Ansia,agitazione incontrollata
Salve,
sono una ragazza di 35 anni e ho un problema con l'ansia. Sono sempre stata ansiosa, fin da ragazzina,dalla scela della scuola all'università, alla decisione di fare in piccolo intervento o no, e cosi' via ...da sempre. E anche ora che mi ritrovo a dover decidere dove partire per trovare lavoro. Quella che sento è un'ansia esagerata, un'agitazione che mi sta condizionando la vita. Ho sempre fatto cosi',purtroppo. Sono sempre stata indecisa...e questo mi provoca ansia. Respiro affannoso, tachicardia, non dormo, a volte tremo,piango continuamente. Mi sembra di impazzire e non vedo vie d'uscita. Mi sento fallita, senza prospettive,senza futuro e penso al peggio. Tutti i giorni.Il punto è che io so il motivo del mio stare male. Ma non so come affrontarlo. Non so decidere e vado nel pallone perchè cambio idea continuamente anche nell'arco di una giornata. Ora è un anno che sono cosi'. Non mi sembra vero, eppure è un anno ormai. Sono intrappolata nelle mie paure. Paura del futuro, se non riusciro' ad avere un lavoro che mi soddisfi, non riuscire a vivere col mio fidanzato che abita da tutt'altra parte( e lui non partirà per motivi economici,e io vorrei andare da lui ma la sua città non offre lavoro, anche lui non ce l'ha ), riuscire ad essere serena nella città che scegliero' ( per 4 anni ho abitato in un 'altra regione). E anche mettendo per un attimo da parte il mio fidanzato( che non ho visto per quasi un anno, smpre a causa di motivi aconomici,siamo in due regioni molto lontane)..non saprei comunque dove andare,ho due opzioni un ain italia e un all'estero,scelte da me. Non aprei cosa scegliere comunque.
Non so cosa fare. E nonostante abbia i miei genitori, sorelle, amiche che mi stanno vicino e mi sostengono in qualsiasi scelta,io ho paura. Ho parlato con loro,mi sono sfogata, mi hanno detto i loro pareri per quanto poi mi dicessero che solo io devo prendere una decisione. E continuo a non sapere cosa è bene per me. A 35 anni non so cosa voglio.O meglio lo so...il mio fidanzato e io in una città per trovare lavoro. Ma devo scelgiere a quanto pare , tra l'amore e il lavoro e questo mi paralizza e mi fa soffrire. Mi fa tanto,tanto soffrire. Che se all'esterno sembra un dramma, la tragedia, un'esagerazione..io dentro e fuori sono a pezzi, veramente. Mi vergogno di questo,perchè vorrei essere forte e rendere orgogliosi i miei familiari,perchè se lo meritano. Invece preoccupo anche loro e mi dispiace da morire. Cosa posso fare, mi dica..come faccio a prendere una decisione per la mia vita? mi devo scontrare fra l'amore e il lavoro. E non lo accetto. E non riesco ad uscirne.La mia vita ora è bloccata da quasi un anno ed è inaccettabile e io non ce la faccio piu' ad andare avanti cosi'. La ringrazio per l'attenzione verso le mie parole
sono una ragazza di 35 anni e ho un problema con l'ansia. Sono sempre stata ansiosa, fin da ragazzina,dalla scela della scuola all'università, alla decisione di fare in piccolo intervento o no, e cosi' via ...da sempre. E anche ora che mi ritrovo a dover decidere dove partire per trovare lavoro. Quella che sento è un'ansia esagerata, un'agitazione che mi sta condizionando la vita. Ho sempre fatto cosi',purtroppo. Sono sempre stata indecisa...e questo mi provoca ansia. Respiro affannoso, tachicardia, non dormo, a volte tremo,piango continuamente. Mi sembra di impazzire e non vedo vie d'uscita. Mi sento fallita, senza prospettive,senza futuro e penso al peggio. Tutti i giorni.Il punto è che io so il motivo del mio stare male. Ma non so come affrontarlo. Non so decidere e vado nel pallone perchè cambio idea continuamente anche nell'arco di una giornata. Ora è un anno che sono cosi'. Non mi sembra vero, eppure è un anno ormai. Sono intrappolata nelle mie paure. Paura del futuro, se non riusciro' ad avere un lavoro che mi soddisfi, non riuscire a vivere col mio fidanzato che abita da tutt'altra parte( e lui non partirà per motivi economici,e io vorrei andare da lui ma la sua città non offre lavoro, anche lui non ce l'ha ), riuscire ad essere serena nella città che scegliero' ( per 4 anni ho abitato in un 'altra regione). E anche mettendo per un attimo da parte il mio fidanzato( che non ho visto per quasi un anno, smpre a causa di motivi aconomici,siamo in due regioni molto lontane)..non saprei comunque dove andare,ho due opzioni un ain italia e un all'estero,scelte da me. Non aprei cosa scegliere comunque.
Non so cosa fare. E nonostante abbia i miei genitori, sorelle, amiche che mi stanno vicino e mi sostengono in qualsiasi scelta,io ho paura. Ho parlato con loro,mi sono sfogata, mi hanno detto i loro pareri per quanto poi mi dicessero che solo io devo prendere una decisione. E continuo a non sapere cosa è bene per me. A 35 anni non so cosa voglio.O meglio lo so...il mio fidanzato e io in una città per trovare lavoro. Ma devo scelgiere a quanto pare , tra l'amore e il lavoro e questo mi paralizza e mi fa soffrire. Mi fa tanto,tanto soffrire. Che se all'esterno sembra un dramma, la tragedia, un'esagerazione..io dentro e fuori sono a pezzi, veramente. Mi vergogno di questo,perchè vorrei essere forte e rendere orgogliosi i miei familiari,perchè se lo meritano. Invece preoccupo anche loro e mi dispiace da morire. Cosa posso fare, mi dica..come faccio a prendere una decisione per la mia vita? mi devo scontrare fra l'amore e il lavoro. E non lo accetto. E non riesco ad uscirne.La mia vita ora è bloccata da quasi un anno ed è inaccettabile e io non ce la faccio piu' ad andare avanti cosi'. La ringrazio per l'attenzione verso le mie parole
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Gentile Utente,
è da un anno che sta così, intrappolata come dice lei stessa, ma a quanto pare l'ansia è da molto che l'accompagna.
Lei si è sfogata con familiari e amici, ma resta lì ferma, bloccata tra paure, preoccupazioni, previsioni negative... come vede la situazione non è cambiata.
Perciò la prima cosa utile che potrebbe fare per uscire da questa condizione di disagio che si riverbera in modo consistente sul suo benessere psicofisico e sulla sua qualità di vita è curare l'ansia che denuncia e che a quanto parrebbe le blocca la vita.
Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per una valutazione diretta e un percorso che la possa accompagnare a far fronte in modo efficace ai suoi disagi e dunque a sbloccare la situazione. Ci ha mai pensato?
Intanto le suggerisco la lettura di questi articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
è da un anno che sta così, intrappolata come dice lei stessa, ma a quanto pare l'ansia è da molto che l'accompagna.
Lei si è sfogata con familiari e amici, ma resta lì ferma, bloccata tra paure, preoccupazioni, previsioni negative... come vede la situazione non è cambiata.
Perciò la prima cosa utile che potrebbe fare per uscire da questa condizione di disagio che si riverbera in modo consistente sul suo benessere psicofisico e sulla sua qualità di vita è curare l'ansia che denuncia e che a quanto parrebbe le blocca la vita.
Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per una valutazione diretta e un percorso che la possa accompagnare a far fronte in modo efficace ai suoi disagi e dunque a sbloccare la situazione. Ci ha mai pensato?
Intanto le suggerisco la lettura di questi articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 07/06/2015.
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