Pensieri ossessivi che diventano reali e influiscono sul normale svolgimento della vita
Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni, da 15 soffro di doc, ma il mio doc si è molto evoluto negli anni: sono sparite quasi del tutto le compulsioni, ma sono rimaste più forti che mai le ossessioni, che mi impediscono di vivere.
In particolare le mie ossessioni sono legate a 2 eventi traumatici: il primo risale a 10 anni fa quando una macchina di famiglia venne rubata e restituita dal ladro stesso, ma con all'interno diversi aghi e siringhe.
La seconda risale a 4 anni fa: in un posto che in realtà sembrava molto carino e per bene, dovendo usare la toilette l'ho trovata sporca di sangue sul pavimento e le pareti.
Sono stata in cura negli anni da psicologi cognitivo comportamentali, con terapie brevi e strategiche ma niente ha funzionato: Io sono convinta che ci sia del sangue che da quegli eventi io (nel secondo caso) o altri parenti(nel primo caso) abbiamo portato dentro casa e che ora ogni volta che si toccano determinati oggetti quella cosa che mi crea disagio si trasporti in giro di volta in volta, ad altri oggetti e da quelli ad altri ancora in un circolo infinito. Di recente ho letto questo articolo : https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html e mi ritrovo in maniera spaventosa in quel castello di ossessioni. Ora io mi chiedo, qualcuno sa come quel discorso si possa applicare al mio caso specifico? Tenendo conto che so di non potermi ammalare (io ho un timore particolare verso l'hiv e l'aids) ma ho comunque il terrore di venire in contatto con quell'ipotetico sangue. Dico ipotetico perchè tempo fa il mio medico di base mi disse che anche se del sangue fosse effettivamente entrato in casa, esso non passerebbe da oggetto ad oggetto neanche in particelle invisibili (non so se lo disse solo per farmi stare meglio), ma nonostante questo i pensieri non mi hanno ancora abbandonato.
Ho cercato di riassumere il problema il più possibile, spero di non essermi espressa male o in modo caotico e spero che il problema risulti chiaro.
In particolare le mie ossessioni sono legate a 2 eventi traumatici: il primo risale a 10 anni fa quando una macchina di famiglia venne rubata e restituita dal ladro stesso, ma con all'interno diversi aghi e siringhe.
La seconda risale a 4 anni fa: in un posto che in realtà sembrava molto carino e per bene, dovendo usare la toilette l'ho trovata sporca di sangue sul pavimento e le pareti.
Sono stata in cura negli anni da psicologi cognitivo comportamentali, con terapie brevi e strategiche ma niente ha funzionato: Io sono convinta che ci sia del sangue che da quegli eventi io (nel secondo caso) o altri parenti(nel primo caso) abbiamo portato dentro casa e che ora ogni volta che si toccano determinati oggetti quella cosa che mi crea disagio si trasporti in giro di volta in volta, ad altri oggetti e da quelli ad altri ancora in un circolo infinito. Di recente ho letto questo articolo : https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html e mi ritrovo in maniera spaventosa in quel castello di ossessioni. Ora io mi chiedo, qualcuno sa come quel discorso si possa applicare al mio caso specifico? Tenendo conto che so di non potermi ammalare (io ho un timore particolare verso l'hiv e l'aids) ma ho comunque il terrore di venire in contatto con quell'ipotetico sangue. Dico ipotetico perchè tempo fa il mio medico di base mi disse che anche se del sangue fosse effettivamente entrato in casa, esso non passerebbe da oggetto ad oggetto neanche in particelle invisibili (non so se lo disse solo per farmi stare meglio), ma nonostante questo i pensieri non mi hanno ancora abbandonato.
Ho cercato di riassumere il problema il più possibile, spero di non essermi espressa male o in modo caotico e spero che il problema risulti chiaro.
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Gentile Utente,
ci dice di aver effettuato più di una psicoterapia risolvendo solo in parte il suo problema:
"Sono stata in cura negli anni da psicologi cognitivo comportamentali, con terapie brevi e strategiche ma niente ha funzionato"
ma per quanto è stata in cura?
Ha seguito dei percorsi continuativi?
Ha assunto anche una terapia farmacologica?
ci dice di aver effettuato più di una psicoterapia risolvendo solo in parte il suo problema:
"Sono stata in cura negli anni da psicologi cognitivo comportamentali, con terapie brevi e strategiche ma niente ha funzionato"
ma per quanto è stata in cura?
Ha seguito dei percorsi continuativi?
Ha assunto anche una terapia farmacologica?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Grazie per l'interessamento.
Ho seguito la cura di tipo cognitivo comportamentale per otto mesi circa con una frequenza di una seduta a settimana.
L'ho interrotta per l'assenza di risultati di alcun tipo.La terapia breve e strategica invece l'ho seguita per le 10 sedute che di solito concludono un ciclo di terapia alla fine della quale la mia terapeuta ha ritenuto di non potermi aiutare oltre e passare il mio caso ad un altro specialista con cui ho inizisto da poco.
Ho sempre evitato e votrei continuare a non prendere farmaci. L'unica cosa che prendo sono delle capsule di iperico che non hanno dato risultsti.
Ho seguito la cura di tipo cognitivo comportamentale per otto mesi circa con una frequenza di una seduta a settimana.
L'ho interrotta per l'assenza di risultati di alcun tipo.La terapia breve e strategica invece l'ho seguita per le 10 sedute che di solito concludono un ciclo di terapia alla fine della quale la mia terapeuta ha ritenuto di non potermi aiutare oltre e passare il mio caso ad un altro specialista con cui ho inizisto da poco.
Ho sempre evitato e votrei continuare a non prendere farmaci. L'unica cosa che prendo sono delle capsule di iperico che non hanno dato risultsti.
[#3]
Non è da escludere che sia necessario integrare una terapia farmacologica alla psicoterapia: in certi casi questo è necessario, anche se l'idea di assumere degli psicofarmaci può non essere gradita, ma ovviamente rimando questa valutazione ad un'eventuale consulenza medico-psichiatrica.
Tenga anche presente che l'iperico ha un effetto antidepressivo, ma stando a quanto riferisce non soffre presumibilmente di un disturbo di questo tipo e in ogni caso i preparati a base di iperico che contengono un quantitativo di principio attivo sufficiente perchè sia pienamente efficace sono acquistabili da qualche anno solo dietro presentazione di ricetta medica (immagino che lei assuma degli integratori che sono quindi a basso dosaggio di ipericina).
Se lo desidera può postare una richiesta di consulto nella sezione delle Medicine Non Convenzionali di questo sito e riceverà informazioni più precise al riguardo.
Tornando alla questione della psicoterapia, se non ha risolto nè con la Terapia Cognitivo-Comportamentale, nè con la Terapia Breve Strategica, può essere utile che cambi radicalmente approccio e che si rivolga ad uno psicoterapeuta di orientamento psicodinamico/psicoanalitico per affrontare in altro modo i suoi problemi e comprenderne prima di tutto le cause inconsce.
Il mio consiglio è questo: ci rifletta e se vuole mi faccia sapere cosa ne pensa.
Un caro saluto,
Tenga anche presente che l'iperico ha un effetto antidepressivo, ma stando a quanto riferisce non soffre presumibilmente di un disturbo di questo tipo e in ogni caso i preparati a base di iperico che contengono un quantitativo di principio attivo sufficiente perchè sia pienamente efficace sono acquistabili da qualche anno solo dietro presentazione di ricetta medica (immagino che lei assuma degli integratori che sono quindi a basso dosaggio di ipericina).
Se lo desidera può postare una richiesta di consulto nella sezione delle Medicine Non Convenzionali di questo sito e riceverà informazioni più precise al riguardo.
Tornando alla questione della psicoterapia, se non ha risolto nè con la Terapia Cognitivo-Comportamentale, nè con la Terapia Breve Strategica, può essere utile che cambi radicalmente approccio e che si rivolga ad uno psicoterapeuta di orientamento psicodinamico/psicoanalitico per affrontare in altro modo i suoi problemi e comprenderne prima di tutto le cause inconsce.
Il mio consiglio è questo: ci rifletta e se vuole mi faccia sapere cosa ne pensa.
Un caro saluto,
[#4]
Utente
Grazie del parere.
Comunque non l'avevo incluso nell'elenco perchè le sedute si sono tenute prima degli eventi scatenanti di cui sopra, ma ho visto anche uno specialista psicoanalitico per un anno e mezzo nel periodo in cui le mie ossessioni erano rivolte al solo sporco generico e non ad uno sporco particolare.
Se la soluzione restano gli spicofarmaci oltre ad una normale terapia credo chr non verrò mai a capo del problema poichè ho visto l'effetto di tali fatmaci su persone a me care e non vorrei vivere un altro tipo di dramma.
Comunque non l'avevo incluso nell'elenco perchè le sedute si sono tenute prima degli eventi scatenanti di cui sopra, ma ho visto anche uno specialista psicoanalitico per un anno e mezzo nel periodo in cui le mie ossessioni erano rivolte al solo sporco generico e non ad uno sporco particolare.
Se la soluzione restano gli spicofarmaci oltre ad una normale terapia credo chr non verrò mai a capo del problema poichè ho visto l'effetto di tali fatmaci su persone a me care e non vorrei vivere un altro tipo di dramma.
[#7]
Risale quindi a prima che si verificassero gli eventi traumatici che hanno innescato i pensieri ossessivi, dal momento che ha detto che il primo di questi eventi è accaduto 10 anni fa.
Immagino quindi che abbia effettuato più di recente sia la TCC che la TBS.
Può valere la pena di riprovare con la psicoterapia psicodinamica, considerando sia che gli eventi si sono svolti quando l'aveva già interrotta, sia che all'epoca era molto giovane, o in alternativa di provare un altro tipo di psicoterapia come per esempio quella ipnotica.
In ogni caso l'importante è che non si arrenda.
Immagino quindi che abbia effettuato più di recente sia la TCC che la TBS.
Può valere la pena di riprovare con la psicoterapia psicodinamica, considerando sia che gli eventi si sono svolti quando l'aveva già interrotta, sia che all'epoca era molto giovane, o in alternativa di provare un altro tipo di psicoterapia come per esempio quella ipnotica.
In ogni caso l'importante è che non si arrenda.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.6k visite dal 13/06/2015.
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