Paura di lasciare la bimba la notte

prima di tutto buongiorno e grazie in anticipo per la disponibilità.
ho una bambina di 20 mesi, che non ha mai dormito una notte intera (quando va bene si sveglia 4 volte). prima dormiva in camera con noi nel suo lettino, da diversi mesi ormai dorme nella sua cameretta, ma per riuscire a riposare un pochino di più anch'io (evitando il russare veramente forte di mio marito nel poco tempo che la bimba dorme) dormo nella sua stanza. la bimba quando si sveglia infatti mi chiama, e se intervengo in breve tempo di solito si calma e si riaddormenta più o meno alla svelta, altrimenti si sveglia del tutto e allora son dolori.
mio marito insiste per lasciarla almeno un giorno a settimana a dormire dai nonni, per riprenderci un po' e avere del tempo per noi, ma io finora non ce l'ho mai fatta. rispondo che mi secca dare ad altri questo peso, ma forse sono solo io che non mi voglio staccare da lei? l'unica volta che ha dormito dalla nonna (siamo andati a un matrimonio) mi è mancata tanto, però so che è stata bene.
non riesco a capire se le mie resistenze sono giustificate o se è solo una mia forma di egoismo nel non volerla lasciare. ho paura che si svegli e mi cerchi, e pianga non trovandomi e si senta abbandonata. e ho anche paura che poi la situazione sonno possa peggiorare.
la bimba da quando ha un anno va al nido la mattina, i nonni vengono a casa quando lei ancora dorme (io e mio marito usciamo presto per lavoro) e si sveglia con loro, che poi la portano all'asilo fino a pranzo. ci va molto volentieri, e sta volentieri con i nonni il pomeriggio. quando poi la vado a prendere (tutti i giorni alle 18) ride forte e mi butta le braccia al collo.
in realtà a parte il sabato e la domenica, durante la settimana stiamo poco tempo insieme, è anche per questo che nel weekend vorrei godermi tutto il tempo possibile con lei, notti insonni incluse, e godermi il suo sorriso quando si sveglia. ovvio che sono abbastanza distrutta e la sera quando lei si addormenta crollo, e cenare fuori è un'opzione abbastanza rara...
è normale tutto questo o hanno ragione i nonni e mio marito, che dovrei delegare di più? sto davvero facendo qualcosa di sbagliato che potrebbe creare problemi alla mia bimba?
grazie in anticipo per l'aiuto
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<non riesco a capire se le mie resistenze sono giustificate o se è solo una mia forma di egoismo nel non volerla lasciare.>

Gentile Signora,
lasci perdere ogni colpevolizzazione e stia serena, la preoccupazione per i problemi di sonno della sua bimba, il timore di non dedicarle abbastanza tempo e i sensi di colpa relativi, la potrebbero tenere un po' in ansia con la difficoltà di delegare ad altri.

Credo sarebbe opportuno si rilassasse un po' di più dato che non fa mancare affetto e attenzioni alla sua piccola, anche se lavora, così attenta e sensibile com'è.

Una sua maggiore serenità sarebbe di beneficio anche per la sua bambina, dunque cerchi di riposare un po' di più e non si preoccupi nel delegare ai nonni, tanto più che il rapporto di sua figlia con loro sembra ottimo. Non può che essere di beneficio ad entrambe e anche alla vostra coppia.

Credo che dopo un periodo così stancante il suo bisogno sia quello di recuperare tranquillità e fare pace con le sue preoccupazioni. Un modo per stare tutti più sereni.

Un caro saluto





Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Utente
Utente
buongiorno dottoressa,
grazie infinite per la sua rapida risposta. purtroppo non sono mai stata brava a delegare o ad affidarmi agli altri, ed è questo che mi viene costantemente rimproverato. e forse è proprio il sentirmi rimproverata che mi porta a reagire così, chiudendomi ancora di più su mia figlia.
cercherò di fare uno sforzo in questo senso, anche per il bene della bimba.
mi creda, sentirsi dire queste cose con la delicatezza con cui lo ha fatto lei fa la differenza per riuscire a vincere le mie resistenze.
grazie ancora del suo aiuto
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
In effetti i rimproveri (anche se le intenzioni sono buone)) non aiutano, bene per i suoi propositi vedrà che anche chi la circonda saprà apprezzare e le verranno rimandati fedback più positivi.

Lieta di averla ascoltata, se crede potrà riaggiornarci in futuro su progressi o eventuali difficoltà.


Cordialità
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Alle riflessioni della Collega che condivido, la invito a consultare queste letture sul difficile ruolo di madre, tra autonomia, sensi di colpa, simbiosi con i nostri piccoli e coppia....

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2019-calo-del-desiderio-sessuale-e-nascita-del-primo-figlio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3364-donne-mamme-acrobate.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4262-mamme-o-carriera-o-mamme-in-carriera.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/444-essere-madri-stili-e-copioni-di-maternita.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<lasciarla almeno un giorno a settimana a dormire dai nonni<<

Gentile utente,
la richiesta viene da Suo marito, al fine di "avere del tempo per noi".
Condivido. Dopo la nascita dei bimbi, spesso la donna diventa più mamma che compagna, mettendo in secondo piano il proprio compagno,
come troverà (assieme ai rimedi) in:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html

E' chiaro che tutto ciò non assicura il benessere della coppia e di conseguenza neanche quello del figlio.

"I figli li avete in prestito", scriveva Gibran, forse anche riferendosi al fatto che dopo una quindicina d'anni la coppia si trova nuovamente ... da sola, oppure messa in secondo (terzo, quarto) piano dopo i compagni.
E dunque? Vale la pena non accondiscendere al desiderio del proprio compagno, anche se inizialmente con un po' di fatica?



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
gentili dottoresse,
grazie a tutte per le vostre risposte e indicazioni, che mi sono senz'altro di aiuto.
purtroppo le persone intorno a me, in primis mio marito, credono che il modo migliore per spronarmi e "sbloccare" la situazione sia usare parole chiare, dirette e spesso dure, mentre con me (ormai mi conosco) funziona esattamente al contrario. non è mettendo in risalto gli aspetti negativi e gestendo tutto come uno scontro che mi può tornare la voglia di mettere da parte la mia bimba per stare con mio marito. sono finalmente riuscita a parlargli in questi termini, e forse anche lui ha capito. ho bisogno di sentire che quello che faccio viene apprezzato, fosse anche una briciola di bene in mezzo a un mare di errori. solo così posso riprendere uno spirito positivo verso il resto e affrontare gli sbagli o gli aspetti meno positivi in modo costruttivo e ri-costruttivo.
un passo alla volta...
intanto, appena la bimba sarà guarita da una brutta tosse, inizierò a non dormire più nella sua stessa stanza, intervenendo comunque quando mi chiama.
spero in questo modo di riuscire ad allentare la presa e a migliorare piano piano tutta la situazione.
grazie ancora, saluti
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Ottima decisione quella segnalata qui sopra.


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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Lieta di averla ascoltata!