Problema con la sessualità
Salve gentili dottori,
volevo chiedervi un consulto circa il mio problema. Purtroppo sono vergine nonostante la mia età e questa cosa sto scoprendo mi pesa parecchio. Sono in cura da uno psicoterapeuta da ormai un anno per disturbi d'ansia, la situazione è un po' in stallo per un "blocco al cambiamento" che ho avuto. Non ho mai parlato con lui di questa cosa anche se credo sia importante. Ho dei bruttissimi pensieri sul sesso, lo vedo come una cosa animalesca, sporca, come se un uomo nell'atto sessuale abusasse di una ragazza per arrecarsi piacere. Il fatto è che so che questi pensieri sono infantili perché non è per niente così ma non riesco a togliermeli dalla testa. Sapere di averli mi fa stare malissimo; mi vedo diverso dagli altri ragazzi. Mi pesa veramente tanto vedere persone che vivono la loro sessualità normalmente; le vedo come adulte e mi sento incompleto come persona. Basta anche solo vedere una persona che scambia un messaggio con qualche conoscente intimo per farmi stare male. Ultimamente ogni volta che ci penso non riesco a gestire la cosa, entro nel panico, nella disperazione, mi sento in gabbia quasi. Ripenso alla mia situazione, al fatto che sono molto poco socievole, che ormai la mia persona per tanti motivi è compromessa e non potrò mai diventare normale come se non fosse successo niente. Credo di essere diventato una bruttissima persona perché non riesco ad affrontare i miei problemi, in sostanza continuo a piagnucolare e basta.
Ho paura di affrontare la cosa con lo psicoterapeuta eppure so che sarebbe la cosa migliore da fare.. non so veramente come comportarmi.
volevo chiedervi un consulto circa il mio problema. Purtroppo sono vergine nonostante la mia età e questa cosa sto scoprendo mi pesa parecchio. Sono in cura da uno psicoterapeuta da ormai un anno per disturbi d'ansia, la situazione è un po' in stallo per un "blocco al cambiamento" che ho avuto. Non ho mai parlato con lui di questa cosa anche se credo sia importante. Ho dei bruttissimi pensieri sul sesso, lo vedo come una cosa animalesca, sporca, come se un uomo nell'atto sessuale abusasse di una ragazza per arrecarsi piacere. Il fatto è che so che questi pensieri sono infantili perché non è per niente così ma non riesco a togliermeli dalla testa. Sapere di averli mi fa stare malissimo; mi vedo diverso dagli altri ragazzi. Mi pesa veramente tanto vedere persone che vivono la loro sessualità normalmente; le vedo come adulte e mi sento incompleto come persona. Basta anche solo vedere una persona che scambia un messaggio con qualche conoscente intimo per farmi stare male. Ultimamente ogni volta che ci penso non riesco a gestire la cosa, entro nel panico, nella disperazione, mi sento in gabbia quasi. Ripenso alla mia situazione, al fatto che sono molto poco socievole, che ormai la mia persona per tanti motivi è compromessa e non potrò mai diventare normale come se non fosse successo niente. Credo di essere diventato una bruttissima persona perché non riesco ad affrontare i miei problemi, in sostanza continuo a piagnucolare e basta.
Ho paura di affrontare la cosa con lo psicoterapeuta eppure so che sarebbe la cosa migliore da fare.. non so veramente come comportarmi.
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<Ho paura di affrontare la cosa con lo psicoterapeuta eppure so che sarebbe la cosa migliore da fare.. non so veramente come comportarmi.>
Gentile Utente,
infatti sarebbe la cosa migliore da fare, altrimenti come fa il suo curante ad aiutarla ad uscirne?
Provi almeno a dirgli che c'è un problema consistente di cui ha difficoltà a parlare.
Tra l'altro lo psicologo ascolta in assenza di giudizio e con empatia, non tema dunque, cerchi di affrontare la questione, solo così potrà poi lavorare su tali difficoltà e blocchi ed ottenere benefici.
Che tipo di psicoterapia sta svolgendo, di quae approccio?
Quali finora i benefici ottenuti?
Come si trova con il suo terapeuta?
Gentile Utente,
infatti sarebbe la cosa migliore da fare, altrimenti come fa il suo curante ad aiutarla ad uscirne?
Provi almeno a dirgli che c'è un problema consistente di cui ha difficoltà a parlare.
Tra l'altro lo psicologo ascolta in assenza di giudizio e con empatia, non tema dunque, cerchi di affrontare la questione, solo così potrà poi lavorare su tali difficoltà e blocchi ed ottenere benefici.
Che tipo di psicoterapia sta svolgendo, di quae approccio?
Quali finora i benefici ottenuti?
Come si trova con il suo terapeuta?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Salve dr.ssa Laura Rinella grazie per la risposta.
E' un approccio di tipo cognitivo-comportamentale. Per i benefici non so di preciso; mi sento generalmente meno ansioso però non ho ancora superato certe paure. Mi trovavo abbastanza bene all'inizio poi però c'è stato questo blocco da parte mia, un muro praticamente. Ho preso la ristrutturazione cognitiva malissimo e da li ho iniziato forse a svalutarmi ancora di più come persona perché so che è l'atteggiamento sbagliato. In un certo senso mi sono sentito come una persona fastidiosa e noiosa per lo psicoterapeuta (magari a causa del mio non reagire) anche se, come dice lui, sono io a proiettare verso gli altri quello che penso di me stesso.
Forse è per questo che ho paura di parlargliene. Nonostante mi abbia rassicurato credo ancora che possa pensare male di me, che, essendo anche lui un essere umano, possa in realtà vedermi come una persona mediocre con la quale magari non avrebbe piacere a parlarci o conoscere fuori dallo studio.
E' un approccio di tipo cognitivo-comportamentale. Per i benefici non so di preciso; mi sento generalmente meno ansioso però non ho ancora superato certe paure. Mi trovavo abbastanza bene all'inizio poi però c'è stato questo blocco da parte mia, un muro praticamente. Ho preso la ristrutturazione cognitiva malissimo e da li ho iniziato forse a svalutarmi ancora di più come persona perché so che è l'atteggiamento sbagliato. In un certo senso mi sono sentito come una persona fastidiosa e noiosa per lo psicoterapeuta (magari a causa del mio non reagire) anche se, come dice lui, sono io a proiettare verso gli altri quello che penso di me stesso.
Forse è per questo che ho paura di parlargliene. Nonostante mi abbia rassicurato credo ancora che possa pensare male di me, che, essendo anche lui un essere umano, possa in realtà vedermi come una persona mediocre con la quale magari non avrebbe piacere a parlarci o conoscere fuori dallo studio.
[#3]
Gentile Utente,
Per prima cosa lei non è vergine!
La verginità correla con il genere femminile perché correla con l'imene e la sua successiva deflorazione.
Sarebbe utile che si fidasse ed affidasse al suo terapeuta per comprendere le cause di questo suo atteggiamento verso la sessualità, spesso questi cattivi pensieri celano un disagio sessuale e tante paure....
Consulti questa lettura potrebbe riguardarla
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html
Per prima cosa lei non è vergine!
La verginità correla con il genere femminile perché correla con l'imene e la sua successiva deflorazione.
Sarebbe utile che si fidasse ed affidasse al suo terapeuta per comprendere le cause di questo suo atteggiamento verso la sessualità, spesso questi cattivi pensieri celano un disagio sessuale e tante paure....
Consulti questa lettura potrebbe riguardarla
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile utente,
Il terapeuta è il professionista che più La può capire, anche se talvolta si entra in collisione a causa della fatica delle terapia.
Si "obblighi" a parlargliene, per poter affrontare le Sue paure, il Suo immaginario, i Suoi comportamenti.
Il terapeuta è il professionista che più La può capire, anche se talvolta si entra in collisione a causa della fatica delle terapia.
Si "obblighi" a parlargliene, per poter affrontare le Sue paure, il Suo immaginario, i Suoi comportamenti.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Utente
Salve ancora, grazie per le risposte.
Ne parlerò con il mio terapeuta la prossima volta che ci vediamo.
Quello che mi preoccupa però è il modo che ha di fare. Molto distaccato, forse è per questo motivo che ho avuto un blocco. Non sento di trovarmi più a mio agio nel parlare liberamente; su questo argomento poi mi sento ancora più a disagio. In un certo senso mi aspetto che lui mi dica che devo solo "cambiare" i pensieri relativi al sesso; il tutto in maniera molto tecnica, come se fossi un computer al quale basta cambiare una scheda per aggiustarla. Credete sia tutto legato a qualche mia resistenza?
Ne parlerò con il mio terapeuta la prossima volta che ci vediamo.
Quello che mi preoccupa però è il modo che ha di fare. Molto distaccato, forse è per questo motivo che ho avuto un blocco. Non sento di trovarmi più a mio agio nel parlare liberamente; su questo argomento poi mi sento ancora più a disagio. In un certo senso mi aspetto che lui mi dica che devo solo "cambiare" i pensieri relativi al sesso; il tutto in maniera molto tecnica, come se fossi un computer al quale basta cambiare una scheda per aggiustarla. Credete sia tutto legato a qualche mia resistenza?
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Le resistenze, ovvie, vengono amplificate dall'eventuale scarsa empatia o da un non adeguato rapporto terapeutico.
Da questa postazione non è possibile dirle di cosa si tratta, ne parli con chi la segue, anche di queste sue difficoltà, il vostro legame potrebbe migliorare
Da questa postazione non è possibile dirle di cosa si tratta, ne parli con chi la segue, anche di queste sue difficoltà, il vostro legame potrebbe migliorare
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2k visite dal 12/06/2015.
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