Pausa relazione a distanza
Buongiorno,
sono una ragazza di 25 anni che ormai da 4 anni sta vivendo una relazione a distanza. Il mio ragazzo è, caratterialmente ai miei antipodi: molto silenzioso, razionale e tranquillo. La nostra storia, come tutte, ha avuto degli alti e bassi ma l'altro giorno, dopo 3 settimane in cui non ci vedevamo, ho notato che era molto distaccato, quasi arrabbiato. Dopo averlo affrontato ho scoperto che da quasi un mese si era iniziato a porre dei dubbi sulla nostra relazione, perché aveva notato che durante la mia assenza non provava più ''nostalgia'' e che durante il nostro ultimo incontro a volte non si sentiva a suo agio. Io avevo notato questo distacco da parte sua, e ho onestamente imputato la colpa alla mia assenza.
Da 6 mesi a questa parte ho dovuto stare molto a casa mia perché mia mamma ha vissuto una depressione molto forte tale da farla ricoverare, in day hospital, presso il reparto di psichiatria. In sostanza ho dovuto sopportare il peso quasi totalmente da sola, perché i miei genitori sono separati e mio padre non ci aiuta, anzi è poco presente e addirittura è stato molto cattivo con mia madre, ferendola più volte. Ho una sorella di 17 anni ma non volevo scaricare tutto su di lei. Per stare da mia mamma ho dovuto rimandare esami all'università e impegni lavorativi, e per concludere il periodo, mia madre si è rotta un piede circa 2 mesi fa. Anche in questo caso ho dovuto rinunciare a vedere lui per badare a mia mamma.
Ho espresso a lui questo mio dubbio: che la mia forte assenza ci avesse divisi, e che io stessa avevo notato un mio distacco, anche perché non abbiamo grandi rapporti quando siamo a distanza: lui lavora molto e io con mia mamma facevo seriamente fatica a stare al telefono con lui. La sua risposta è stata che non potevo accollarmi questa colpa perché io avevo fatto quello che andava fatto, cioè badare a mia madre e alla mia famiglia, e che lui in questo mi aveva sempre sostenuta. Lui dice di volermi lasciare, ma che ha paura di sbagliare e ha paura di farmi soffrire. Siamo in pausa, per una settimana perché io ho voluto che lui si prendesse uno spazio tutto suo di pensiero, per capire cosa prova davvero per me senza che io interferisca, ma io mi sento morire: sono innamorata ma in cuor mio mi sento che lui voglia lasciarmi. Vorrei chiamarlo, perché ho paura che stia male, perché non vuole confidarsi con nessuno.
Ho paura, di perderlo e di perdere il nostro rapporto, che in tutta onestà pensavo andasse bene. Ho paura perché sento che sono io ad aspettare e a non avere il controllo della situazione. Non so come comportarmi, non so se il mio comportamento sia giusto e non so come potrei affrontare una rottura, ora.
Ho spesso attacchi d'ansia e cerco comunque di continuare la mia vita, andando almeno a lavoro e sforzandomi di uscire con gli amici: memore di quello che è successo a mia madre non voglio annullarmi. Cosa devo fare? Mi sto comportando bene?
Come posso perderlo?
Grazie davvero
sono una ragazza di 25 anni che ormai da 4 anni sta vivendo una relazione a distanza. Il mio ragazzo è, caratterialmente ai miei antipodi: molto silenzioso, razionale e tranquillo. La nostra storia, come tutte, ha avuto degli alti e bassi ma l'altro giorno, dopo 3 settimane in cui non ci vedevamo, ho notato che era molto distaccato, quasi arrabbiato. Dopo averlo affrontato ho scoperto che da quasi un mese si era iniziato a porre dei dubbi sulla nostra relazione, perché aveva notato che durante la mia assenza non provava più ''nostalgia'' e che durante il nostro ultimo incontro a volte non si sentiva a suo agio. Io avevo notato questo distacco da parte sua, e ho onestamente imputato la colpa alla mia assenza.
Da 6 mesi a questa parte ho dovuto stare molto a casa mia perché mia mamma ha vissuto una depressione molto forte tale da farla ricoverare, in day hospital, presso il reparto di psichiatria. In sostanza ho dovuto sopportare il peso quasi totalmente da sola, perché i miei genitori sono separati e mio padre non ci aiuta, anzi è poco presente e addirittura è stato molto cattivo con mia madre, ferendola più volte. Ho una sorella di 17 anni ma non volevo scaricare tutto su di lei. Per stare da mia mamma ho dovuto rimandare esami all'università e impegni lavorativi, e per concludere il periodo, mia madre si è rotta un piede circa 2 mesi fa. Anche in questo caso ho dovuto rinunciare a vedere lui per badare a mia mamma.
Ho espresso a lui questo mio dubbio: che la mia forte assenza ci avesse divisi, e che io stessa avevo notato un mio distacco, anche perché non abbiamo grandi rapporti quando siamo a distanza: lui lavora molto e io con mia mamma facevo seriamente fatica a stare al telefono con lui. La sua risposta è stata che non potevo accollarmi questa colpa perché io avevo fatto quello che andava fatto, cioè badare a mia madre e alla mia famiglia, e che lui in questo mi aveva sempre sostenuta. Lui dice di volermi lasciare, ma che ha paura di sbagliare e ha paura di farmi soffrire. Siamo in pausa, per una settimana perché io ho voluto che lui si prendesse uno spazio tutto suo di pensiero, per capire cosa prova davvero per me senza che io interferisca, ma io mi sento morire: sono innamorata ma in cuor mio mi sento che lui voglia lasciarmi. Vorrei chiamarlo, perché ho paura che stia male, perché non vuole confidarsi con nessuno.
Ho paura, di perderlo e di perdere il nostro rapporto, che in tutta onestà pensavo andasse bene. Ho paura perché sento che sono io ad aspettare e a non avere il controllo della situazione. Non so come comportarmi, non so se il mio comportamento sia giusto e non so come potrei affrontare una rottura, ora.
Ho spesso attacchi d'ansia e cerco comunque di continuare la mia vita, andando almeno a lavoro e sforzandomi di uscire con gli amici: memore di quello che è successo a mia madre non voglio annullarmi. Cosa devo fare? Mi sto comportando bene?
Come posso perderlo?
Grazie davvero
[#1]
Gentile ragazza,
mi domando quanto in realtà lei non si stia comportando in maniera analoga a sua madre. La cura dei genitori non deve compromettere il suo futuro, lei ha dei doveri verso sua madre, ma anche verso se stessa e sembra aver fatto una scelta masochistica che la trattiene nell'ambito familiare.
Mi scusi la durezza, ma forse ci sono altri modi per far fronte alla situazione; uno psicologo potrà meglio valutare il tutto e favorire le strategie opportune di comportamento.
cordiali saluti
mi domando quanto in realtà lei non si stia comportando in maniera analoga a sua madre. La cura dei genitori non deve compromettere il suo futuro, lei ha dei doveri verso sua madre, ma anche verso se stessa e sembra aver fatto una scelta masochistica che la trattiene nell'ambito familiare.
Mi scusi la durezza, ma forse ci sono altri modi per far fronte alla situazione; uno psicologo potrà meglio valutare il tutto e favorire le strategie opportune di comportamento.
cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#2]
Gentile Utente,
La questione che lei pone è molto delicata. Non deve essere semplice per lei reggere il peso di molte responsabilita e forse in questo momento è importante riconoscere che un aiuto potrebbe esserle utile. Purtroppo con consulti online si può fare ben poco se non consigliarle di richiedere una consulenza psicologica che le dia un quadro più completo e ricco della sua situazione.
Nessuno può dirle che decisione prendere in merito alla sua relazione; ma se è innamorata la decisione lei l ha già presa ed è giusto che la comunichi a lui. Cercare di controllare la situazione non è d'aiuto e anzi può essere controproducente. Ora deve aspettare che il suo ragazzo faccia la sua scelta dandogli come sta facendo, lo spazio per decidere.
Resto in ascolto.
La questione che lei pone è molto delicata. Non deve essere semplice per lei reggere il peso di molte responsabilita e forse in questo momento è importante riconoscere che un aiuto potrebbe esserle utile. Purtroppo con consulti online si può fare ben poco se non consigliarle di richiedere una consulenza psicologica che le dia un quadro più completo e ricco della sua situazione.
Nessuno può dirle che decisione prendere in merito alla sua relazione; ma se è innamorata la decisione lei l ha già presa ed è giusto che la comunichi a lui. Cercare di controllare la situazione non è d'aiuto e anzi può essere controproducente. Ora deve aspettare che il suo ragazzo faccia la sua scelta dandogli come sta facendo, lo spazio per decidere.
Resto in ascolto.
Dr. Gianluigi Basile - Psicologo - Roma
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica Integrata
www.psicologobasile.it
[#3]
Gentile ragazza,
Lei è dibattuta tra due "lealtà": la Sua famiglia d'origine, Sua madre, e il Suo ragazzo.
La famiglia d'origine è il passato, il ragazzo è il futuro; è durissimo a dirsi, però è così. Se Lei rimarrà invischiata nella prima, perderà il Suo futuro.
Come fare a compiere il Suo dovere di figlia? Ritengo, delegando.
Se non riesce nemmeno a trovare il tempo per una telefonata
<<io con mia mamma facevo seriamente fatica a stare al telefono con lui.<< come può pensare che la relazione possa continuare?
Lei è dibattuta tra due "lealtà": la Sua famiglia d'origine, Sua madre, e il Suo ragazzo.
La famiglia d'origine è il passato, il ragazzo è il futuro; è durissimo a dirsi, però è così. Se Lei rimarrà invischiata nella prima, perderà il Suo futuro.
Come fare a compiere il Suo dovere di figlia? Ritengo, delegando.
Se non riesce nemmeno a trovare il tempo per una telefonata
<<io con mia mamma facevo seriamente fatica a stare al telefono con lui.<< come può pensare che la relazione possa continuare?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Gentilissimi,
grazie a tutti per il vostro supporto. Abbiamo deciso di lasciarci, mentre lui cercherà di capire se mi ama ancora o meno. Io ora sono troppo innamorata per dirgli che non lo aspetterò: a lui ci tengo molto, ma d'altro canto non ho intenzione di vivere la mia vita in sua funzione. Non voglio vivere aspettando che lui si svegli un giorno decidendo di amarmi. Non ci siamo ancora incontrati perché ha paura di venire a casa mia solo perché si sente in colpa di avermi fatta soffrire e non perché davvero vuole vedermi. Credo si stia comportando onestamente.
Ho riflettuto molto anche sul mio rapporto con mia madre: la prima cosa che avrei voluto fare era prendere e tornare da lei, in questo momento di difficoltà. Ho deciso di non farlo. Ora sono più importante io, e ho bisogno di tempo per riflettere e prendere i miei spazi. Sono davvero distrutta ma penso che sia giusto così.
Grazie ancora per il vostro supporto.
grazie a tutti per il vostro supporto. Abbiamo deciso di lasciarci, mentre lui cercherà di capire se mi ama ancora o meno. Io ora sono troppo innamorata per dirgli che non lo aspetterò: a lui ci tengo molto, ma d'altro canto non ho intenzione di vivere la mia vita in sua funzione. Non voglio vivere aspettando che lui si svegli un giorno decidendo di amarmi. Non ci siamo ancora incontrati perché ha paura di venire a casa mia solo perché si sente in colpa di avermi fatta soffrire e non perché davvero vuole vedermi. Credo si stia comportando onestamente.
Ho riflettuto molto anche sul mio rapporto con mia madre: la prima cosa che avrei voluto fare era prendere e tornare da lei, in questo momento di difficoltà. Ho deciso di non farlo. Ora sono più importante io, e ho bisogno di tempo per riflettere e prendere i miei spazi. Sono davvero distrutta ma penso che sia giusto così.
Grazie ancora per il vostro supporto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.5k visite dal 08/06/2015.
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