Genitore, narcisismo, lavoro, frustrazione
Sono un giovane adulto maschio di 31 anni e soffro di attacchi paralizzanti di crampi allo stomaco. Dopo tutti gli esami ed analisi fatte persino il gastroenterologo ritiene che sia un problema di natura nervosa che effettivamente capita in periodi particolarmente tesi. Ho sempre sofferto (anche se non particolarmente) di una emotività un po troppo spinta, periodi di grande rabbia o di depressione.
Sono uno studente di giurisprudenza che ha trascurato lo studio ma che ora ha deciso di impegnarsi sul serio perchè, dopo sette anni di fidanzamento, sento che ho perduto tempo e che non ho costruito nulla di concreto nella mia vita.
Sono uno scrittore e poeta amatoriale anche se, avendone la possibilità, vorrei che riuscisse ad essere la mia vita.
Ora vi espongo il problema:
I miei genitori divorziarono quando avevo circa 7 anni a causa dei ripetuti tradimenti di mio padre perpetrati sempre nell'ambito del suo ufficio di professionista. Io e mio fratello (di due anni più piccolo) vedevamo mio padre solo due weekend del mese. A volte meno perchè lui era altrimenti impegnato. A volte durante questi weekend le portava con noi. Una venne a casa sua e, mentre noi eravamo sopra e dovevamo andare a dormire, lei rimase giù con mio padre. Fecero sesso e li vidi, andai da lui e piansi ma questo non cambiò niente. La situazione continuò a procedere in questa maniera. Io e mio fratello le abbiamo odiate tutte.
Durante la mia adolescenza si è allontanato ulteriormente, permettendomi così di seppellire in profondità e dimenticare questa situazione: sono sempre stato una persona sensibile e fragile ma non soffrivo di attacchi.
Lui ritiene di essere stato un bravo padre e fosse una cosa personale fra lui e mia madre.
Da circa due anni accade questo: gira sempre con una sua stretta collaboratrice (dimenticavo, lui ha 61 anni, lei 35), gite insieme e foto insieme che vengono lasciate sul computer di ufficio, lei ha addirittura preso casa vicino la sua. Vanno insieme in palestra, mangiano insieme in ufficio. Premetto che non sono sicuro che siano amanti. Ma anche se fosse non sono geloso, ho fatto da tempo i conti con il fatto che ha un altra vita.
Lei gli risponde sempre in maniera aggressiva e maleducata alternando il tutto con carinerie confidenziali. Mio padre si preoccupa del suo stipendio e non del fatto che da sempre meno soldi alla sua famiglia. Sto aiutandolo presso lo studio gratuitamente e non ricevo alcun tipo di riconoscimento morale. Ho questa situazione sempre sotto gli occhi.
Pochi giorni fa ho avuto uno scatto d'ira per una cosa inutile e me la sono presa con una segretaria che non c'entrava niente. Poche settimane fa ho avuto l'ultimo attacco di stomaco.
Mi sento minacciato e frustrato. Sto male ma a mio padre sembra interessare più del benessere psico-fisico di questa persona.
Dimenticavo: inguaribile narcisista, parla sempre di se e della sua vita e delle cose che fa con lei.
Non so neanche cosa voglio: un consiglio? Sono Confuso.
Sono uno studente di giurisprudenza che ha trascurato lo studio ma che ora ha deciso di impegnarsi sul serio perchè, dopo sette anni di fidanzamento, sento che ho perduto tempo e che non ho costruito nulla di concreto nella mia vita.
Sono uno scrittore e poeta amatoriale anche se, avendone la possibilità, vorrei che riuscisse ad essere la mia vita.
Ora vi espongo il problema:
I miei genitori divorziarono quando avevo circa 7 anni a causa dei ripetuti tradimenti di mio padre perpetrati sempre nell'ambito del suo ufficio di professionista. Io e mio fratello (di due anni più piccolo) vedevamo mio padre solo due weekend del mese. A volte meno perchè lui era altrimenti impegnato. A volte durante questi weekend le portava con noi. Una venne a casa sua e, mentre noi eravamo sopra e dovevamo andare a dormire, lei rimase giù con mio padre. Fecero sesso e li vidi, andai da lui e piansi ma questo non cambiò niente. La situazione continuò a procedere in questa maniera. Io e mio fratello le abbiamo odiate tutte.
Durante la mia adolescenza si è allontanato ulteriormente, permettendomi così di seppellire in profondità e dimenticare questa situazione: sono sempre stato una persona sensibile e fragile ma non soffrivo di attacchi.
Lui ritiene di essere stato un bravo padre e fosse una cosa personale fra lui e mia madre.
Da circa due anni accade questo: gira sempre con una sua stretta collaboratrice (dimenticavo, lui ha 61 anni, lei 35), gite insieme e foto insieme che vengono lasciate sul computer di ufficio, lei ha addirittura preso casa vicino la sua. Vanno insieme in palestra, mangiano insieme in ufficio. Premetto che non sono sicuro che siano amanti. Ma anche se fosse non sono geloso, ho fatto da tempo i conti con il fatto che ha un altra vita.
Lei gli risponde sempre in maniera aggressiva e maleducata alternando il tutto con carinerie confidenziali. Mio padre si preoccupa del suo stipendio e non del fatto che da sempre meno soldi alla sua famiglia. Sto aiutandolo presso lo studio gratuitamente e non ricevo alcun tipo di riconoscimento morale. Ho questa situazione sempre sotto gli occhi.
Pochi giorni fa ho avuto uno scatto d'ira per una cosa inutile e me la sono presa con una segretaria che non c'entrava niente. Poche settimane fa ho avuto l'ultimo attacco di stomaco.
Mi sento minacciato e frustrato. Sto male ma a mio padre sembra interessare più del benessere psico-fisico di questa persona.
Dimenticavo: inguaribile narcisista, parla sempre di se e della sua vita e delle cose che fa con lei.
Non so neanche cosa voglio: un consiglio? Sono Confuso.
[#1]
Buongiorno,
ho letto attentamente ciò che ha scritto e ho avvertito la sofferenza che ancora oggi Lei sente.
Scrive: ".... Ma anche se fosse non sono geloso, ho fatto da tempo i conti con il fatto che ha un altra vita." Mi chiedo se i conti li abbia fatti fino in fondo.
Credo che sia giunto il momento di pensare a sé stesso e al Suo futuro, personale e lavorativo : "Sto aiutandolo presso lo studio gratuitamente e non ricevo alcun tipo di riconoscimento morale."
Perché gratuitamente? Lei ha il diritto di rendersi autonomo e indipendente . Se nello studio di Suo padre non trova gratificazioni, le cerchi altrove.
Certo che tutto questo non si fa dall'oggi al domani, ma con l'aiuto di un supporto psicologico potrebbe andare a fondo dei nodi non ancora risolti e dei conflitti interiori che ancora vive, trovando così la strada per una vita più soddisfacente.
Buone cose
ho letto attentamente ciò che ha scritto e ho avvertito la sofferenza che ancora oggi Lei sente.
Scrive: ".... Ma anche se fosse non sono geloso, ho fatto da tempo i conti con il fatto che ha un altra vita." Mi chiedo se i conti li abbia fatti fino in fondo.
Credo che sia giunto il momento di pensare a sé stesso e al Suo futuro, personale e lavorativo : "Sto aiutandolo presso lo studio gratuitamente e non ricevo alcun tipo di riconoscimento morale."
Perché gratuitamente? Lei ha il diritto di rendersi autonomo e indipendente . Se nello studio di Suo padre non trova gratificazioni, le cerchi altrove.
Certo che tutto questo non si fa dall'oggi al domani, ma con l'aiuto di un supporto psicologico potrebbe andare a fondo dei nodi non ancora risolti e dei conflitti interiori che ancora vive, trovando così la strada per una vita più soddisfacente.
Buone cose
Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556
[#2]
Gentile utente,
forse voleva dirci il suo dolore e la sua frustrazione per un trapporto mancato o malato - quello con Suo padre - e per una vita in cui - Lei dice - ha perso tempo.
Nessuno Le ha mai consigliato un ascolto " di persona" presso un nostro Collega della Sia città o zona? Potrebbe aprirsi e raccontarsi, analizzare la situazione e mettere in atto strategie volte a limitare i danni...
forse voleva dirci il suo dolore e la sua frustrazione per un trapporto mancato o malato - quello con Suo padre - e per una vita in cui - Lei dice - ha perso tempo.
Nessuno Le ha mai consigliato un ascolto " di persona" presso un nostro Collega della Sia città o zona? Potrebbe aprirsi e raccontarsi, analizzare la situazione e mettere in atto strategie volte a limitare i danni...
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Concordo del tutto con le Colleghe, se ne vada da questo studio , in cui non è pagato e le tocca fare .. da pubblico a suo padre ed al suo narcisismo..
Ed anche studi, ma bene, veloce, è dal lavoro che partirà il riscatto, usi la rabbia che ha dentro per andare avanti, per farcela,
Un aiuto sarà prezioso, per chiarire e abbandonare il suo dolore e tutta la negatività che le intralcia la vita.. Se deve non essere pagato, tanto vale lavorare nello studio più prestigioso della città , cosa dice..?
Mi spiace questa sua situazione di passività, dolore , immobilismo, spero che ci ascolti e decida di cambiare..
Coraggio , si può fare..
Ed anche studi, ma bene, veloce, è dal lavoro che partirà il riscatto, usi la rabbia che ha dentro per andare avanti, per farcela,
Un aiuto sarà prezioso, per chiarire e abbandonare il suo dolore e tutta la negatività che le intralcia la vita.. Se deve non essere pagato, tanto vale lavorare nello studio più prestigioso della città , cosa dice..?
Mi spiace questa sua situazione di passività, dolore , immobilismo, spero che ci ascolti e decida di cambiare..
Coraggio , si può fare..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Ex utente
Mi sento rincuorato dalla vostra pronta risposta.
Leggevo sul sito l'articolo "Narcisismo: fra Normalità e Patologia" e notavo come il mio comportamento sia troppo simile a quello descritto.
La prima cosa che farò sarà di andare a cercare l'aiuto di un esperto che mi aiuti ad elaborare sentimenti e pensieri irrisolti.
Se devo compiere una decisione estrema voglio programmarla bene.
Leggevo sul sito l'articolo "Narcisismo: fra Normalità e Patologia" e notavo come il mio comportamento sia troppo simile a quello descritto.
La prima cosa che farò sarà di andare a cercare l'aiuto di un esperto che mi aiuti ad elaborare sentimenti e pensieri irrisolti.
Se devo compiere una decisione estrema voglio programmarla bene.
[#7]
Sì, mi ha fatto preoccupare.
Litigare con suo padre non è poi così tragico. Tutti i figli prima o poi lo fanno, è fisiologico e anche evolutivo.
Una curiosità: come mai afferma che mai andrebbe a cercare un esperto psy? Eppure i clienti vengono pure a cercare un "esperto avv."...
Litigare con suo padre non è poi così tragico. Tutti i figli prima o poi lo fanno, è fisiologico e anche evolutivo.
Una curiosità: come mai afferma che mai andrebbe a cercare un esperto psy? Eppure i clienti vengono pure a cercare un "esperto avv."...
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3k visite dal 10/06/2015.
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Approfondimento su Narcisismo
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