paura di essere amati?

Gentili dottori, vi chiedo un consulto perché in questi giorni sto vivendo una situazione che mi sta demoralizzando e non capisco se è una vicenda momentanea e come dovrei agire per il bene di me stessa.
Non sono mai stata fortunata nelle vicende amorose. Mi sono innamorata di una persona che avevo idealizzato, che dopo mesi aveva capito di amare ancora un'altra e che era riuscita a farmi discorsi che mi hanno segnata in modo negativo con una insicurezza: il temere di non essere abbastanza per qualcuno.
Successivamente sono stata molto presa da un altro ragazzo ma sono riuscita a mantenere un distacco emotivo che non mi ha fatta crollare.
Anche questa vicenda mi ha messo rimarcato il fatto che potessi non essere abbastanza per qualcuno, però, conscia del fatto che diverse volte sono stata io a pensarla in questo modo non ci sono stata così male.
Da una settimana mi sto vedendo con un ragazzo molto diverso dalla tipologia di ragazzo che mi piace. Si è dimostrato molto preso, con intenzioni serie e io nei suoi confronti ho avuto un comportameto altalenante: fino al giorno prima sono stata euforica, anche un suo quasi abbraccio mi aveva fatto piangere di felicità. Il giorno successivo ancor prima di baciarci lui ha iniziato a manifestare anche davanti ad altre persone comportamenti troppo affettuosi: mi abbracciava, mi prendeva per mano come se stessimo assieme e io mi sono sentita a disagio.
Non disprezzo queste cose in pubblico,anzi, ma dopo esser usciti due volte in croce ( escludendo due uscite in gruppo ) ritengo abbastanza prematuro aver questi atteggiamenti dinanzi a miei amici.
Anche chi amavo non si è mai comportato in questo modo e non ne sono abituata. Ora sono confusa: non mi capacito del perché io abbia avuto questa reazione e non capisco se questa persona mi piaccia sul serio o se a piacermi è solamente l'idea di aver qualcuno che mi corteggi.



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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"chi amavo non si è mai comportato in questo modo e non ne sono abituata."

Infatti per abitudine Lei non riesce neppure a godersi questi momenti, perché il copione cui è abituata è di rifiuto e di distacco.
Capisco la confusione, ma spero che il tempo sarà utile dato che già se ne sta rendendo conto per farLe memorizzare anche un altro copione.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Amare e sopratutto farsi amare, non è un'esperienza facile e soprattutto immune da paure e da rischi.

Oltre ai copioni disfunzionali che ha già sperimentato sulla sua pelle e psiche, immagino che le sue ansie e paure partino da lontano:
dalla sua infanzia
Da come e se è stata amata a sufficienza
da come ha interiorizzato le figure parentali e così via...

L'amore è un lusso affettivo di cui non tutti possono fruire, correla con la capacità di amarsi, lasciarsi amare...ed infine amare.

Le allego una lettura che potrebbe offrirle parecchi spunti di riflessione


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html

E questa video intervista sempre sullo stesso argomento

https://m.youtube.com/watch?v=hbh5mFUVPok

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente
Gentili dottoresse Vi ringrazio per il vostro consulto.
Dr.ssa Randone non ho avuto mancanza di amore in famiglia, anzi. Mia madre prima di avere me ha perso due bambine e il suo è un sovraccarico di amore, protezione nei miei confronti. Forse in questo risiedono i miei problemi.
Tante volte mi capita di mentirle su cose stupide ( ad esempio non le dicevo che mi vedevo con qualcuno o che andavo a casa di ragazzi ) per non destarle preoccupazione.
Con mio padre ho da sempre un bel rapporto ed è una persona molto meno apprensiva rispetto a mia madre.
Da piccola ero una persona molto timida e chiusa, ma negli anni sono cambiata tantissimo. Sono molto socievole anche con le persone estranee e non ritengo di aver paura di una relazione anche perché anni fa, nonostante avessi preso la batosta con il mio primo amore, non mi sono fatta problemi a frequentare un ragazzo che mi piaceva molto. In quell'occasione, a detta di chi mi conosce bene, forse per proteggermi ero diventata una persona che coglieva l'attimo, la situazione senza farsi troppe aspettative sul futuro.
Non nascondo che il ragazzo stesso mi aveva detto di aver capito sin dall'inizio che cercassi un qualcosa di serio e non l'avventura di un giorno.
Ho avuto diverse persone interessate ad instaurare una relazione con me, ma alcuni li ho sempre visti come amici e con altri mi sono frequantata per poi lasciarli stare siccome non provavo un qualcosa in più nei loro confronti.
Due anni fa ho lasciato andar via un ragazzo che teneva molto a me, a malincuore perché era davvero una bella persona. Vorrei sottolineare come in quell'occasione non avessi paura di lasciarmi amare, anzi per mesi mi ero quasi " sforzata" di provare qualcosa ma a cuor non si comanda, lo so bene.
Sono una persona che sa stare bene da sola e ritengo che prima di poter stare bene con qualcuno si debba stare bene con se stessi. Io in questo sono serena, non mi accontento di stare con chi non mi piace sul serio, anche se ovviamente come tutti a volte vorrei amare ed essere amata.
So di valere e proprio perché voglio bene a me stessa non prendo quello che capita. Ho però delle insicurezze per un "difetto" del mio corpo che potrei risolvere solamente con un intervento di chirurgia ( non è una questione di peso comunque ) e probabilmente per questo motivo adoro essere corteggiata.
Non sono calcolatrice ma all'inizio della frequantazione mi piace che sia l'altro a scrivere, a fare le prime mosse. Poi ovviamente prendo pure io l'iniziativa, ci mancherebbe!

Le ho fatto un'analisi introspettiva di me stessa perché non capisco quale sia il problema. Spero in una sua risposta perché ne avrei davvero bisogno.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
La mia risposta non è curativa, ne risolutiva

Anche il troppo amore, amplificato ed ammantato dall'ansia non è sano...e genera fragilità e paure

Il rapporto ambivalente con il proprio corpo fa il resto..
Ha letto le letture?
Su cosa ha riflettuto?
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Utente
Utente
Sì ho approfondito le letture e ho guardato la sua intervista.
Ritengo di essere single, non " sola " perché avrei potuto avere storie con chi non amavo ma per mia scelta ho preferito chiudere la frequentazione.
Il troppo amore di mia madre e la mia insicurezza non mi hanno di certo aiutata, ma nonostante ciò non ritengo di aver mai cercato persone particolari o irraggiungibili; anzi, all'inizio della frequentazione o della relazione nulla faceva trasparire un loro non interesse. Solo successivamente finiva tutto per una loro confusione su ciò che provavano realmente o perché non piacevo loro abbastanza.
Forse tende a piacermi una determinata tipologia di ragazzo , ma non mi focalizzo solamente su certe caratteristiche e vado oltre: così ho fatto con diversi ragazzi e anche con il ragazzo attuale.
Non mi spiego come sia possibile che fino al giorno prima piangessi dalla felicità e il giorno seguente invece, dopo averlo visto molto coinvolto e interessato, l'interesse per questa persona è come se fosse svanito.
Non amo l'eccessiva ostentazione e questo ragazzo, dimostrandosi molto coinvolto dopo poche uscite,quasi mi provocava un senso di fastidio e di disagio. Non ritengo che il motivo possa essere il fatto che io non sia abituata ad essere abbracciata o tenuta per mano continuamente in quanto non è che queste cose non ci fossero state con i ragazzi precedenti, ma accadevano momento successivo. E' come se questa persona stesse partendo in quarta in modo eccessivo quando ancora non c'è nulla ed è una cosa che spiazza.
Considero l'eccessiva ostentazione un' insicurezza e attualmente temo che questa persona possa essere troppo " appiccicosa" ; nemmeno con chi amavo ho mai avuto un comportamento del genere e non sono una persona frigida o anaffettiva, anzi!




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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"E' come se questa persona stesse partendo in quarta in modo eccessivo quando ancora non c'è nulla ed è una cosa che spiazza."

Perché addirittura spiazzata? :-)

Lo osservi, osservi se stessa e faccia una valutazione complessiva della situazione. Ma serenamente. Ma mi pare anche che ci sia un po' d'ansia nella lettura che fa della situazione.

Non esiste (direi per fortuna) una causalità lineare e diretta del tipo mamma ansiosa= figlio ansioso o mamma distaccata= figlio distaccato.
Certo, si tratta di modelli importanti per il nostro sviluppo affettivo, ma non determinanti, anche perché nel corso dell'esistenza possiamo interagire con moltissime persone.

Quindi non è più semplice se si gode il momento e vede ciò che succede?
Se si sente insicura, un trucco per diventare più sicura di sé è iniziare a fare esperienze per poter diventare sempre più competente, accettando anche di poter sbagliare.

Cordiali saluti,