Problemi con la madre, con lo studio, con la vita

Salve, cercherò di essere il più breve e conciso possibile. Sono un DOC diagnosticato, ormai da qualche anno, ho sospeso le cure da tempo, per varie motivazioni. Il DOC continua a recarmi problemi, è cronico, si passa da momenti 'relativamente sereni', a vere e proprie ossessioni tese a risolversi quasi sempre, ad azioni derivanti da DOC ormai inglobate nella quotidianità e ritenute ormai una prassi (ad esempio, mi lavo solo con certi asciugamani, le mani sempre tot volte ecc.). C'è di più, questa introduzione è quasi da secondo piano. Ho da sempre problemi con mia madre, sin dalla prima infanzia. Sebbene una madre presente, etica, morale, l'ho ritenuta umanamente un disastro. Anaffettiva, estremamente violenta, estremamente oppressiva, prepotente, egocentrica. In pratica, sono stato sempre manipolato nelle mie scelte, il mio destino già deciso, ecc. La ritrovo perfettamente nell'identikit della madre castrante, sulla quale ho letto molti articoli. Concludo con la parentesi 'studio'. Studio all'università, sono da qualche mese fuori corso da una triennale, che non accenno a concludere. Proprio questo corso di laurea, che mi è stato in vari modi imposto, proprio dalla madre, e per il quale non ho mai nutrito forti sentimenti di appartenenza (piaceva molto a lei, ma non lo potè fare a suo tempo), è arrivato da circa un anno e mezzo ad un punto morto. Mi distraggo con qualsiasi cosa, cerco di ritagliarmi giornate per riuscire a studiare, ma nulla, procedo a rilentissimo e con scarsi risultati. Aumentano inevitabilmente le pressioni sul 'quando ti laurei?', ho una famiglia non aperta al dialogo e dopo tre anni e più di tasse pagate, non mi sogno nemmeno di lasciarlo. Ecco un po' la mia situazione, filtrata di varie cose. Avete suggerimenti, consigli, una strada, un'opinione da darmi? Grazie, infinite.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
per quali motivi ha sospeso le curee di che tipo sono state?
Il consiglio più sensato che le possiamo dare da qui è quello di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta.

Quanto ci dice rispetto ai sui rapporti famigliari, in particolare a quello con sua madre, sembra meritevole di un percorso che la possa aiutare a conquistare una maggiore autonomia emotiva e decisionale più consona alla sua età., affinché lei possa diventare protagonista della sua vita e del suo futuro.
Inoltre il DOC che le sarebbe stato diagnosticato andrebbe curato a dovere.

La strada che conduce al benessere andrebbe perseguita con costanza. Se davvero vuole sbloccare la sua situazione ,risolvere i problemi che la trattengono nel malessere, prendere decisioni consapevoli e vivere in modo più sereno, non tardi a rivolgersi a un nostro collega direttamente.

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<Avete suggerimenti, consigli, una strada, un'opinione da darmi?<<

A botta calda Le direi "Finisca alla svelta l'università e si riprenda la vita". Ma so benissimo che i problemi sono molti, e non ultimi quelli della famiglia e del DOC.
Su quest'ultimo, la descrizione che ne dà porta proprio a chiederLe: perchè ha sospeso le cure, ipotizzo i farmaci?

Un primo approccio alla problematiche potrebbe farlo presso il Consultorio o presso il servizio psicologico ell'Università; lo ha già fatto?




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie veramente per le vostre risposte.
@Dr Laura Rinella. Ero in cura con uno psichiatra, ho sospeso gli psicofarmaci e le sedute poichè in contemporanea stavo risolvendo il problema dell'acne nodulo cistica (che ho avuto in una forma non gravissima, ma comunque sostanziosa e soprattutto duratura, praticamente da sempre con maggiore veemenza tra i 15 anni e i 21). Aumentavano vertiginosamente i dosaggi degli psicofarmaci e contemporaneamente i dosaggi di questa cura potente con teratogeni (i cui effetti collaterali ancora oggi sono ben presenti). Ho sospeso quindi la cura psicologica soprattutto per questo motivo. Inoltre associavo il mio DOC alla mia insicurezza causata dall'acne e pensavo 'risolvendo l'acne, irrimediabilmente risolverò anche il DOC', ipotesi sbagliata. Da aggiungere che pure mia madre mi sconsigliò quello psichiatra e altri in generale (un po' prevenuta verso la categoria).
@Dr. Carla Maria Brunialti. Salve, il consiglio da lei dato è senz'altro giusto e sicuramente l'ideale. Confesso che non è la sola ad avermelo dato, ma il problema, come lei stessa dice è anche scaturito da altro, una sorta di pozzanghera dove una ruota, quando gira, lo fa a vuoto. Di certo sarebbe utopico aspettarsi una mano divina a 'tirarmi fuori' da questa situazione, devo affrontarla e non riesco a capire come. Ho scritto sopra alla sua collega, le motivazioni per cui sospesi le cure. Non ho mai preso in considerazione né il Consultorio né il Servizio Psicologico dell'Università.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<< risolvendo l'acne, irrimediabilmente risolverò anche il DOC', ipotesi sbagliata. Da aggiungere che pure mia madre mi sconsigliò quello psichiatra e altri in generale <<

Ricominci da dove, errando, ha sospeso le cure di testa Sua e ascoltando una madre che - nonostante il cattivo rapporto - ha molto ascendente su di Lei evidentemente. Contatti inoltre un nostro Collega (come detto sopra) per iniziare percorso psicologico, fondamentale.

Saluti cari.

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Di certo sarebbe utopico aspettarsi una mano divina a 'tirarmi fuori' da questa situazione, devo affrontarla e non riesco a capire come>

Concordo con lei sarebbe utopico senza un intervento specialistico.
Dunque la strada per uscirne gliela abbiamo suggerita, si rivolga a uno psicologo psicoterapeuta.

Legga qui per approfondimenti e informazioni utili
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Un caro saluto