La mia ragazza ci troviamo
Gentili medici,
vi scrivo perchè io e la mia ragazza ci troviamo in una situazione di crisi di coppia.
Io ho 33 anni e lei 27, stiamo insieme da quasi 5 anni ma conviviamo stabilmente da circa 2 anni in una casa di mia proprietà.
Circa un mese fa, la mia ragazza da un momento ad un altro mi ha detto che non era più certa di quello che provava.
Questa crisi subito rientrata, si è ripresentata circa 7 giorni fa.
Apparentemente senza motivo, ho provato ad indagare ma non ho trovato grandi risposte se non:
- Non ti posso imputare niente, perchè non mi hai mai fatto niente di male ed il nostro amore è sempre stato positivo e passionale
- Non mi sento realizzata nella vita
- Non mi fido degli uomini e delle relazioni, guarda ad esempio i miei genitori nella vita come si sono ridotti
- Non mi fido di me stessa
- Ho iniziato questa convivenza per mia volontà, ma non mi sento pronta e mi sento ospite a casa tua.
- Sono sempre stata con qualcuno
- Non so camminare da sola
- Tu in questo periodo difficile della mia vita non ci sei stato, forse non ti piacevo più
- Tu sei troppo "avanti per me" e troppo ambizioso
- Ho paura di farti perdere tempo con me
- Forse non sento più le farfalle nello stomaco
- Non so se sto con te per quello che rappresenti o per chi sei
- Cerco tanto la stabilità, ma poi arriva un punto che la demolisco
Già all'inizio del nostro rapporto, lei scappo improvvisamente dopo circa 4 mesi.. .salvo poi tornare dopo che l'ho subito rincorsa.
Ho quindi deciso di fare uno stop e di farla tornare a casa sua che è quello che diceva di volere.
vi scrivo perchè io e la mia ragazza ci troviamo in una situazione di crisi di coppia.
Io ho 33 anni e lei 27, stiamo insieme da quasi 5 anni ma conviviamo stabilmente da circa 2 anni in una casa di mia proprietà.
Circa un mese fa, la mia ragazza da un momento ad un altro mi ha detto che non era più certa di quello che provava.
Questa crisi subito rientrata, si è ripresentata circa 7 giorni fa.
Apparentemente senza motivo, ho provato ad indagare ma non ho trovato grandi risposte se non:
- Non ti posso imputare niente, perchè non mi hai mai fatto niente di male ed il nostro amore è sempre stato positivo e passionale
- Non mi sento realizzata nella vita
- Non mi fido degli uomini e delle relazioni, guarda ad esempio i miei genitori nella vita come si sono ridotti
- Non mi fido di me stessa
- Ho iniziato questa convivenza per mia volontà, ma non mi sento pronta e mi sento ospite a casa tua.
- Sono sempre stata con qualcuno
- Non so camminare da sola
- Tu in questo periodo difficile della mia vita non ci sei stato, forse non ti piacevo più
- Tu sei troppo "avanti per me" e troppo ambizioso
- Ho paura di farti perdere tempo con me
- Forse non sento più le farfalle nello stomaco
- Non so se sto con te per quello che rappresenti o per chi sei
- Cerco tanto la stabilità, ma poi arriva un punto che la demolisco
Già all'inizio del nostro rapporto, lei scappo improvvisamente dopo circa 4 mesi.. .salvo poi tornare dopo che l'ho subito rincorsa.
Ho quindi deciso di fare uno stop e di farla tornare a casa sua che è quello che diceva di volere.
[#1]
Gent.le Utente,
ogni relazione di coppia segue un suo percorso di evoluzione fatto di emozioni, esperienze, significati che creano un legame che non esclude l'ambivalenza ovvero una zona d'ombra che a volte è connessa alle precedenti relazioni affettive.
Ci sono molti aspetti tra quelli citati che sembrerebbero inviare ad un senso di inadeguatezza individuale che successivamente si esprime nella relazione con il partner.
Forse è arrivato il momento di interrogarvi sulla direzione da scegliere nell'orientare il vostro percorso di coppia, ma per farlo in modo costruttivo forse è preferibile rivolgersi ad uno psicoterapeuta che vi offra uno spazio di condivisione e di contenimento dei vostri vissuti.
ogni relazione di coppia segue un suo percorso di evoluzione fatto di emozioni, esperienze, significati che creano un legame che non esclude l'ambivalenza ovvero una zona d'ombra che a volte è connessa alle precedenti relazioni affettive.
Ci sono molti aspetti tra quelli citati che sembrerebbero inviare ad un senso di inadeguatezza individuale che successivamente si esprime nella relazione con il partner.
Forse è arrivato il momento di interrogarvi sulla direzione da scegliere nell'orientare il vostro percorso di coppia, ma per farlo in modo costruttivo forse è preferibile rivolgersi ad uno psicoterapeuta che vi offra uno spazio di condivisione e di contenimento dei vostri vissuti.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
Il mio dubbio è: come capire se una persona sta attraversando un momento di depressione ed in ogni caso come difendersi da tutto ciò?
Lei stessa un mese fa aveva chiesto un aiuto ad uno psicologo che poi però non ha più visto.
Perchè oggettivamente è circa un annetto che la vedo davvero in difficoltà, con un angoscia per questo percorso lavorativo non normale ed una sensazione di negatività davvero pesante.
Intendo sono di fronte ad una persona che sa quello che sta facendo oppure no?
Sicuramente in questo momento dovrei forse cercare di alleggerire la pesantezza e non chiedere continue conferme, ma non risulta affatto facile.....
Lei stessa un mese fa aveva chiesto un aiuto ad uno psicologo che poi però non ha più visto.
Perchè oggettivamente è circa un annetto che la vedo davvero in difficoltà, con un angoscia per questo percorso lavorativo non normale ed una sensazione di negatività davvero pesante.
Intendo sono di fronte ad una persona che sa quello che sta facendo oppure no?
Sicuramente in questo momento dovrei forse cercare di alleggerire la pesantezza e non chiedere continue conferme, ma non risulta affatto facile.....
[#3]
<<un mese fa aveva chiesto un aiuto ad uno psicologo che poi però non ha più visto>>
Le ha spiegato per quale motivo?
In questo anno così difficile, non avete mai valutato l'opportunità di una consulenza di coppia?
Lei, invece, ha poi approfondito anche con l'ausilio di un nostro collega le difficoltà per cui aveva scritto il mese scorso?
Saluti.
Le ha spiegato per quale motivo?
In questo anno così difficile, non avete mai valutato l'opportunità di una consulenza di coppia?
Lei, invece, ha poi approfondito anche con l'ausilio di un nostro collega le difficoltà per cui aveva scritto il mese scorso?
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
E' possibile che ci sia un'ambivalenza tra il desiderio di chiedere aiuto e la paura di affrontare un processo di cambiamento da parte della sua ragazza, tuttavia le difficoltà sembrerebbero coinvolgere molti ambiti della sua vita: lavoro, relazione di coppia ecc
quindi sarebbe importante confrontarsi e stabilire delle priorità che consentano ad entrambi di individuare anche la scelta tra un percorso individuale oppure di coppia.
In ogni caso evitando di cedere alla tentazione di fare ciascuno la diagnosi all'altro.
quindi sarebbe importante confrontarsi e stabilire delle priorità che consentano ad entrambi di individuare anche la scelta tra un percorso individuale oppure di coppia.
In ogni caso evitando di cedere alla tentazione di fare ciascuno la diagnosi all'altro.
[#5]
Utente
Bene vi aggiorno...
Ci siamo lasciati, lei ha detto di aver trovata un'altra persona con cui ha creato una sorta di amore "letterario" da circa 1 mese.
Mi ha detto che dopo aver perso il lavoro è andata completamente in confusione ed ha volutamente distrutto questa relazione, come ha fatto in quasi tutte le precedenti.
L'ho vista veramente in difficoltà, passando da un argomento all'altro dicendomi che "non l'ho amata abbastanza quando era in difficoltà", che tanto "se passava la prima io l'avrei tradita" , che vuole dei figli così potrà dedicarsi a quelli e non lavorare che per lei è troppo duro ed altre farneticazioni abbastanza visibili.
Mi ha chiesto anche del tempo per capire, perchè sa che questa relazione era così bella ed importante e positiva, ma io chiaramente le ho detto che io me ne vado... poi il futuro ce lo dirà.
Così è stata veramente pesa, è finita che sono stato io a consolarla... sono veramente confuso e a pezzi.... ma chi avevo accanto?
Ci siamo lasciati, lei ha detto di aver trovata un'altra persona con cui ha creato una sorta di amore "letterario" da circa 1 mese.
Mi ha detto che dopo aver perso il lavoro è andata completamente in confusione ed ha volutamente distrutto questa relazione, come ha fatto in quasi tutte le precedenti.
L'ho vista veramente in difficoltà, passando da un argomento all'altro dicendomi che "non l'ho amata abbastanza quando era in difficoltà", che tanto "se passava la prima io l'avrei tradita" , che vuole dei figli così potrà dedicarsi a quelli e non lavorare che per lei è troppo duro ed altre farneticazioni abbastanza visibili.
Mi ha chiesto anche del tempo per capire, perchè sa che questa relazione era così bella ed importante e positiva, ma io chiaramente le ho detto che io me ne vado... poi il futuro ce lo dirà.
Così è stata veramente pesa, è finita che sono stato io a consolarla... sono veramente confuso e a pezzi.... ma chi avevo accanto?
[#6]
A volte la confusione e il disorientamento possono compromettere una relazione di coppia, in cui da tempo si è creata una distanza relazionale tra i partners, tuttavia spesso accade che si preferisce rinunciare ad a mettersi in discussione ed affrontare il disagio appartenente alla relazione, ma inevitabilmente tutto ciò alimenta un senso di colpa e di fallimento, che non consente di apprendere dalla propria esperienza per avviare un processo di cambiamento sia individuale che relazionale.
A questo punto potrebbe essere importante avere uno spazio di condivisione delle sue emozioni con un interlocutore qualificato (psicoterapeuta), onde evitare che tali dinamiche possano ripetersi in futuro senza un'adeguata autoconsapevolezza dei propri bisogni affettivi e delle modalità in cui entriamo in relazione con il partner.
A questo punto potrebbe essere importante avere uno spazio di condivisione delle sue emozioni con un interlocutore qualificato (psicoterapeuta), onde evitare che tali dinamiche possano ripetersi in futuro senza un'adeguata autoconsapevolezza dei propri bisogni affettivi e delle modalità in cui entriamo in relazione con il partner.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 09/06/2015.
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