Problemi di ansia dovuti ad una relazione

Buongiorno,

Vi scrivo perché, qualche mese fa ho iniziato ad avere problemi di ansia. Litigavamo spesso e tutte le volte mi assumevo le colpe quindi in me c'è stato un lenta diminuzione di autostima. In più vivevo nell'ansia di essere lasciato da un giorno all'altro. Due mesi fa è successo, ci siamo lasciati rimanendo però in contatto. Ho accettato la fine della relazione e abbiamo deciso assieme di rimanere in contatto perché solo il pensare di fare a meno l'uno dell'altro ci creava problemi, sia a me che a lei. Durante questi due mesi però l'ansia non si è calmata. Abbiamo continuato così fino a quando non le ho chiesto di non sentirci più nella speranza che questa situazione si placasse. Siccome non è successo, anche se è passata solo una settimana vi sto scrivendo per chiedere un consiglio.
Il consiglio che chiedo non è a cosa fare e se ho fatto la scelta giusta in quanto lo posso sapere io, il consiglio che chiedo è come fare a far passare quest'ansia in quanto ho una sessione d'esami a breve e non posso permettermi di passare in queste condizioni il prossimo mese.In più volevo delle informazioni in quanto ben comprendo che queste siano fasi normali da superare però quest'ansia che non mi permette di fare una vita regolare e sana non riesco più a sopportarla e sta influendo sulla mia vita di tutti i giorni. Mi sveglio sempre presto e ansioso, per fortuna per ora non faccio fatica ad addormentarmi,però ho poca fame e anche se sono in mezzo agli altri tendo sempre ad estraniarmi e stare taciturno. Per di più sto fumando veramente troppo, mi sto sfogando con le sigarette fumando veramente tanto sin dagli ultimi mesi di relazione. Ho provato a parlarne agli amici ma ovviamente più di tanto e dirmi che passerà non possono fare.
Quindi, mi consigliate di andare a parlarne con uno psicologo? se si, come devo fare? Ne cerco una a caso su una guida o devo andare dal medico di base? se vado dal medico di base e ho la ricetta quanto tempo ci vorrà prima di fare una visita? Se vado da uno psicologo senza ricetta quanto costa?
Infine volevo chiedere delucidazioni: premesso che psicofarmaci non ne voglio assumere, due o tre miei amici hanno assunto, ovviamente dopo una visita con psichiatra, una pillola che regola l'umore, non so di cosa si tratta so solo che serve la ricetta ed è una cosa abbastanza blanda. Volevo avere vostri pareri nel caso andassi a fare la visita e lo psicologo o il psichiatra mi consigliasse questo.
Grazie per il Vostro interessamento.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentileutente,
Lei ci pone moltissime domande ..."E se.."

La cosa principale è che Lei soffre di ansia, così ci dice, scatenata da una relazione sentimentale.

Al contempo ci chiede indicazioni su una visita psicologica.
Su quest'ultima, presso l'Università generalmente esiste un servizio psicologico gratuito a cui Lei potrà rivolgersi senza alcuna impegnativa.
Nel corso del/dei colloqui/o vedrete insieme di cosa si tratta. Non anticipi problematiche relative all'uso di psicofarmaci, che magari non hanno ragion d'essere.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile ragazzo,
due mesi in questo stato sono sufficienti per consigliarle di rivolgersi direttamente a un nostro collega per una valutazione diretta della sua condizione.
Come stava prima della sua relazione?

Solo una cosultazione diretta può stabilire cosa sia opportuno fare nel suo caso per far fronte efficacemente allo stato ansioso che denuncia. Un parere è del tutto opportuno anche in vista delle prove che deve affrontare.

Per rivolgersi a un professionista privato può cercare sull'elenco degli iscritti a questo sito oppure sull'albo on line dell'Ordine Psicologi della sua regione.
Per il servizio pubblico dovrebbe informarsi direttamente presso le strutture ASL del suo territorio.come ad esempio il Consultorio Familiare, ospedali, ecc. i tempi variano secondo le liste di attesa e occorre la prescrizione del medico di base.

Dai problemi legati all'ansia si può uscire anche in tempi non necessariamente lunghi con i trattamenti appropriati, come ad esempio la psicoterapia previa valutazione in presenza.
Ci faccia sapere se le occorressero ulteriori informazioni.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Buonasera,

innanzitutto Vi ringrazio per le risposte.
Prima della relazione da una parte stavo bene, avevo pochissima ansia prima e durante le sessioni d'esame ma niente di preoccupante anzi mi aiutava a concentrarmi e non distrarmi. Ora invece è l'opposto. Dall'altra l'unica cosa che mi provocava un'ansia simile era di andare via da casa anche solo per brevi periodi, una settimana ad esempio. Le giornate precedenti e i primi giorni fuori di casa mi creavano un'ansia simile a questa. Che comunque è passata ormai da qualche anno in quanto abito lontano dalla famiglia tutta la settimana lavorativa e vado tranquillamente in giro per l'Europa quando capita.
Non credo proprio che le due cose siano collegate però anche se le cause sono diverse le sensazioni di ansia che provo sono molto simili.

Per quanto riguarda lo psicologo dell'università, c'è scritto che si occupa solo di problematiche legate al percorso universitario, riguardo allo stress per esami e rapporti con colleghi.

Infine, che tipo di specialista mi dovrei consultare? Psicologo o psichiatra? sinceramente non so bene quale sia la differenza.

Grazie


[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Può rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta che potrà anche valutare se sia il caso di rivolgersi ad altro specialista.

Intanto legga qui per informazioni utili sulle differenze tra le varie figure specialistiche
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1404-quale-professionista-psi.html
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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