Relazione di coppia
Gentili dottori,
sono una donna di 35 anni con un compagno di 42 anni. La nostra relazione va bene, se non quando le amicizie del mio lui "s'intromettono" nel nostro rapporto.
Da quando stiamo insieme i nostri programmi della serata e le uscite del weekend vengono spesso e volentieri modificati in base ai programmi degli amici del momento del mio compagno.
Quattro anni fa uscivamo con una coppia: capodanno, ferragosto, pasqua, domeniche sempre con loro..... Io e lui decidevamo di andare a fare una gita fuori porta, salvo poi un giorno prima della gita sentirmi dire "Dai domani usciamo con Stefano e Carla. Possiamo andare un altro giorno a fare una scampagnata". L'attaccamento con quelle persone negli anni è venuto meno ( avendo loro avuto due bambini, si sono come dire un pò allontanati".
Ora è il turno di un nuovo amico.
Domenica scorsa io e il mio compagno siamo stati invitati ad una cerimonia (miei parenti) ed io sono dovuta andare da sola..perchè "Ho promesso a Giulio che saremo andati a fare un giro in mountain bike".
Accetto mal volentieri.
La prossima domenica saremo dovuti andare a fare una piccola gita in montagna con tanto di pernottamento.....ieri la telefonata: "Mi sa che rimandiamo. Andiamo a fare un giro con Giulio e la fidanzata".
Sono stanca di dovere sempre modificare i miei programmi in base ai programmi e alle scelte degli amici di turno...anche perchè penso che a questa età (35 io e 42 lui) dovremo cercare di decidere insieme, senza influenze esterne.
Gliene ho parlato ma dice che esagero.
Eppure io non sono una persona possessiva o gelosa....penso solo che per una coppia sia piu giusto decidere insieme e non modificare ogni volta giornate o programmi per persone che magari un giorno (come spesso è capitato) scompariranno dalla vita del mio compagno.
Cosa posso fare?
Vi ringrazio.
sono una donna di 35 anni con un compagno di 42 anni. La nostra relazione va bene, se non quando le amicizie del mio lui "s'intromettono" nel nostro rapporto.
Da quando stiamo insieme i nostri programmi della serata e le uscite del weekend vengono spesso e volentieri modificati in base ai programmi degli amici del momento del mio compagno.
Quattro anni fa uscivamo con una coppia: capodanno, ferragosto, pasqua, domeniche sempre con loro..... Io e lui decidevamo di andare a fare una gita fuori porta, salvo poi un giorno prima della gita sentirmi dire "Dai domani usciamo con Stefano e Carla. Possiamo andare un altro giorno a fare una scampagnata". L'attaccamento con quelle persone negli anni è venuto meno ( avendo loro avuto due bambini, si sono come dire un pò allontanati".
Ora è il turno di un nuovo amico.
Domenica scorsa io e il mio compagno siamo stati invitati ad una cerimonia (miei parenti) ed io sono dovuta andare da sola..perchè "Ho promesso a Giulio che saremo andati a fare un giro in mountain bike".
Accetto mal volentieri.
La prossima domenica saremo dovuti andare a fare una piccola gita in montagna con tanto di pernottamento.....ieri la telefonata: "Mi sa che rimandiamo. Andiamo a fare un giro con Giulio e la fidanzata".
Sono stanca di dovere sempre modificare i miei programmi in base ai programmi e alle scelte degli amici di turno...anche perchè penso che a questa età (35 io e 42 lui) dovremo cercare di decidere insieme, senza influenze esterne.
Gliene ho parlato ma dice che esagero.
Eppure io non sono una persona possessiva o gelosa....penso solo che per una coppia sia piu giusto decidere insieme e non modificare ogni volta giornate o programmi per persone che magari un giorno (come spesso è capitato) scompariranno dalla vita del mio compagno.
Cosa posso fare?
Vi ringrazio.
[#1]
Cara Utente,
da come ne scrive sembra quasi che lei incolpi gli "amici di turno" per i frequenti cambi di programma che coinvolgono lei e il suo compagno:
"le amicizie del mio lui "s'intromettono" nel nostro rapporto"
"Sono stanca di dovere sempre modificare i miei programmi in base ai programmi e alle scelte degli amici di turno..."
ma mi sembra che sia più che altro il suo compagno a prendere decisioni e cambiare programmi in base a quello che fanno altre persone, che decidono per loro stesse e dalle quali il suo compagno si lascia influenzare.
E' così o si tratta anche di amici che danno per scontato che facciate tutto assieme?
da come ne scrive sembra quasi che lei incolpi gli "amici di turno" per i frequenti cambi di programma che coinvolgono lei e il suo compagno:
"le amicizie del mio lui "s'intromettono" nel nostro rapporto"
"Sono stanca di dovere sempre modificare i miei programmi in base ai programmi e alle scelte degli amici di turno..."
ma mi sembra che sia più che altro il suo compagno a prendere decisioni e cambiare programmi in base a quello che fanno altre persone, che decidono per loro stesse e dalle quali il suo compagno si lascia influenzare.
E' così o si tratta anche di amici che danno per scontato che facciate tutto assieme?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Si....molto probabilmente è il mio compagno che si lascia influenzare. Gli amici penso non abbiamo alcuna colpa...anzi. Queste persone hanno una loro vita e decidono autonomamente..propongono uscite, gite o altre cose ma non impongono nulla. E' appunto il mio compagno che modifica ogni nostro appuntamento per via dei suoi amici.
Gli ho fatto notare che io non sono così. Io ho tante amiche ma non lascio spazio a nessuna di decidere sulle nostre serate e sui programmi del weekend.
Una volta dovetti disdire una cena organizzata dai miei genitori (organizzata da settimane) perché lui desiderava uscire con questo suo amico e la fidanzata di lui.
A volte mi ritrovo in situazione abbastanza imbarazzanti.
Gli ho fatto notare che io non sono così. Io ho tante amiche ma non lascio spazio a nessuna di decidere sulle nostre serate e sui programmi del weekend.
Una volta dovetti disdire una cena organizzata dai miei genitori (organizzata da settimane) perché lui desiderava uscire con questo suo amico e la fidanzata di lui.
A volte mi ritrovo in situazione abbastanza imbarazzanti.
[#4]
Ex utente
Più o meno è sempre stato così...anche se in passato prendeva molto più in considerazione i miei desideri. E' come se avesse quasi paura di perdere le sue amicizie e quindi accettasse sempre e comunque i programmi proposti dagli amici.
Tempo fa perse un caro amico (in un incidente stradale).
Io cerco di capirlo ma non è semplice dover sempre accettare che le decisioni della coppia vengano messe dopo. Non che una coppia debba essere un mondo separato e distante dagli altri, ma vorrei che prima di prendere decisioni se ne parlasse, nella coppia...non fuori.
Lui dice che esagero e che siamo liberi di andare o meno da qualche parte....(ad esempio, se io non desidero uscire con il suo amico e la fidanzata, posso anche stare in casa).
Io non ragiono così, per me far parte di una coppia significa rispettare la libertà dell'altro ma decidere e progettare insieme. Non so ...magari sbaglio.
Tempo fa perse un caro amico (in un incidente stradale).
Io cerco di capirlo ma non è semplice dover sempre accettare che le decisioni della coppia vengano messe dopo. Non che una coppia debba essere un mondo separato e distante dagli altri, ma vorrei che prima di prendere decisioni se ne parlasse, nella coppia...non fuori.
Lui dice che esagero e che siamo liberi di andare o meno da qualche parte....(ad esempio, se io non desidero uscire con il suo amico e la fidanzata, posso anche stare in casa).
Io non ragiono così, per me far parte di una coppia significa rispettare la libertà dell'altro ma decidere e progettare insieme. Non so ...magari sbaglio.
[#9]
Ex utente
Si..usciamo anche da soli. Ma è capitato diverse volte di dover modificare la serata. Un giorno andammo a passeggiare e a fare shopping insieme. Stavo bene ed era un modo piacevole per rilassarci dopo una settimana di lavoro. La serata doveva continuare con una cena. Chiama l'amico "Dove sei? vieni a bere qualcosa?".
La risposta fu OK.
E non eravamo neppure vicini al luogo in cui stava l'amico.
Nessun problema , a parte queste cose, nell'ultimo periodo.
La risposta fu OK.
E non eravamo neppure vicini al luogo in cui stava l'amico.
Nessun problema , a parte queste cose, nell'ultimo periodo.
[#11]
Gentile signora,
Lei chiede che cosa può fare per gestire la situazione, che comprensibilmente Le appare fastidiosa, però vorrei focalizzare la Sua attenzione su un aspetto a mio avviso fondamentale dell'intera faccenda: la SUA responsabilità in tutto ciò.
Lei infatti scrive: "Accetto mal volentieri."
Ok, malvolentieri, ma Lei ACCETTA!
Non pensa che tutto ciò sia proprio quello che favorisce l'atteggiamento del Suo compagno? Provi ad immaginare la situazione in cui Lei dà regole chiare sin dall'inizio della relazione, certo in maniera dolce ed assertiva, non tollerando cambi di programmi all'ultima, ma pretendendo un certo preavviso (ad es. nella cerimonia dei Suoi parenti).
Se Lei fosse stata chiara dalla prima richiesta che MALVOLENTIERI ha scelto di accettare e avesse espresso la Sua legittima contrarietà, allora il Suo compagno avrebbe probabilmente capito che a Lei tutto ciò infastidisce davvero.
Invece Lei che fa? Si lamenta, ma ACCETTA (malvolentieri)!
Perché mai il Suo compagno dovrebbe essere motivato a cambiare atteggiamento?
In fondo Lei sta comunicando che, tutto sommato e tra una lamentela e l'altra, Le va pure bene così. Tenga presente che è più efficace l'azione e non la parola nella comunicazione.
Posso chiederLe se Lei se la sentirebbe di "bidonare" il Suo compagno all'ultimo momento per organizzarsi poi con le amiche e/o prendere già un impegno senza il Suo compagno? :-)
Lei chiede che cosa può fare per gestire la situazione, che comprensibilmente Le appare fastidiosa, però vorrei focalizzare la Sua attenzione su un aspetto a mio avviso fondamentale dell'intera faccenda: la SUA responsabilità in tutto ciò.
Lei infatti scrive: "Accetto mal volentieri."
Ok, malvolentieri, ma Lei ACCETTA!
Non pensa che tutto ciò sia proprio quello che favorisce l'atteggiamento del Suo compagno? Provi ad immaginare la situazione in cui Lei dà regole chiare sin dall'inizio della relazione, certo in maniera dolce ed assertiva, non tollerando cambi di programmi all'ultima, ma pretendendo un certo preavviso (ad es. nella cerimonia dei Suoi parenti).
Se Lei fosse stata chiara dalla prima richiesta che MALVOLENTIERI ha scelto di accettare e avesse espresso la Sua legittima contrarietà, allora il Suo compagno avrebbe probabilmente capito che a Lei tutto ciò infastidisce davvero.
Invece Lei che fa? Si lamenta, ma ACCETTA (malvolentieri)!
Perché mai il Suo compagno dovrebbe essere motivato a cambiare atteggiamento?
In fondo Lei sta comunicando che, tutto sommato e tra una lamentela e l'altra, Le va pure bene così. Tenga presente che è più efficace l'azione e non la parola nella comunicazione.
Posso chiederLe se Lei se la sentirebbe di "bidonare" il Suo compagno all'ultimo momento per organizzarsi poi con le amiche e/o prendere già un impegno senza il Suo compagno? :-)
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#12]
Ex utente
No..non riuscirei mai ad organizzarmi con le mie amiche e lasciarlo solo all'ultimo momento. Non l'ho mai fatto e mi sembrerebbe di mancargli di rispetto.
Si..io mi lamento ma poi sopporto. E forse non dovrei comportarmi in questo modo. Ma vorrei che lui capisse il mio malessere. Vorrei che la nostra coppia fosse molto più "coppia", che si scegliesse e decidesse insieme. Nonostante i miei musi lunghi e le lamentele , lui pero non riesce a capire che sto male.
a 42 anni e dopo 7 anni di relazione,un uomo dovrebbe essere in grado di comprendere se la propria compagna non sta bene in certe situazioni o si senti a disagio. Io lo comprendo..perché lui no?
Poi..per rispondere alla dottoressa Massaro..penso che a volte in una coppia si dia per scontata la presenza dell'altro..il suo amore. Mentre le amicizie vengono coltivate con più attenzione.
Si..io mi lamento ma poi sopporto. E forse non dovrei comportarmi in questo modo. Ma vorrei che lui capisse il mio malessere. Vorrei che la nostra coppia fosse molto più "coppia", che si scegliesse e decidesse insieme. Nonostante i miei musi lunghi e le lamentele , lui pero non riesce a capire che sto male.
a 42 anni e dopo 7 anni di relazione,un uomo dovrebbe essere in grado di comprendere se la propria compagna non sta bene in certe situazioni o si senti a disagio. Io lo comprendo..perché lui no?
Poi..per rispondere alla dottoressa Massaro..penso che a volte in una coppia si dia per scontata la presenza dell'altro..il suo amore. Mentre le amicizie vengono coltivate con più attenzione.
[#13]
Gentile signora,
ma non sarà mica che Lei sta idealizzando la coppia e il Suo compagno?
Lei scrive: "Vorrei che la nostra coppia fosse molto più "coppia", che si scegliesse e decidesse insieme."
e
"a 42 anni e dopo 7 anni di relazione,un uomo dovrebbe essere in grado di comprendere se la propria compagna non sta bene in certe situazioni o si senti a disagio. Io lo comprendo..perché lui no?"
Non siamo tutti uguali, anzi siamo anche noi adulti dei bambinoni che talvolta, soprattutto nella vita di coppia, abbiamo bisogno di regole, altrimenti, proprio come i bambini, ci viene voglia di fare un po' come vogliamo.
Inoltre Lei non è chiara con il Suo compagno e quindi lui come potrebbe fare diversamente? Non è chiara perché con le parole comunica un messaggio ma con i fatti ne comunica uno diverso. Persino un bambino molto piccolo impara in fretta fino a che punto può spingersi, testando l'altro, vuole che non sia abile un uomo di 42 anni?
Se per Lei questa condizione è molto fastidiosa e la vuole modificare, deve partire dal Suo comportamento. Se una persona è remissiva e si limita a sbuffare o anche a fare una scenata ma poi la questione finisce lì, l'interlocutore capisce che non fa sul serio, oppure che si lamenta ma niente di più.
Occorrono i fatti. Occorre cambiare le Sue strategie nella relazione.
Cordiali saluti,
ma non sarà mica che Lei sta idealizzando la coppia e il Suo compagno?
Lei scrive: "Vorrei che la nostra coppia fosse molto più "coppia", che si scegliesse e decidesse insieme."
e
"a 42 anni e dopo 7 anni di relazione,un uomo dovrebbe essere in grado di comprendere se la propria compagna non sta bene in certe situazioni o si senti a disagio. Io lo comprendo..perché lui no?"
Non siamo tutti uguali, anzi siamo anche noi adulti dei bambinoni che talvolta, soprattutto nella vita di coppia, abbiamo bisogno di regole, altrimenti, proprio come i bambini, ci viene voglia di fare un po' come vogliamo.
Inoltre Lei non è chiara con il Suo compagno e quindi lui come potrebbe fare diversamente? Non è chiara perché con le parole comunica un messaggio ma con i fatti ne comunica uno diverso. Persino un bambino molto piccolo impara in fretta fino a che punto può spingersi, testando l'altro, vuole che non sia abile un uomo di 42 anni?
Se per Lei questa condizione è molto fastidiosa e la vuole modificare, deve partire dal Suo comportamento. Se una persona è remissiva e si limita a sbuffare o anche a fare una scenata ma poi la questione finisce lì, l'interlocutore capisce che non fa sul serio, oppure che si lamenta ma niente di più.
Occorrono i fatti. Occorre cambiare le Sue strategie nella relazione.
Cordiali saluti,
[#14]
Rifletta anche sul perchè lui privilegia i momenti con più persone a quelli della coppia da sola...
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#15]
Penso che sia importante che rifletta su quale significato ha per lei quello che sta accadendo, perchè spesso le reazioni emotive dipendono principalmente da come una persona interpreta quello che le sta succedendo.
Se per esempio l'atteggiamento del suo compagno può per lei significare che tiene meno di prima al vostro rapporto e che i suoi sentimenti sono cambiati, perchè non sembra interessato a trascorrere insieme a lei il poco tempo libero, secondo me è importante che chiarisca prima di tutto questi dubbi parlandogli chiaramente per capire se la priorità assegnata alle amicizie rispetto alla coppia ha significati che nascono da problemi o insoddisfazioni presenti nella vostra relazione, o se dipende ad esempio dallo shock per la perdita del suo amico.
Non è infatti da escludere che lui stia concentrando le proprie energie sul mantenimento di buoni rapporti con gli amici proprio perchè ne ha perso uno improvvisamente e tragicamente e da allora ha iniziato per qualche motivo a provare dei rimorsi o dei sensi di colpa che lo portano a tenere il comportamento del quale lei si lamenta.
Ovviamente noi non possiamo sapere quale sia la risposta a questi interrogativi, ma credo che parlando con il suo compagno in tutta tranquillità e senza aggredirlo nè colpevolizzarlo possa arrivare a stabilire come stanno davvero le cose.
Se per esempio l'atteggiamento del suo compagno può per lei significare che tiene meno di prima al vostro rapporto e che i suoi sentimenti sono cambiati, perchè non sembra interessato a trascorrere insieme a lei il poco tempo libero, secondo me è importante che chiarisca prima di tutto questi dubbi parlandogli chiaramente per capire se la priorità assegnata alle amicizie rispetto alla coppia ha significati che nascono da problemi o insoddisfazioni presenti nella vostra relazione, o se dipende ad esempio dallo shock per la perdita del suo amico.
Non è infatti da escludere che lui stia concentrando le proprie energie sul mantenimento di buoni rapporti con gli amici proprio perchè ne ha perso uno improvvisamente e tragicamente e da allora ha iniziato per qualche motivo a provare dei rimorsi o dei sensi di colpa che lo portano a tenere il comportamento del quale lei si lamenta.
Ovviamente noi non possiamo sapere quale sia la risposta a questi interrogativi, ma credo che parlando con il suo compagno in tutta tranquillità e senza aggredirlo nè colpevolizzarlo possa arrivare a stabilire come stanno davvero le cose.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 3.6k visite dal 20/05/2015.
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