Febbre da stress e attacchi di panico. Fattore psicologico?
Buongiorno dottori.
Parto con l'analizzarvi la mia situazione psicologica.
Sono una persona molto ansiosa sin da piccolo, infatti per un paio di anni, quando facevo la prima e la seconda elementare, ogni mattina soffrivo di piccoli attacchi di panico, cioè respiravo velocemente, mi mancava l'aria e vomitavo la colazione. Col tempo questa situazione si è stabilizzata anche se a volte si presentava (in caso di stress troppo forte).
Circa tre anni fa, durante il secondo semestre del 5 superiore mi è tornato tutto. Sono sempre stato una persona sicura di se, faccio sport (gioco a calcio come portiere) e la mia vita atletica, sentimentale e scolastica è andata sempre bene (ottimi voti alle superiori, molti amici sinceri) anche se ogni volta che qualcuno mi faceva delle critiche ci rimanevo male e rimurginavo tra me e me.
Comunque, continuando, ad aprile del 2013 feci il test d'ingresso all'università che fallii tre volte prima di essere ammesso (nonostante a scuola sia uscito con 98/100) e da allora mi sono sentito insicuro e ansioso. Gli attacchi di panico tornarono. L'anno scorso, durante l'inizio del primo anno universitario, per i primi 3 mesi vomitavo ogni mattina, perchè mi svegliavo con un senso di nausea e la paura di sentirmi male in aula, affollata e in mezzo a tanta gente, cosi mi liberavo ogni mattina prima di uscire di casa.
Ho scoperto così di essere emetofobico e la paura di sentirmi male mi ha accompagnato fin da allora con a volte piccoli attacchi di panico. Però da Natale fino a giugno non ho mai vomitato di mattina.
A causa di questa fobia i primi esami del primo anno universitario (ingegneria) mi sono andati male anche se poi a fine anno, verso settembre 2014 ho recuperato quasi tutto lasciandomi solo 2 esami del primo anno da completare. Solo che sin da febbraio 2014 ho scoperto di avere un problema di cefalea muscolo tensiva dovuto alla cervicale (ho il collo abbastanza lungo) e soffro spesso di mal di testa prendendo spesso anti infiammatori o tachipirine per farlo passare.
Il mio problema è che ora ho la paura di ammalarmi, ho paura di sentirmi male e non avere nessuno che mi aiuti. Non so più cosa fare!
Non voglio lasciare l'università perchè amo studiare e acculturarmi e in sede d'esame non mi è mai venuta ne ansia ne un attacco di panico (cosa che mi viene circa fino al giorno prima (ansia da esame))
A causa di questa paura di ammalarmi ho anche abbandonato lo sport per concentrarmi solo sullo studio. E il risultato è che in un mese ho avuto due volte la febbre (la prima volta per colpo di freddo, la seconda volta per un influenza (a fine aprile!)) anche se con l'aiuto del fisioterapista il problema al collo mi sta passando.
Cosa posso fare? Secondo voi sono ipocondriaco?
P.s. ho dimenticato di dire che sono uno studente fuori sede
P.p.s. ne ho parlato con i miei genitori e con il mio medico di base e il risultato è che vedo tutti delusi da un ragazzo di 20 anni che soffre di ansia.
Parto con l'analizzarvi la mia situazione psicologica.
Sono una persona molto ansiosa sin da piccolo, infatti per un paio di anni, quando facevo la prima e la seconda elementare, ogni mattina soffrivo di piccoli attacchi di panico, cioè respiravo velocemente, mi mancava l'aria e vomitavo la colazione. Col tempo questa situazione si è stabilizzata anche se a volte si presentava (in caso di stress troppo forte).
Circa tre anni fa, durante il secondo semestre del 5 superiore mi è tornato tutto. Sono sempre stato una persona sicura di se, faccio sport (gioco a calcio come portiere) e la mia vita atletica, sentimentale e scolastica è andata sempre bene (ottimi voti alle superiori, molti amici sinceri) anche se ogni volta che qualcuno mi faceva delle critiche ci rimanevo male e rimurginavo tra me e me.
Comunque, continuando, ad aprile del 2013 feci il test d'ingresso all'università che fallii tre volte prima di essere ammesso (nonostante a scuola sia uscito con 98/100) e da allora mi sono sentito insicuro e ansioso. Gli attacchi di panico tornarono. L'anno scorso, durante l'inizio del primo anno universitario, per i primi 3 mesi vomitavo ogni mattina, perchè mi svegliavo con un senso di nausea e la paura di sentirmi male in aula, affollata e in mezzo a tanta gente, cosi mi liberavo ogni mattina prima di uscire di casa.
Ho scoperto così di essere emetofobico e la paura di sentirmi male mi ha accompagnato fin da allora con a volte piccoli attacchi di panico. Però da Natale fino a giugno non ho mai vomitato di mattina.
A causa di questa fobia i primi esami del primo anno universitario (ingegneria) mi sono andati male anche se poi a fine anno, verso settembre 2014 ho recuperato quasi tutto lasciandomi solo 2 esami del primo anno da completare. Solo che sin da febbraio 2014 ho scoperto di avere un problema di cefalea muscolo tensiva dovuto alla cervicale (ho il collo abbastanza lungo) e soffro spesso di mal di testa prendendo spesso anti infiammatori o tachipirine per farlo passare.
Il mio problema è che ora ho la paura di ammalarmi, ho paura di sentirmi male e non avere nessuno che mi aiuti. Non so più cosa fare!
Non voglio lasciare l'università perchè amo studiare e acculturarmi e in sede d'esame non mi è mai venuta ne ansia ne un attacco di panico (cosa che mi viene circa fino al giorno prima (ansia da esame))
A causa di questa paura di ammalarmi ho anche abbandonato lo sport per concentrarmi solo sullo studio. E il risultato è che in un mese ho avuto due volte la febbre (la prima volta per colpo di freddo, la seconda volta per un influenza (a fine aprile!)) anche se con l'aiuto del fisioterapista il problema al collo mi sta passando.
Cosa posso fare? Secondo voi sono ipocondriaco?
P.s. ho dimenticato di dire che sono uno studente fuori sede
P.p.s. ne ho parlato con i miei genitori e con il mio medico di base e il risultato è che vedo tutti delusi da un ragazzo di 20 anni che soffre di ansia.
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>>> ne ho parlato con i miei genitori e con il mio medico di base e il risultato è che vedo tutti delusi da un ragazzo di 20 anni che soffre di ansia
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Forse li vedi tu, delusi, perché tu per primo sei deluso di te stesso. Forse loro sono solo preoccupati di aiutarti.
Chi ti avrebbe diagnosticato l'emetofobia?
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Forse li vedi tu, delusi, perché tu per primo sei deluso di te stesso. Forse loro sono solo preoccupati di aiutarti.
Chi ti avrebbe diagnosticato l'emetofobia?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Nella ipocondria lo stato mentale è quello di poter contrarre una malattia che può avere delle conseguenze catastrofiche (come ad esempio i tumori).
Quindi è possibile che lei possa essere diventato un pò ipocondriaco.
Cosa fare dice?
Le rigiro la domanda. I suoi tentativi di non stare male stanno funzionando? Si sente meglio?
Quindi è possibile che lei possa essere diventato un pò ipocondriaco.
Cosa fare dice?
Le rigiro la domanda. I suoi tentativi di non stare male stanno funzionando? Si sente meglio?
Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 14.8k visite dal 29/04/2015.
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