Sessualità non soddisfacente, omosessualità
Salve, mi presento, Sono Pietro, un ragazzo di 22 anni.
Penso di essere omosessuale, ma il problema non è questo(io mi accetto e non lo nego a me stesso).
Inizio dicendo "penso" perchè poi sul campo ciò sembra quasi non essere vero.
Mi dilungo per spiegare la situazione in modo più chiaro possibile.
Sin dai 6/7 anni, la visione di una ragazza in pose provocanti, oppure nuda in una foto(solito materiale che gira spesso fra i giovani 16 enni), non ho mai provato "desiderio sessuale". Cosa opposta è sempre successa verso il mondo maschile, dove invece l'impulso sessuale è sempre stato ben presente. Inoltre per certe esperienze, son arrivato a comprendere che io avessi una tendenza omosessuale e non eterosessuale.
Altra questione importante è il non essere mai stato dichiarato, detto di esser gay, fino a un paio di mesi fa(che mi son aperto con pochissimi amici).
Ho vissuto dunque oltre 10 anni di "repressione" delle mie attrazioni sessuali.
Infatti non ho avuto mai rapporti sessuali fino a un paio di mesi fa.
Il problema è che ora, con i primi rapporti sessuali con ragazzi, il mio corpo non reagisce e si annulla completamente quell'istinto, che credo sia naturale, "animalesco", dell'atto sessuale. Divento completamente apatico e non provo alcun piacere. Mi sento un attore.
Mi scuso ora per i termini che dovrò utilizzare.
Nella visione di materiale pornografico gay, il mio corpo e la mia voglia reagisce nel modo " atteso ". Provo eccitamento, ho voglia e arrivo all'orgasmo con molto piacere. Ciò avviene anche se mi immagino e fantastico su un atto sessuale con il ragazzo per cui, magari in quel momento, provo attrazione fisica.
Dunque è da escludere, a mio avviso, un problema erettile(inoltre ho già effettuato una visita, superata).
Durante il contatto fisico pre-rapporto e in quelli che vengono definiti preliminari, il mio piacere e la mia voglia parte "a mille" e più ci si avvina all'inizio dell'atto concreto, più scende fino ad annullarsi. Nel momento "di impostazione" di una penetrazione da parte mia( io come attivo), la mia erezione svanisce. Va detto che nelle mie fantasie, quello è il ruolo che mi immagino di avere . Ritorna immediatamente quando si pensa di smettere o si torna ai preliminari. E' qualcosa di davvero assurdo. L'erezione svanisce e ritorna come se ci fosse un interruttore.
Nel complesso, anche se nei preliminari avviati l'erezione rimane, la mia mente rimane razionale e non si "libera", non scatta alcun innalzamento della "lussuria".
Ho avuto una prima volta "forzata" e non molto piacevole, però non credo influenzi. Non ho alcuna vergogna nello stare nudo e spesso sono io che ho la voglia di iniziare, ma come dicevo, una volta iniziato tutto svanisce.
Per quello che riguarda la mia omosessualità, ho ancora delle cose da comprendere. Non ho ben chiaro il mio ruolo, anche se prima di avere un'attività sessuale, pensavo fosse molto chiara(io mi vedo unicamente come attivo).
Oltre a delle possibili spiegazioni, vorrei capire a che figura professionale rivolgermi : psicologo o psichiatra? Ci son degli specializzati in tali argomenti?
Grazie mille!
Penso di essere omosessuale, ma il problema non è questo(io mi accetto e non lo nego a me stesso).
Inizio dicendo "penso" perchè poi sul campo ciò sembra quasi non essere vero.
Mi dilungo per spiegare la situazione in modo più chiaro possibile.
Sin dai 6/7 anni, la visione di una ragazza in pose provocanti, oppure nuda in una foto(solito materiale che gira spesso fra i giovani 16 enni), non ho mai provato "desiderio sessuale". Cosa opposta è sempre successa verso il mondo maschile, dove invece l'impulso sessuale è sempre stato ben presente. Inoltre per certe esperienze, son arrivato a comprendere che io avessi una tendenza omosessuale e non eterosessuale.
Altra questione importante è il non essere mai stato dichiarato, detto di esser gay, fino a un paio di mesi fa(che mi son aperto con pochissimi amici).
Ho vissuto dunque oltre 10 anni di "repressione" delle mie attrazioni sessuali.
Infatti non ho avuto mai rapporti sessuali fino a un paio di mesi fa.
Il problema è che ora, con i primi rapporti sessuali con ragazzi, il mio corpo non reagisce e si annulla completamente quell'istinto, che credo sia naturale, "animalesco", dell'atto sessuale. Divento completamente apatico e non provo alcun piacere. Mi sento un attore.
Mi scuso ora per i termini che dovrò utilizzare.
Nella visione di materiale pornografico gay, il mio corpo e la mia voglia reagisce nel modo " atteso ". Provo eccitamento, ho voglia e arrivo all'orgasmo con molto piacere. Ciò avviene anche se mi immagino e fantastico su un atto sessuale con il ragazzo per cui, magari in quel momento, provo attrazione fisica.
Dunque è da escludere, a mio avviso, un problema erettile(inoltre ho già effettuato una visita, superata).
Durante il contatto fisico pre-rapporto e in quelli che vengono definiti preliminari, il mio piacere e la mia voglia parte "a mille" e più ci si avvina all'inizio dell'atto concreto, più scende fino ad annullarsi. Nel momento "di impostazione" di una penetrazione da parte mia( io come attivo), la mia erezione svanisce. Va detto che nelle mie fantasie, quello è il ruolo che mi immagino di avere . Ritorna immediatamente quando si pensa di smettere o si torna ai preliminari. E' qualcosa di davvero assurdo. L'erezione svanisce e ritorna come se ci fosse un interruttore.
Nel complesso, anche se nei preliminari avviati l'erezione rimane, la mia mente rimane razionale e non si "libera", non scatta alcun innalzamento della "lussuria".
Ho avuto una prima volta "forzata" e non molto piacevole, però non credo influenzi. Non ho alcuna vergogna nello stare nudo e spesso sono io che ho la voglia di iniziare, ma come dicevo, una volta iniziato tutto svanisce.
Per quello che riguarda la mia omosessualità, ho ancora delle cose da comprendere. Non ho ben chiaro il mio ruolo, anche se prima di avere un'attività sessuale, pensavo fosse molto chiara(io mi vedo unicamente come attivo).
Oltre a delle possibili spiegazioni, vorrei capire a che figura professionale rivolgermi : psicologo o psichiatra? Ci son degli specializzati in tali argomenti?
Grazie mille!
[#1]
Gentile Pietro,
le ipotesi da fare, avendo già escluso problematiche di tipo organico, potrebbero essere diverse, dal momento che variabili personali e interpersonali in queste faccende si intersecano e si "mescolano".
A distanza, quindi, non avendo la possibilità di approfondire più di tanto, si tratterebbe di un puro esercizio di fantasia che le sarebbe poco utile.
Meglio rivolgersi di persona, come ha già pensato di fare, ad uno psicologo psicoterapeuta, se preferisce (ma non è indispensabile) con una specifica formazione in Sessuologia Clinica.
Può cercare tra i professionisti iscritti a MI+:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
o nell'Albo degli Psicologi:
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi
Cordialmente,
le ipotesi da fare, avendo già escluso problematiche di tipo organico, potrebbero essere diverse, dal momento che variabili personali e interpersonali in queste faccende si intersecano e si "mescolano".
A distanza, quindi, non avendo la possibilità di approfondire più di tanto, si tratterebbe di un puro esercizio di fantasia che le sarebbe poco utile.
Meglio rivolgersi di persona, come ha già pensato di fare, ad uno psicologo psicoterapeuta, se preferisce (ma non è indispensabile) con una specifica formazione in Sessuologia Clinica.
Può cercare tra i professionisti iscritti a MI+:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/
o nell'Albo degli Psicologi:
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile ragazzo,
a mio avviso è molto utile una consulenza psicologica, ma potrebbe darsi che il problema sia di natura ansiosa e che l'orientamento sessuale possa non c'entrare affatto, perché sei molto giovane e forse l'inesperienza e le insicurezze ti portano all'ansia da prestazione.
In ogni caso, poiché da qui noi possiamo fare solo delle ipotesi, sarebbe il caso di approfondire, in modo che tu possa vivere serenamente la sessualità.
Cordiali saluti,
a mio avviso è molto utile una consulenza psicologica, ma potrebbe darsi che il problema sia di natura ansiosa e che l'orientamento sessuale possa non c'entrare affatto, perché sei molto giovane e forse l'inesperienza e le insicurezze ti portano all'ansia da prestazione.
In ogni caso, poiché da qui noi possiamo fare solo delle ipotesi, sarebbe il caso di approfondire, in modo che tu possa vivere serenamente la sessualità.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Avendo terminato i caratteri, in effetti ho dovuto "saltare" molte altre informazioni. Queste forse molto importanti. Son un ragazzo molto ansioso. Ho problemi con la gestione dell'ansia e ho sviluppato problemi intestinali a causa proprio di disturbi ansiogeni. Inoltre due anni fa ho avuto la mia prima crisi di panico. Crisi che in due anni si son presentate solo 3 volte. Tuttavia, il numero di volte che ho fatto in modo di "controllarle e fermarle" è ben oltre la doppia cifra.
Vivo in uno stato di angoscia e mi agito anche solo perché devo andar a prendere il treno alle 8 e son le 7:35(disto 15 minuti di auto dalla stazione). Non ho mai un momento di pura tranquillità. Però oramai son anni, la situazione a livello "non preoccupante" ha avuto inizio sin dalle medie. Il tutto molto legato con la mia omosessualità che ho dovuto tener nascosta, con le consecutive sofferenze amorose per le varie cotte che ho sempre dovuto farmi passare assimilandole mentalmente.
Conoscendomi a fondo, e non negando i miei problemi, ipotizzo che quella che può essere considerata "ansia da prestazione" non sia così fonte di questo problema. Lo dico perché davvero non ho ansia e son molto deciso e tranquillo quando avvio l'atto. Inoltre mi sento libero di essere me stesso ed è una situzione che mi crea gioia. Credo piuttosto sia un problema di repressione nel volerlo fare, dovuto a tutte le volte che ho odiato il fatto di non poterlo fare per dovermi nascondere. Credo si sia sviluppato una specie di odio dovuto al non poterli avuto avere. Come un bimbo che odia un giocattolo perché non lo ha potuto aver subito..e dopo un po' non ne vuole più sapere.
Vivo in uno stato di angoscia e mi agito anche solo perché devo andar a prendere il treno alle 8 e son le 7:35(disto 15 minuti di auto dalla stazione). Non ho mai un momento di pura tranquillità. Però oramai son anni, la situazione a livello "non preoccupante" ha avuto inizio sin dalle medie. Il tutto molto legato con la mia omosessualità che ho dovuto tener nascosta, con le consecutive sofferenze amorose per le varie cotte che ho sempre dovuto farmi passare assimilandole mentalmente.
Conoscendomi a fondo, e non negando i miei problemi, ipotizzo che quella che può essere considerata "ansia da prestazione" non sia così fonte di questo problema. Lo dico perché davvero non ho ansia e son molto deciso e tranquillo quando avvio l'atto. Inoltre mi sento libero di essere me stesso ed è una situzione che mi crea gioia. Credo piuttosto sia un problema di repressione nel volerlo fare, dovuto a tutte le volte che ho odiato il fatto di non poterlo fare per dovermi nascondere. Credo si sia sviluppato una specie di odio dovuto al non poterli avuto avere. Come un bimbo che odia un giocattolo perché non lo ha potuto aver subito..e dopo un po' non ne vuole più sapere.
[#5]
Utente
Si certo.
Ciò che cerco qui più che altro, è capire cosa andare a esporre ad un esperto e soprattutto capire se ci sia uno psicologo più indicato di un altro. Non conosco molto questo "settore" e non so se ci siano specializzazioni su cui far riferimento. Per esempio mi avete consigliato uno specialista in sessuologia clinica. Non so se conviene un professionista che utilizzi tecniche particolari per la mia situazione, come lavori di gruppo o altro.
Ciò che cerco qui più che altro, è capire cosa andare a esporre ad un esperto e soprattutto capire se ci sia uno psicologo più indicato di un altro. Non conosco molto questo "settore" e non so se ci siano specializzazioni su cui far riferimento. Per esempio mi avete consigliato uno specialista in sessuologia clinica. Non so se conviene un professionista che utilizzi tecniche particolari per la mia situazione, come lavori di gruppo o altro.
[#6]
Francamente il modo di procedere verrà deciso in seguito; in prima battuta è basilare una valutazione psicologica individuale che può chiedere ad uno psicologo psicoterapeuta. Va senz'altro bene se è perfezionato in sessuologia, ma sarà il professionista a condurre il colloquio, quindi non farti problemi su ciò che sarà il colloquio. Quanto alle tecniche, anche di quelle se ne parla sempre in seconda battuta.
Cordiali saluti,
Cordiali saluti,
[#7]
Gentile Ragazzo,
L'ansia può essere causa e conseguenza del d.e, la diagnosi -spesso di tipo differenziale - e ' determinante.
L'omosessualita' può essere ego sintonica, cioè in sintonia con l'io o ego distonica, quando crea una spaccatura dentro di lei, quando testa e cuore entrano in conflitto.
Si faccia aiutare, anche io come le colleghe, le suggerisco di non perdere altro tempo
Le allego del materiale da poter consultare
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
L'ansia può essere causa e conseguenza del d.e, la diagnosi -spesso di tipo differenziale - e ' determinante.
L'omosessualita' può essere ego sintonica, cioè in sintonia con l'io o ego distonica, quando crea una spaccatura dentro di lei, quando testa e cuore entrano in conflitto.
Si faccia aiutare, anche io come le colleghe, le suggerisco di non perdere altro tempo
Le allego del materiale da poter consultare
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.1k visite dal 01/06/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?