora. Sto conoscendo tanti ragazzi, esco con varie persone anche se magari già fisicamente non mi interessano. Con alcuni esco abbastanza spesso, tanto che vedo da parte loro un interesse che va al di là della sola attrazione fisica, ma io non riesco minimamente a farmi coinvolgere sentimentalmente. Non mi sento nemmeno in colpa per uscire, ad esempio, con 3 ragazzi nell'arco della stessa settimana; non mi sento in colpa se trovo scuse per giustificare i miei "oggi non posso uscire", eppure so che alcuni sono veramente presi. Ma è più forte di me: non riesco proprio a provare sentimenti. Anche se magari ho rapporti sessuali (questo è successo solo con 2 dei tanti che sto frequentando), mi sento veramente distaccata, come se il mio cuore fosse diventato di pietra. Insomma, non riesco nè a innamorarmi nè a farmi coinvolgere sentimentalmente, direi quasi che esco con i ragazzi per noia, o per sentirmi più sicura di me. Eppure prima (col mio primo ragazzo) non era così. Non capisco se la mia sia una situazione grave, se la morte di mio fratello (seppure avvenuta 7 anni fa) possa essere la causa di questo mio modo di essere o se sono diventata così a causa della gelosia estrema del mio secondo fidanzato. Cosa posso fare?
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<<Un giorno il mio ex mi ha tradita e io l'ho scoperto; per me è stato un colpo molto brutto, la nostra relazione è finita male, ma me ne sono presto fatta una ragione, pur soffrendo molto, forse perchè come ho scritto sopra avevo passato ben di peggio.<<
Gentile ragazza,
Lei ci racconta due ferite importanti che hanno connotato le relazioni con il maschile: la morte del frtello (malattia?), il tradimento.
Non è starno pensare che questi due eventi abbiano intaccato il Suo mondo affettivo, verso l'altro genere.
Considerato che questo ormai data da anni, ha mai pensato di farsi aiutare da un nostro Collega di persona?
Gentile ragazza,
Lei ci racconta due ferite importanti che hanno connotato le relazioni con il maschile: la morte del frtello (malattia?), il tradimento.
Non è starno pensare che questi due eventi abbiano intaccato il Suo mondo affettivo, verso l'altro genere.
Considerato che questo ormai data da anni, ha mai pensato di farsi aiutare da un nostro Collega di persona?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
intanto la ringrazio per la sua rapida risposta. Non appena avvenuta la morte di mio fratello (per incidente stradale) io e i miei genitori abbiamo iniziato a farci seguire da specialisti. Io però ho smesso molto presto con i consulti perché a detta di più di un medico non erano più necessari.
Probabilmente sto subendo adesso delle conseguenze psicologiche che non ho subito istantaneamente alla morte di mio fratello. Seguirò il suo consiglio e consulterò uno specialista della mia zona. Grazie mille!
intanto la ringrazio per la sua rapida risposta. Non appena avvenuta la morte di mio fratello (per incidente stradale) io e i miei genitori abbiamo iniziato a farci seguire da specialisti. Io però ho smesso molto presto con i consulti perché a detta di più di un medico non erano più necessari.
Probabilmente sto subendo adesso delle conseguenze psicologiche che non ho subito istantaneamente alla morte di mio fratello. Seguirò il suo consiglio e consulterò uno specialista della mia zona. Grazie mille!
[#3]
Gentile ragazza,
la morte, sorattutto se improvvisa e per evento tragico, lascia dentro una scia di sofferenza che si manifesta talvolta a distanza di anni.
La scelta di affidarsi ad uno/a psicoterapeuta della Sua zona è la più adatta.
Saluti cari.
la morte, sorattutto se improvvisa e per evento tragico, lascia dentro una scia di sofferenza che si manifesta talvolta a distanza di anni.
La scelta di affidarsi ad uno/a psicoterapeuta della Sua zona è la più adatta.
Saluti cari.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 14/06/2015.
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