Come spiegare ad un bambino la rottura di una relazione

Gentili dottori,
Vi scrivo perchè sono la zia di un bimbo di 4 anni e mezzo e da quasi un anno ho chiuso una relazione che durava da 10 anni con un ragazzo che era abbastanza inserito nel mio ambiente familare. Ho un rapporto molto stretto con il mio nipotino in quanto abitando molto vicini lo vedo praticamente tutti i giorni da quando è nato. Il mio ex ragazzo in realtà lo vedeva con una scarsa frequenza soprattutto nell'ultimo anno della nostra relazione. Il bimbo nonostante un pò di gelosia ha sempre voluto bene a quello che per lui era uno zio e quando ci siamo lasciati, in accordo con mia sorella e mio cognato gli abbiamo detto che lo "zio" era andato a lavorare in Cina e che per questo non lo avremmo visto per molto tempo. Ora però il bimbo ha iniziato a chiedere sempre più spesso informazioni manifestando una forte curiosità circa la sorte del mio ex ragazzo e quelle che continuiamo a dargli sono risposte abbastanza vaghe dicendogli che è in Cina . La mia domanda è: quale può essere il modo migliore per affrontare con il mio nipotino questo discorso senza creargli un "trauma" dell'abbandono o insinuargli l'idea che le coppie che lui conosce possano lasciarsi? Insomma non vorrei minare le sue sicurezze... Considerando anche che prima o poi potrebbe capitare di vedermi assieme a qualcun altro in una relazione stabile...Vi chiedo quindi un parere sul modo in cui parlare con lui soprattutto considerando che ho sempre voluto un rapporto il più sincero possibile con lui sempre però volendo e cercando di rispettare la sua età.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Cordialmente
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
continuando a tacere o raccontare una storia inventata, penso che rischiate di fare maggior danno perchè un domani che il bambino conoscerà la verità potrebbe rimproverarvi il fatto di avergli mentito e ciò potrebbe ben più gravemente minare la sua fiducia nei confronti di parenti a lui vicini.

Spesso avviene che con i bambini si cerca di addolcire un po' la verità, ma non di nasconderla del tutto e forse converrebbe comportarsi lungo questa linea. D'altra parte non eravate sposati, e penso questo punto va chiarito, e quindi non c'è nulla di riprovevole ad aver evitato un errore se vi avrebbe rovinato il resto della vita.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa,
innanzitutto La ringrazio per la celerità della risposta. A questo punto mi chiedo: come spiegare dal punto di vista affettivo ad un bimbo di quasi 5 anni che l'amore e le relazioni in genere possono finire, quali parole usare? Non vorrei che facendo confusione si faccia il peggio invece che il meglio proprio come suggerito da Lei.
Cordialmente
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Genrile Utente,
Considerando che trattasi di un suo fidanzato e non del padre del bambino, le dinamiche non mi sembrano così complesse e controverse.

Anche io, come la Collega, le dico di dire l'assoluta verità, con parole semplici e soprattutto veritiere.

I legami possono finire, non muore nessuno.

Se fosse stato il padre avrebbe dovuto rassicurarlo sulla possibilità di non recidere il legame di genitorialità che è la paura più grande dei bambini, ma in questo caso non vedo possibili traumi.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Utente,
concordo con il principio di essere onesti con i bambini, anche quando ciò può apparire difficile o imbarazzante.
Tra l'altro, il suo nipotino non è più così piccolino e, se continua a far domande, è probabilmente perché le risposte che gli vengono fornite non le trova convincenti.

Un suggerimento per cercare di "normalizzare" quanto avvenuto, potrebbe essere quello di paragonarlo ad esperienze di cui quasi certamente il suo nipotino ha già sentito parlare o ha addirittura vissuto in prima persona: mi riferisco ad eventuali compagni che abbiano i genitori separati o la rottura di un'amicizia con un coetaneo...

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
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