Penso costantemente al suicidio, ho 18 anni

Ciao, scrivo qui perché mi sento veramente disperata, ho 18 anni e non ho più voglia di vivere. Prima ero una ragazza sempre sorridente che amava andare a scuola e uscire con gli amici, poi il vuoto, non voglio più andare a scuola non voglio uscire, non faccio altro che restare a casa a piangere dormire e stare per la maggior parte del tempo in camera mia a pensare di suicidarmi, credo di non valere più and nulla sa quando mia sorella è partita all'estero, mi sento sempre sola.. Ho anche degli attacchi d'ansia. Penso questo perché non voglio più essere un peso per la mia famiglia. Scrivo qua e vi chiedo aiuto, grazie
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile ragzza,
l'adolescenza è un'età piena di crisi esistenziali, la letteratura ce ne dà prova.
E tuttavia esse vanno ben distinte da forme depressive, che afferiscono ambito della malattia.

Considerato che il Suo livello di sofferenza è elevato, Le consiglio vivamente un consulto di persona, anche presso il Consultorio della Sua città, "spazio giovani". Troverà un/a nostro/a Collega a cui di persona potrà esprimere il suo personale disagio.
Non attenda oltre.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

immagino che con tua sorella c'è un legame molto profondo, tant'è che mi pare di capire che il tuo malessere è dovuto alla sua partenza, dico bene?
Si è trasferita all'estero definitivamente?

Oltre a tua sorella (più grande? di quanti anni?) hai degli amici con cui prima di questa crisi uscivi?

Come mai dici di sentirti un peso per i tuoi genitori?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Utente
Utente
Ringrazio entrambe le gentilissime dottoresse, si mia sorella è partita definitivamente e lavora all'estero, ha solamente due anni in più di me, credo di sentirmi un peso per i miei genitori perché quest'anno sono andata male a scuola e ormai non ci voglio più andare.. Grazie in anticipo
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile ragazza,

Se non riesce a continuare la scuola potrà cercare lavoro; forse anche Lei all'estero.
La separazione da sua sorella Le causa tuttora sofferenza, e durerà per qualche mese dalla partenza.
A tutto c'è rimedio, cercando di mantenere l'equilibrio personale. Non si abbatta, cerchi di pensare e fare cose positive per Lei e belle, aiuti in casa.


Se vede che la cosa proprio non va, le rinnovo l'invito in #1:
Considerato che il Suo livello di sofferenza è elevato, Le consiglio vivamente un consulto di persona, anche presso il Consultorio della Sua città, "spazio giovani". Troverà un/a nostro/a Collega a cui di persona potrà esprimere il suo personale disagio.




[#5]
Utente
Utente
Io penso questo perché mi sento inutile per i miei genitori Cara dottoressa, sono così bravi e io mi sento la pecora nera della famiglia..
[#6]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Nessuno "è così bravo"
e nessuno "è la pecora nera".

Ognuno è un insieme di luci e ombre, Lei e loro.
I bambini idealizzano i genitori vedendoli come perfetti; ma dopo l'adolescenza si incomincia a vederli con i loro difetti e limiti. Forse è questa la strada che deve percorrere?

Come mai Sua sorella è andata così lontano?

[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Perché non parlarne direttamente con questi genitore?
Sono certa che da entrambe le parti potreste scoprire scenari e realtà che non conoscete...

Cordiali saluti,
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