Agorafobia fotofobia attacchi di panico
Egregi Dottori sono titolare del mio bar da piu di 20 anni e sono fotofobico,daltonico dalla nascita, nel mese di novembre del 2013 e morte mia mamma e sono cominciati i problemi con l'agorafobia e attacchi di panico, al punto di restare a casa per alcuni giorni poi intere settimane ed infine da gennaio del 2015 non riesco ad andare ad aprire il bar la paura e forte che non esco di casa.
Mi sento vuoto dentro,il solo borbottio delle persone mi fa paura e mi vengono dei giramenti di testa come se stessi per svenire e tremo e vado in confusione e non riesco a formulare frasi compiute.
Non riesco ad andare dal commercialista o in banca o alla posta, l'altro giorno con mio fratello sono andato al supermercato fuori città per 5 minuti ho sopportato poi panico paura e siamo andati al bar li vicino o bevuto due wiscky e mi sono fatto coraggio stringendo i denti ho fatto la spesa con mio fratello che mi incoraggiava ma lo stato confusionale era sempre presente e alla cassa tremavo e non riuscivo a prendere i soldi dal portafogli.
E mia intenzione chiudere il bar perchè non posso lavorare.mio fratello mi sta aiutando a sbrigare le pratiche e a vendere un po di merce.
Non sono andato ancora dal medico perchè ho paura che mi prescriva psicofarmaci capisco però che non ne potrò fare ammeno.
A casa vivo da solo e sono relativamente calmo e dormo dalle 12 alle 15 ore al giorno mangio poco e non prendo nessun farmaco.
Le domande che Le porgo sono queste:
Non potendo piu lavorare posso fare domanda di pensione? e se si come impostarla per avere quel poco che basta per sopravvivere.
Mia mamma percepiva una pensione di 700 euro al mese, potrei chiedere la riversibilità.
Le sono infinitamente grato per la Sua risposta
Mi sento vuoto dentro,il solo borbottio delle persone mi fa paura e mi vengono dei giramenti di testa come se stessi per svenire e tremo e vado in confusione e non riesco a formulare frasi compiute.
Non riesco ad andare dal commercialista o in banca o alla posta, l'altro giorno con mio fratello sono andato al supermercato fuori città per 5 minuti ho sopportato poi panico paura e siamo andati al bar li vicino o bevuto due wiscky e mi sono fatto coraggio stringendo i denti ho fatto la spesa con mio fratello che mi incoraggiava ma lo stato confusionale era sempre presente e alla cassa tremavo e non riuscivo a prendere i soldi dal portafogli.
E mia intenzione chiudere il bar perchè non posso lavorare.mio fratello mi sta aiutando a sbrigare le pratiche e a vendere un po di merce.
Non sono andato ancora dal medico perchè ho paura che mi prescriva psicofarmaci capisco però che non ne potrò fare ammeno.
A casa vivo da solo e sono relativamente calmo e dormo dalle 12 alle 15 ore al giorno mangio poco e non prendo nessun farmaco.
Le domande che Le porgo sono queste:
Non potendo piu lavorare posso fare domanda di pensione? e se si come impostarla per avere quel poco che basta per sopravvivere.
Mia mamma percepiva una pensione di 700 euro al mese, potrei chiedere la riversibilità.
Le sono infinitamente grato per la Sua risposta
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Le domande riguardanti la pensione deve rivolgerle a un patronato, ma non mi sembra ci siano gli elementi...
<<morte mia mamma e sono cominciati i problemi
<<Non sono andato ancora dal medico perchè ho paura che mi prescriva psicofarmaci
Lei vive una situazione di forte disagio innescato dalla morte della mamma.
Una diagnosi è la prima cosa da perseguire: psicoterapeuta o psichiatra sono gli specialisti di riferimento.
Mi meraviglia un po' la Sua avversione agli psicofarmaci: preferisce una vita a metà oppure un aiuto farmacologico e psicoterapeutico combinato, approccio che può assicurare un buon miglioramento?
Lei ha solo X anni, ha problemi col peso e con l'ansia e il panico; perchè non prendersi cura di sè, anzichè pensare di fare l'invalido pensionato?
<<morte mia mamma e sono cominciati i problemi
<<Non sono andato ancora dal medico perchè ho paura che mi prescriva psicofarmaci
Lei vive una situazione di forte disagio innescato dalla morte della mamma.
Una diagnosi è la prima cosa da perseguire: psicoterapeuta o psichiatra sono gli specialisti di riferimento.
Mi meraviglia un po' la Sua avversione agli psicofarmaci: preferisce una vita a metà oppure un aiuto farmacologico e psicoterapeutico combinato, approccio che può assicurare un buon miglioramento?
Lei ha solo X anni, ha problemi col peso e con l'ansia e il panico; perchè non prendersi cura di sè, anzichè pensare di fare l'invalido pensionato?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile Utente,
prima di pensare alla pensione alla Sua età ,dal momento che è ancora giovane, potrebbe pensare a come risolvere il problema dell'evitamento di tutti quei luoghi che non riesce più a frequentare e di tutte quelle azioni che non riesce più a compiere.
Primo step: medico di base.
Successivamente, chieda ad uno psicologo psicoterapeuta della Sua zona.
E' molto importante spezzare la sequenza di evitamenti, quindi si rivolga con fiducia ad uno psicologo psicoterapeuta per un trattamento mirato.
Cordiali saluti,
prima di pensare alla pensione alla Sua età ,dal momento che è ancora giovane, potrebbe pensare a come risolvere il problema dell'evitamento di tutti quei luoghi che non riesce più a frequentare e di tutte quelle azioni che non riesce più a compiere.
Primo step: medico di base.
Successivamente, chieda ad uno psicologo psicoterapeuta della Sua zona.
E' molto importante spezzare la sequenza di evitamenti, quindi si rivolga con fiducia ad uno psicologo psicoterapeuta per un trattamento mirato.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 22/05/2015.
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