Ansia e bipolarismo

Buongiorno, vi scrivo per chiedere riguardo alla mia situazione che mi sta logorando da tempo...durante l adolescenza avevo avuto de periodi in cui (in seguito alla morte di una mia coetanea di 13 anni) mi sentivo depressa, mi veniva spesso da piangere, avevo paura della notte e avevo paura di cose anche irrazionali, pensavo spesso: e se ora morissi? E se avessi una malattia grave e stessi per morire? Mi facevo un sacco di pensieri e paranoie su tutto...poi questi pensieri erano svaniti...sono ricomparsi quando ho fatto coming out con la mia famiglia dicendo appunto di essere lesbica...loro hanno detto che si, l avevano accettato, ma la veritá è che mi bloccano in qualsiasi cosa, sono molto apprensivi, mi trattano come una ragazzina nonostante i miei 22 anni, non posso dire a nessuno della mia omosessualita, non vogliono che ne parli in casa, devo fare tutto di nascosto e questa cosa mi da ansia, è un macigno da sopportare. La situazione è peggiorata ancor di piu quando la ragazza con cui stavo da 7 mesi (con una situazione famigliare non bellissima e con problemi di ansia e crisi di panico) mi lascia dicendomi che non ce la fa piu con me, a nascondere tutto, che non vuole una relazione ma vuole solo vivermi al momento perche non sa se mia ama, che lo stava ancora sperimentando perche diceva di non essere pronta ad amare ancora...che ero troppo gelosa (ma lei voleva rimanere in contatto con la ex che non aveva un comportamento decente ne con me ne con lei) e inizia a trattarmi male, a dire che non sa quello che vuole...io da allora sto sempre piu male, piango spesso durante il giorno, non riesco a non pensare a lei nonostante mi abbia ferito, e spesso ci sono dei momenti in cui mi vengono paure improvvise, non saprei dire di cosa, terrore generale e angoscia che spesso risolvo scrivendo a qiesta ragazza nonostante lei non capisca la mia sofferenza...sono momenti tristi in cui penso che non avro mai una relazione semplice e pulita come piace a me, in cui temo di dover per sempre stare "agli ordini" della mia famiglia...sono arrivata ad un punto in cui ad esempio quando mi vietano di vedere una persona mi viene l ansia e l angoscia perche penso a quando sarò via di casa che magari loro faranno ancora così e non riusciro mai ad avere una vita mia nonostante sia una donna adulta e responsabile..a tutto ciò si aggiungono degli sporadici giorni di strana felicità, in cui penso di farcela, in cui penso che non andrá tutto male, in cui provo dei veloci lampi di euforismo per poi magari alla sera ricadere nel baratro, soprattutto quando arriva la notte...vorrei sapere un Vostro parere perche davvero è invivibile ultimamente...Vi ringrazio anticipatamente
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

<< vorrei sapere un Vostro parere perche davvero è invivibile ultimamente<<.

Quale è il punto centrale:
Omosessualità?
Genitori?
Coming uot?
Relazione finita?
Alternanze di umore che Lei chiama bipolarismo?

Lei ci presenta moltissimi punti su cui riflettere, ma quale è la Sua domanda?
Grazie.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
In realtá sono tutti punti centrali...ho una gran confusione nella mia mente, ma le "cose" che mi procurano piu sofferenza sono il rapporto coi genitori, la relazione finita e questi pensieri/stati d animo che io credo siano correlati ai miei e alla storia finita
Grazie per avermi risposto
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

In realtà più che una risposta, la mia intendeva essere una richiesta di esplicitazione.

Considerata la situazione di "gran confusione nella mia mente", perchè non farsi aiutare?
Come può fare da sola ad uscire dalla gabbia concreta e interiorizzata rappresentata dalla Sua famiglia, a vivere la sua vita che comprende anche situazioni "di genere", non sempre emplici?

Può rivolgersi a un nostro collega al Consultorio della Sua città, oppure al Servizio psicologico dell'Università se Lei è studente...



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Utente
Utente
È proprio ciò che vorrei fare, ma mi spaventa il fatto che a "cambiare" sarei ancora io, mentre la mia famiglia resterebbe uguale, cosi come resterebbe uguale il rapporto con quella ragazza e così come non cambierei io il mio essere (che almeno questo non mi causa molti problemi se non appunto con la mia famiglia)...nonostante ciò si, è davvero quello che vorrei fare, tentare non nuoce, ma ho pur sempre paura...proverò a seguire il Suo consiglio..grazie per il tempo che mi ha gentilmente dedicato.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597


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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Non si preoccupi troppo.
Lei cambierà solo nel modo in cui Lei stessa decide di cambiare, attraverso la psicoterapia. ( https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1056-la-relazione-psicoterapeutica.html )

Certo non può costringere la Sua famiglia a cambiare. Anche se - per la verità - il Suo cambiamento porterebbe all'interno di un "sistema" - quale la famiglia è - una perturbazione tale da indurre tutti a cambiare...


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Utente
Utente
È sempre questo il problema, mi preoccupo troppo per tutto e rischio di rovinare ogni cosa per delle paure infondate di cose che magari potrebbero succedere o che magari non succederanno mai...
Grazie per l'aiuto...mi fido di lei e inizierò a mobilitarmi per iniziare questo percorso di psicoterapia..grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Ne sono lieta, per la decisione verso la psicoterapia.

Le "paure infondate di cose che magari potrebbero succedere o che magari non succederanno mai" in realtà ci tengono immobili.

Se avrà piacere di tenerci al corrente, ci siamo.

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Utente
Utente
Lo farò..grazie
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