Improvviso abbandono

Salve volevo chiedere un consulto: sono stata 1 anno e mezzo con un ragazzo, di cui 1 anno di convivenza.. la parte iniziale della storia è stata problematica poi invece con la convivenza tutto si è calmato e abbiamo avuto una bella storia, mi piaceva tanto vivere la quotidianità con lui c'era intimità, comprensione, passione, tenerezze, ascolto. Certe volte avevo momenti di ansia dovuti alla mia situazione lavorativa ancora agli inizi e quindi un po' precaria in cui volevo un po' più di attenzioni. Questo ha sempre creato un po' di stress al mio ragazzo però l'ho sempre sottovalutato perché anche a detta sua stavamo tanto bene e piccole tensioni ci possono essere. L'ultimo periodo avevamo i nostri spazi, ma io dovendo spesso rimanere a casa per lavorare con il pc, inevitabilmente trascorrevamo molto tempo insieme. Fatto sta che dopo una settimana in cui non ha mostrato neanche un accenno di crisi, domenica ha deciso di punto in bianco di lasciarmi, senza darmi modo di capire perché e eventualmente vedere se si potesse porre rimedio al problema. Dice che mi ama (è onesto quando lo dice, spesso è così onesto da essere un po' cafone) ma che vuole separarsi, stare solo (non ha un'altra sono sicura), recuperare il suo mondo (suona tanto), sente questa impellente necessità, che gli manco un sacco è triste ma rigenerato. Soffro perchè lui non mi ha detto niente di questo disagio e per permettermi di avere la possibilità di modificare questo mio comportamento forse in queste ultime settimane un po' assillante, mi ha sempre detto che tutto andava bene e che voleva un futuro insieme, ma parlarne sempre gli creava claustrofobia. Soffro perchè questa rottura la sento definitiva e improvvisa e a stravolto la mia quotidianità (convivevamo) in un giorno solo, mi sento trattata come un calzino buttato. Lui anche se ha 35 anni ha solo avuto 2 storie (una adolescenziale, una a distanza in cui si vedevano 1-2 volte al mese) e anche la storia a distanza l'ha interrotta così di punto in bianco, salvo poi pentirsene e rincorrerla per 2 anni. Non so se questa è una sua nevrosi e insicurezza, visto che scappa appena c'è un problema difficoltoso.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
ciò che succede in una coppia è determinato dal contributo di entrambi.
E' comprensibile il suo sentire, dato che non si aspettava la reazione e la decisione del suo partner.
Segnali di disagio pare ce ne siano stati. Probabilmente, per ragioni che da qui non conosco (probabili difficoltà di comunicazione) non siete riusciti a far fronte al problema in tempi utili. E' rimasto lì irrisolto, fino a che il suo ragazzo ha preso una decisione drastica.

Importante però comprendere che assillare l'altro, magari con richieste di eccessive attenzioni, finisce per sortire l'effetto opposto. Le capita anche quando non è stressata?
<Questo ha sempre creato un po' di stress al mio ragazzo però l'ho sempre sottovalutato>

Non so se ci siano spiragli per iuscire a confrontarvi in modo costruttivo e magari per dare nuova speranza al vostro rapporto.

Per quali motivi la vostra relazione all'inizio è stata problematica? Avete risolto i vostri problemi oppure ci siete passati sopra?


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
E' stata problematica all'inizio perchè lui ha un carattere molto particolare, essendo tanto insicuro un po' anticonvenzionale, si è sempre sentito sicuro solo nel suo mondo, quindi ci vedevamo sempre a casa sua (anche con gli amici) perchè lui non voleva uscire, e ogni mio tentativo di fare qualcosa di diverso lo vedeva come un modo di invadere i suoi spazi o come qualcosa di noioso ... non coltivava il rapporto, però non l'ho lasciato perchè c'erano tutte le altre cose positive quando stavamo da soli (interessi uguali, tante risate, complicità, attrazione). Poi questo problema andando a vivere insieme è passato in secondo piano, perchè ero ben contenta di uscire qualche sera da sola senza di lui ma con gli amici, anche se mi pesava il fatto che tutta la domenica passasse la giornata a suonare a casa ed io dovevo sempre uscire con gli amici. Sembra che arrivato a 35 anni non sapeva che un rapporto andava coltivato giorno per giorno e ci voleva attenzione (ripeto l'unica storia lunga che ha avuto è stata una a distanza e poi pochissime altri relazioni, non è uno latin lover). Questo problema quindi non è stato mai del tutto risolto anche se vedevo che ultimamente facesse dei passi avanti per accontentarmi e alla fine per me non era diventato così importante.
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Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
E' stata problematica all'inizio perchè lui ha un carattere molto particolare, essendo tanto insicuro un po' anticonvenzionale, si è sempre sentito sicuro solo nel suo mondo, quindi ci vedevamo sempre a casa sua (anche con gli amici) perchè lui non voleva uscire, e ogni mio tentativo di fare qualcosa di diverso lo vedeva come un modo di invadere i suoi spazi o come qualcosa di noioso ... non coltivava il rapporto, però non l'ho lasciato perchè c'erano tutte le altre cose positive quando stavamo da soli (interessi uguali, tante risate, complicità, attrazione). Poi questo problema andando a vivere insieme è passato in secondo piano, perchè ero ben contenta di uscire qualche sera da sola senza di lui ma con gli amici, anche se mi pesava il fatto che tutta la domenica passasse la giornata a suonare a casa ed io dovevo sempre uscire con gli amici. Sembra che arrivato a 35 anni non sapeva che un rapporto andava coltivato giorno per giorno e ci voleva attenzione (ripeto l'unica storia lunga che ha avuto è stata una a distanza e poi pochissime altri relazioni, non è uno latin lover). Questo problema quindi non è stato mai del tutto risolto anche se vedevo che ultimamente facesse dei passi avanti per accontentarmi e alla fine per me non era diventato così importante.

Si mi capita di stressare il ragazzo con richieste di attenzione, ma non pensavo che fossero pesanti, al massimo gli chiedevo la sera di guardare un film insieme che non volevo stare sola